Rassegnata stampa 20/11/2024 (diario.world)
L’angolo fascista
Non leggete “il Fango Quotidiano”
Un Paese civile non ha bisogno di forcaioli e bugiardi.
Tutte le condanne di Marco Travaglio
Maurizio Belpietro, La Verità e le condanne – Diario
Procedimenti giudiziari per Pietro Senaldi
Volantinaggio (lastampa.it)
Cambiare i giudici, non la legge: l’ennesimo pastrocchio del governo sui richiedenti asilo (linkiesta.it)
Fratelli d’Ungheria
Sara Kelany, del partito di Giorgia Meloni, ha proposto un emendamento per modificare i magistrati che possono giudicare i casi di migranti.
Una soluzione temporanea e inefficace perché ad avere l’ultima parola saranno comunque la Cassazione e la Corte di giustizia europea
L’America che un tempo ha visto figure come Franklin Delano Roosevelt, John Fitzgerald Kennedy, Bob Dylan, John Rawls, Martin Luther King, Woody Allen e che ha dato vita a movimenti per i diritti civili, sembra ormai un ricordo lontano. E anche l’Italia non se la sta passando bene. Da noi, quegli stessi freak che Donald Trump sta ora accogliendo nel suo governo, sono già protagonisti da tempo nei ministeri, in Parlamento e nei talk show.
L’ultimo significativo episodio risale a un paio di giorni fa: l’inserimento nell’ultima versione del “decreto flussi” di un emendamento che prevede il trasferimento della competenza relativa ai procedimenti di convalida del provvedimento con cui il questore dispone il trattenimento, o la proroga del trattenimento, del richiedente protezione internazionale.
Tale competenza passa dal Tribunale alla Corte d’appello nel cui distretto ha sede il questore che ha adottato il provvedimento, con un giudizio in composizione monocratica.
L’autrice della proposta è la parlamentare di Fratelli d’Italia Sara Kelany, relatrice in Commissione Affari costituzionali del decreto in questo la cui approvazione sembra già scontata. Difficile dire se sia più stupefacente l’approssimazione della proposta, il sentimento di arroganza che ne emerge, o la sua totale inutilità che evidenzia un’evidente incompetenza sulla materia.
In poche parole: poiché i giudici delle varie sezioni dei tribunali italiani specializzate nell’immigrazione continuano a bocciare i trattenimenti in Albania, la maggioranza al potere, con un colpo di penna, cambia direttamente i giudici, sostituendoli in blocco con i colleghi delle Corti d’appello. È come se un allenatore di calcio, disperato, decidesse di sostituire tutta la squadra con un’altra.
Il tutto riflette lo stato di confusione e di esasperazione che caratterizza chi guida il paese. Stiamo parlando di una questione che, a oggi, riguarda solo poche decine di casi, ma che costa tantissimo in denaro.
Sprezzanti del ridicolo e indifferenti alla desolazione delle immagini che mostrano lo sbarco di quattro disperati circondati da battaglioni su navi da crociera, Meloni e i suoi continuano a proporre ulteriori trovate. Del resto, vanno capiti: hanno vantato «nell’orbe terracqueo» la genialità di questa ideona, figurarsi se ora rinunciano.
Cambiare rapidamente il giudice di una delicata procedura è, nella sostanza, un attacco all’autonomia della magistratura, come sottolinea l’Unione delle Camere Penali in un comunicato particolarmente severo. L’associazione lamenta «il persistente convincimento della maggioranza che le decisioni dei giudici siano dettate da ragioni politiche e rappresentino una violazione del principio di separazione dei poteri dello Stato», difendendo la correttezza delle decisioni dei tribunali.
Si tratta di un gesto di pura frustrazione, un calcio di ritorsione all’avversario, un «vaffa» all’arbitro. Una decisione prima di tutto insensata, che rivela ignoranza delle norme e, soprattutto, dei confini giuridici della questione.
Innanzitutto, l’iniziativa è del tutto inutile, poiché tra pochi giorni, il 4 dicembre, la Prima sezione civile della Corte di Cassazione deciderà sui ricorsi promossi dal ministero dell’Interno contro i provvedimenti di rigetto dei trattenimenti in Albania.
Qualunque sia l’esito, sia che si tratti di annullamento o di conferma dei decreti del tribunale, sia di rinvio pregiudiziale alla Corte di giustizia europea per chiarire definitivamente il concetto e i criteri di selezione dei paesi sicuri, lo sgarbo verso i giudici da parte della maggioranza risulterà completamente inutile.
Infatti, anche le Corti di appello non potranno fare altro che uniformarsi a quanto stabilito dalla Cassazione o dalla Corte di Lussemburgo. E allora, valeva davvero la pena fare tutto questo? Qual è il senso, se non mandare l’ennesimo avvertimento ai magistrati?
Ma sbaglieremmo di grosso a ridurre la questione a una mera manifestazione di rabbia: dietro c’è un’assoluta convinzione che sia giunto il momento di saldare i conti con un soggetto istituzionale avverso, la magistratura, e con la stessa struttura dello Stato di diritto.
Un sistema concepito da Montesquieu e recepito dalla Costituzione, visto come un inutile ostacolo, una pietra d’inciampo tra il flusso di volontà del popolo e quello del leader di turno che non ha bisogno di mediazione. L’orizzonte di riferimento è rappresentato dall’Ungheria di Viktor Orbán e dall’America di Trump e di Capitol Hill.
Quanto questo cupo epilogo sia stato influenzato dalla stessa magistratura ai tempi di Mani Pulite, e quanto quell’esperienza, nella sostanza, abbia avuto conseguenze destabilizzanti per le istituzioni, lo dirà, si spera, la storia in tempi migliori di questi.
