“Cinesi efficienti e rapidi. Il pericolo maggiore è il panico” (ildubbio.news)

di

La virologa e direttrice del One Health 
Center of Excellence dell’University of 
Florida invita a diffidare delle teorie 
del complotto e delle migliaia di fake 
news che infestano il web

Nel giorno in cui l’Oms dichiara che per il coronavirus esiste un ‘elevato rischio a livello globale’ abbiamo contattato una delle massime esperte internazionali di virus e della loro diffusione: la virologa e ricercatrice Ilaria Capua, raggiunta telefonicamente negli Stati Uniti dove dirige il One Health Center of Excellence dell’University of Florida.

L’Oms ha dichiarato che il rischio globale derivante dal coronavirus cinese è elevato, mentre qualche giorno fa lo definiva moderato.

La gravità si comprende nel tempo. Si trattava già di una emergenza nazionale in Cina, dove inizialmente vi è stata una sottostima del fenomeno. Ora invece si sta trasformando in una emergenza internazionale. I dati che abbiamo al momento a disposizione ci dicono che stiamo andando incontro ad una pandemia. Si badi bene: lo scatenarsi di una pandemia non significa che il virus ucciderà ma che infetterà milioni di persone … leggi tutto

La libertà è terapeutica? (dinamopress.it)

di Sara Nunzi

Quarant’anni fa moriva Franco Basaglia, il 
rivoluzionario psichiatra che cambiò da dentro 
l’istituzione totale dei manicomi. Tu hai avuto 
una lunga esperienza nella Casa dei matti di 
Palermo, un’esperienza privata prima che 
professionale. Ci racconti come è nata?

Il giornale “l’Ora” mi aveva mandato al manicomio di via Pindemonte, a Palermo, per fare qualche foto, io mi sentivo da sempre fortemente attratta da questo luogo, una specie di lager segreto e inaccessibile, li pregai di farmi entrare e promisi di non fare foto pur di provare a instaurare un rapporto con i “malatini”. Riuscii a convincerli, entrai, e cominciai ad andare lì ogni giorno: reparto donne schizofreniche. Ci passai tre anni.

Le persone che incontrai erano totalmente disabituate a qualsiasi tipo di contatto sociale, io sapevo poco o nulla delle cure che ricevevano/subivano, per entrare in contatto con loro bisognava conquistare la loro fiducia ma soprattutto risvegliarle dal letargo indotto dai sedativi assunti per tutta una vita.

Tiravo la palla e loro andavano dalla parte opposta, finché non riuscii a creare delle relazioni … leggi tutto

Riso amaro in Europa: il paradosso del cadmio (euronews.com)

di Diego Giuliani

Ambiente, uso dell'acqua e incremento 
dell'arsenico. Il possibile prezzo dei tagli

Un riso amaro sull’Europa. E’ quello che, stando all’Ente Nazionale Risi, potrebbe disegnarsi sul volto di consumatori e produttori se passasse la proposta di Bruxelles di dimezzare la soglia di cadmio attualmente autorizzato nel riso.

Negativo, denunciano, l’impatto che l’iniziativa avrebbe su qualità del prodotto, rispetto dell’ambiente e filiera produttiva … leggi tutto

Cavoli, è l’anno nuovo! (doppiozero.com)

di Angela Borghesi

Succulenti con salsicce, cotiche e costolette, 
i cavoli ben si sposano anche con eriche, 
ciclamini e viole del pensiero. No, non vi 
sto proponendo per il cenone di Capodanno 
una rivisitazione con fiori 
eduli della cassoeula milanese. 

Ma è innegabile la fortuna del momento di questo ortaggio (Brassica oleracea), povero quanto gustoso, versatile quanto vituperato, che dal piatto s’è allargato al centrotavola, dopo aver conquistato giardini e aiuole cittadine. Cavoli ornamentali, dunque o, come dicono fiorai e giardinieri, brassiche, dal nome del genere.

Vuoi mettere come è più fine, nonché specialistico, dire brassica invece che cavolo! Visto poi che il termine non gode di buon uso: sia come eufemismo di un più triviale e assonante intercalare («son cavoli amari», «cavoli miei», ecc.) sia come allusione  allo scarso valore  o alla nessuna importanza («non capisci, non vali un cavolo»).

Per non parlare di proverbi e modi di dire, dove per lo più compare in situazioni non lusinghiere: si dice infatti «salvare capra e cavoli» per barcamenarsi, «starci come i cavoli a merenda» per inadeguato, inopportuno, «portare il cavolo in mano e il cappone sotto» per mostrarsi diversi da quel che si è e, con un che di spregio, «andare ad ingrassar cavoli» per morire … leggi tutto

La storia di Dairon Elisondo, il migrante diventato medico del campo al confine tra USA e Messico (valigiablu.it)

di Angelo Romano

Alla base del ponte che collega la città messicana 
di Matamoros con gli Stati Uniti più di 2500 migranti 
si sono accampati in attesa che le loro domande di 
asilo negli Stati Uniti vengano esaminate e nella 
speranza che siano accettate. 

Il confine con il Texas è così vicino che è possibile vedere una bandiera degli Stati Uniti sospesa sul fiume Rio Grande.

Da quando il presidente degli USA Donald Trump ha avviato la politica del “Remain in Messico”, i richiedenti asilo, che si presentano alla frontiera del sud degli Stati Uniti, sono mandati in pericolosi campi in Messico in attesa delle udienze e possono entrare negli USA solo per presenziare in tribunale.

Un provvedimento che, secondo quanto dichiarato da un ex funzionario dell’amministrazione americana che si è rifiutato di applicare la procedura in un documento ottenuto dal Washington Post, non è solo crudele, ma è illegale e “viola il diritto internazionale” … leggi tutto

Per 500mila italiani la salute è un lusso. Iniquità in crescita e minori a rischio (valori.it)

di Corrado Fontana

Migliaia di famiglie numerose e poveri si curano 
meno e peggio. Agnoletto: è una strategia 
precisissima per spingerci verso il privato

Povertà e salute, la forbice si allarga. All’aumentare della prima la spesa per la seconda diminuisce, con le famiglie numerose che rinunciano alle cure in certi casi e i poveri che attuano minore prevenzione, ammalandosi di più e necessitando così di più farmaci per affrontare le fasi acute delle patologie.

Inoltre sale la spesa non coperta dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e cresce la discrepanza tra le risorse dedicate alla salute tra famiglie povere e non.

Un trend confermato dal dato assoluto di ben 473mila persone che non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avevano bisogno per ragioni economiche nel 2019.

Sono alcune prime considerazioni e qualche dato emersi dal 7° Rapporto – Donare per curare: Povertà Sanitaria e Donazione Farmaci, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e BFResearch, realizzato dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria (OPSan, organo di ricerca di Banco Farmaceutico) … leggi tutto

Sanità, la carica dei 13mila specializzandi per salvare i pronto soccorso (ilmessaggero.it)

di Mauro Evangelisti

Andremo in ospedale e potremo trovare un 
primario settantenne o un medico di 27 anni 
che non ha ancora terminato la specializzazione. 

Raccontata così, sembra un’innovazione in chiaroscuro, ma le norme inserite nel patto della Salute per sopperire alla carenza dei medici in corsia, hanno trovato il sostegno di regioni di destra e di sinistra.

«Non è sbagliato consentire ai medici di settant’anni, su base volontaria di restare in servizio altri due anni – osserva l’assessore regionale del Lazio alla Salute, Alessio D’Amato – Sa cosa succede oggi? … leggi tutto