“Io per me ero un uomo” – L’eccidio di Monte Sole (iopermeerounuomo.it)

Nel racconto di Ferruccio Laffi

Settembre 1944. Alleati e tedeschi combattono sulla Linea Gotica.

Il Comando SS ordina un’operazione di annientamento della Resistenza nell’area di Monte Sole, prima retrovia del fronte. Dal 29 settembre al 5 ottobre 1944 i nazisti uccidono 770 persone: è la più grande strage di civili in Italia durante la seconda guerra mondiale.

Quei giorni cambiano per sempre il destino di un ragazzo di 16 anni.

UN DOCUMENTARIO DI FABIO FIANDRINI E MARTA PETTINARI – Vai al sito

La digitalizzazione degli atti giudiziari e la memoria delle stragi: il 24 giugno si racconta l’esperienza realizzata a Bologna (bandieragialla.it)

di Valeria Alpi

Dalla conservazione della memoria al servizio della giurisdizione: lunedì 24 giugno, alle ore 18.30, alla Sala delle Colonne di Palazzo Pizzardi, in via Farini 1, si parlerà di “Digitalizzazione degli atti giudiziari” e dell’esperienza realizzata a Bologna.

1.018 faldoni e oltre 86 scatole per un totale di 190 metri lineari per oltre un milione di immagini: a seguito del protocollo d’intesa fra il Tribunale di Bologna e l’Archivio di Stato di Bologna in data 6 dicembre 2011, è stato realizzato il progetto volto alla conservazione della memoria dei gravi fatti di terrorismo e di eversione, giudicati dalla Corte d’Assise, che nel corso degli anni hanno segnato la città. Tra questi, i più noti riguardano la strage della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 e l’attentato al treno Italicus.

A occuparsi della catalogazione e digitalizzazione di tutti questi documenti è stato un gruppo di volontari dell’Auser di Bologna, coordinati da un funzionario della Corte d’Assise … leggi tutto

Storie – Cameriera dei tedeschi (idiariraccontano.org)

Teresa Boschin Nata a Saciletto (Udine) nel 1903

Orléans, Francia, dicembre 1940

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Teresa Boschin – al pari di tanti lavoratori privi di un regolare permesso di soggiorno – si trova in grande difficoltà. Vorrebbe rimpatriare, ma le frontiere sono chiuse.

Erano ormai più di sei mesi che vivevo in Francia e, nonostante il visto fosse ormai scaduto, non mi era possibile rientrare in Friuli perchè le frontiere erano ancora chiuse.
In quel periodo il governo Petain emanò delle leggi contro il lavoro abusivo, gli stranieri senza permesso di soggiorno potevano occupare solo i posti che venivano lasciati vacanti dai francesi, che consistevano per lo più in lavori agricoli. I miei padroni ormai si erano affezionati a me, apprezzavano la mia collaborazione e si fidavano al punto di avermi affidato le chiavi di tutto l’albergo.

Per aiutarmi, mi mandarono a Orléans, nell’Hotel le Berry di loro proprietà, pensando che sarei stata meno controllata. L’hotel si trovava di fronte alla stazione e di fianco ad una caserma; per fatalità le SS lo trovarono adatto per adibirlo a sede del comando; siccome aveva subito numerosi danni con i bombardamenti, per renderlo abitabile, i tedeschi si servirono dei prigionieri francesi che erano muratori, falegnami, imbianchini.

Mi trovai così a vivere sotto lo stesso tetto delle SS. Avevo il compito di servire a tavola gli ufficiali e, per dire il vero, erano molto gentili con me e non mi davano nessuna soggezione. Non riuscivo però ad essere completamente tranquilla; se scoprivano la mia situazione irregolare cosa sarebbe accaduto? Vedendomi spesso triste e pensierosa mi sollecitarono a confidare i miei problemi. Immediatamente mi fecero un certificato nel quale dichiaravano che, avendo requisito l’albergo, anche il personale doveva restare a loro disposizione. Con quel documento potevo stare tranquilla … leggi tutto

Anne Frank avrebbe 90 anni: la Shoah e le donne, una storia rimasta nell’ombra (ilsole24ore.com)

di

Anne Frank avrebbe compiuto novanta anni il prossimo 12 giugno.
Cynthia Ozick nel suo Di chi è Anna Frank (La nave di Teseo 2019) ha fatto due affermazioni “azzardate” su di lei.

La prima: «Se anche non avesse scritto il Diario, grazie a cui conosciamo Anne Frank, l’avremmo annoverata fra i più celebri autori»; la seconda: «Il Diario è considerato una testimonianza della Shoah; questo è soprattutto ciò che non è» … leggi tutto