Oggi, non resta che augurarsi che tutti comprendano l’importanza di essere e di dirsi garantisti.
Scarti umani – Travaglio 19.11.24 (diario.world)
Scarti umani – Cavalli / Ruffolo 19.11.24 (diario.world)
COVID-19 operazione militare? (butac.it)
di
Un lettore ci segnala un articolo su un sito che dovrebbe occuparsi di sicurezza informatica, Red Hot Cyber, ma che il 9 novembre 2024 ha pubblicato un pezzo dal titolo:
Confessione clamorosa in Olanda: “Il Covid è stata un’Operazione Militare”, Dice il Ministro della salute
Parto col dire che un sito che sostiene di occuparsi di sicurezza informatica potrebbe limitarsi a quello, ma tant’è…
Nell’articolo viene citata una fonte, che però non è una fonte olandese che riporta una dichiarazione del suddetto ministro, come un lettore dovrebbe aspettarsi, ma un altro sito, VTForeignPolicy, americano, filotrumpiano, filorusso, negazionista della pandemia, cattobigotto, e chi più ne ha più ne metta. L’articolo su VT però è scritto da un italianissimo Claudio Resta, classe 1958, che non è chiaro cosa abbia a che fare con l’Olanda.
E già qui partiamo malaccio.
Le fonti
Vediamo quanto viene riportato:
La nuova ministra della Salute dei Paesi Bassi, Marie Fleur Agema, proveniente dal partito ha dichiarato apertamente di non poter mantenere le promesse elettorali perché il Ministero è subordinato alla NATO, al NCTV (Coordinatore nazionale per l’antiterrorismo e la sicurezza) e agli USA e pertanto deve sottomettersi ai loro ordini.
L’unica cosa corretta che viene detta è che Marie Fleur Agema è ministra della salute da quest’anno, tutto il resto è falso, e ci vuole davvero poco a verificarlo. Abbiamo cercato dichiarazioni di Marie Fleur Agema rilasciate nei giorni scorsi in merito appunto alle promesse elettorali in cui venissero menzionate NATO e NCTV e abbiamo trovato il motivo dell’attacco alla ministra in carica.
Il suo predecessore, Kuipers, l’ha criticata sostenendo che lei voglia fare un taglio al bilancio che lui aveva preparato in previsione di possibili nuove pandemie. A queste critiche la ministra ha risposto spiegando che:
Maar volgens Agema klopt het beeld niet dat ze 300 miljoen bezuinigt op het programma. “Ik heb de 50 miljoen uit 2025 on hold gezet, de rest loopt nog gewoon door”, aldus Agema, volgens wie Kuipers het niet goed heeft begrepen. “Dus het beeld dat ik 300 miljoen heb wegbezuinigd, is onwaar.”
Ovvero, ha ribadito di non aver tagliato 300 milioni da quel bilancio ma di essersi limitata a sospenderne 50 sui conti previsti per il 2025, e che tutto il resto è ancora al suo posto.
Non ha mai sostenuto che il Paese sia “subordinato alla NATO”, ma ha spiegato che si sta lavorando, insieme a diversi ministeri sotto la guida dell’NCTV (l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza e la Lotta al Terrorismo), sulla preparazione e la resilienza a minacce diverse, come il terrorismo od obblighi NATO in caso di crisi internazionali. Che non è la stessa cosa che sostenere che l’Olanda sia subordinata alla NATO. La differenza sembra sottile, ma non è così, è sostanziale.
L’articolo poi mostra la sua vera natura citando la dottoressa Els van Veen, medico di famiglia olandese, da sempre critico sulla gestione pandemica, e che ha cavalcato ogni possibile disinformazione durante gli anni della pandemia.
Le parole di van Veen non sono una bufala, le ha dette veramente, il problema non è quanto dice, ma il fatto che si senta la necessità di riportarlo. Van Veen non ha titoli per parlare di virologia e pandemia, è un medico sì, come tanti, rappresenta una nicchia dei medici olandesi, in realtà rappresenta ufficialmente solo se stessa, perché dare risalto alla sua voce e non alla moltitudine che la pensa all’opposto?
Curiosamente rientra tra i soggetti che ritengono i fact-checker une strumento di propaganda delle case farmaceutiche.
La malinformazione pericolosa
Questo è proprio quel genere di malinformazione spinta da chi sta lavorando nell’ombra affinché la NATO e l’Unione Europea entrino in crisi. Purtroppo è pieno di soggetti – anche nel nostro Paese – che oggi lavorano per diffondere questo genere di malinformazione, e onestamente ci sembra che si faccia davvero poco per contrastarla.
Ad esempio alla maggioranza delle testate giornalistiche la questione dell’Operazione Overload, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa, non è minimamente interessata, segno abbastanza evidente di quanto le cose vengano prese sottogamba.
Viviamo tempi complessi per l’informazione, c’è sempre più bisogno di correttezza ed etica proprio mentre sembrano scomparire, ma soprattutto ci sarebbe bisogno con sempre più urgenza di una presa di posizione netta sull’information disorder da parte di governi e ministeri, specie quelli della Pubblica Istruzione, mentre a oggi vediamo muoversi davvero poco, e onestamente siamo sempre più preoccupati.
Rassegnata stampa 19/11/2024 (diario.world)
L’angolo fascista
Non leggete “il Fango Quotidiano”
Un Paese civile non ha bisogno di forcaioli e bugiardi.
Tutte le condanne di Marco Travaglio
Maurizio Belpietro, La Verità e le condanne – Diario
Procedimenti giudiziari per Pietro Senaldi