
Tolleranze #1

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Il portavoce e segretario del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti di Bologna diffonde una lettera inviata al sindaco di Bologna dopo lo sgombero del centro sociale
Il Segretario Generale Provinciale del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti di Bologna Francesco Pantano ha firmato una lettera indirizzata al sindaco di Bologna Virginio Merola a seguito degli interventi per lo sgombero del centro sociale di via Fioravanti, l’Xm24: «Violenza psicologica, frasi mirate a offendere la persona. Nessuno ha fatto un plauso alla Polizia di Stato e ai Carabinieri intervenuti e presi di mira con attacchi verbali, gesti e addirittura parti intime mostrate per provocare» dice un estratto del messaggio indirizzato al primo cittadino.
«Con la presente il Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti di Bologna, voleva evidenziare degli aspetti che hanno indignato e mortificato gli operatori di Polizia di Stato intervenuti in questi giorni con l’obiettivo di portare a conclusione lo sgombero del rinomato centro sociale Xm24, e in particolar modo voleva porre l’accento sulla continua e costante condotta violenta da parte della controparte, e del contesto in cui gli operatori di Polizia si sono trovati a lavorare … leggi tutto
Leggi anche: Sgombero di Xm24, Lepore:
“Nello stabile condizioni pessime” (bologna.repubblica.it)
Una nuova sede per l’Xm24. In Comune è già polemica (corrieredibologna.corriere.it)
Xm24, danni alla recinzione del cantiere dopo lo sgombero (ilrestodelcarlino.it)
Le tre soluzioni in Bolognina (che spaventano i residenti) (corrieredibologna.corriere.it)
di Gregorio Dimonopoli
Proverei a ragionare con calma, lasciando da parte le ennesime contrapposizioni preconcette e. soprattutto, se non si conoscono le situazione/zona di persona.
E non mi fido di chi non abbia mai dubbi. Elemento ormai trascurato in tante arene on line (vedi sotto). Premettendo che sono nato e cresciuto nella zona ben sessant’anni fa, ritengo siano da mettere in fila informazioni concrete e non supposizioni o peggio.
Questo spazio fu occupato. Leggi tutto “Sgombero XM24. Non c’è una sola verità (diario.world)”
Buone prassi (Lavoro Sociale, Novembre 2001) – Prevenzione e inclusione sociale sul territorio
Premessa
Il Servizio di Mediazione di Comunità è stato incluso nelle attività di Nuova Sanità Cooperativa Sociale dal 1999. Questa nuova esperienza si è naturalmente collocata nell’area della prevenzione e dell’esclusione sociale, nella quale, da anni, altri nostri servizi operano sul territorio della città a favore di persone che versano in stato di difficoltà o di povertà estrema (senza fissa dimora, tossicodipendenti, immigrati).
Questa collocazione ha inoltre rappresentato un ulteriore rafforzamento di una primaria rete interna alla stessa cooperativa, consentendo peraltro un significativo rafforzamento anche dei rapporti con le istituzioni e i loro servizi presenti nei territori (d’ora in poi definiti, indicativamente, quartieri).
L’arricchimento della rete dei nostri servizi presenti nella città ha comportato, segnatamente, anche un’ulteriore arricchimento di confronti e scambio di metodologie tra gli stessi coordinatori e gli operatori di esperienze d’intervento su fronti di prima linea nel sociale; buone prassi, queste, sperimentate in un campo sempre estremamente delicato quale è quello delle pratiche di contenimento di forme di burnout professionale … (leggi tutto nel PDF) Mediazione di comunità a Bologna 2001
Semine collettive e biodiversità cerealicola. La Casa delle Agricolture propone un’economia locale basata sui grani antichi, antidoto all’abbandono delle campagne Di Corrado Fontana
«Restituire dignità al lavoro. In termini di qualità del prodotto e del lavoratore», è questo il primo obiettivo della cooperativa Casa delle Agriculture. Lo racconta il suo presidente: Donato Nuzzo. «Vogliamo far sì che non si sminuisca il lavoro, vendendo il grano a 16 o 17 euro al quintale. Impresa possibile se c’è la volontà dei giovani agricoltori».
Un programma ambizioso concepito e vissuto dalla comunità di Castiglione d’Otranto. Un paese in Puglia di 1.200 abitanti che punta così sulla cura della terra, dell’ambiente e del paesaggio come antidoto al drammatico abbandono delle campagne e alla fuga dei giovani dalle cittadine del sud-Italia … leggi tutto
Siamo sicuri che abbiano lo stesso senso?
Siamo certi che le due parole non implichino, nelle loro azioni, reazioni diverse?
Qual è il prezzo, a fronte di atti violenti, che le due espressioni di rivalsa sono disponibili a ripartirsi sul piano della responsabilità politica ed etica?
Perchè non accettare che l’antifascismo possa essere solo una concreta, quotidiana, presa di distanza da slogan terrorizzanti, spesso privi di dati reali, e non ammucchiarsi a desideri semplicemente di confronto fisico.
L’Italia ha bisogno, secondo me, di pompieri e non di dinamitardi, ovunque provengano.