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Il patto etico con i contadini e la guerra Funky al caporalato (corriere.it/buone-notizie)

di Diana Cavalcoli

Paolo Russo ha fondato Funky Tomato, società agricola «equa e solidale» per braccianti, produttori e distributori

Il termine «funky» risale agli anni Cinquanta. Lo usavano gli afroamericani per indicare qualcosa di «sporco e contaminato». Poi ha finito per rappresentare uno stile musicale diverso, ibrido, libero.

Ed è a questo spirito che ha guardato Paolo Russo quando nel 2015 ha deciso di fondare Funky Tomato, società agricola solidale che nel Sud Italia sta cambiando la filiera del pomodoro rendendola partecipata … leggi tutto

Giovani e famiglie, comprate responsabile. Al via i “Saturdays for future” (avvenire.it)

di Cinzia Arena

Impossibile raggiungere gli obiettivi Onu su povertà, fame, ambiente, salute senza ‘terza e quarta mano’: cittadinanza attiva e imprese responsabili che imparano a creare valore economico

L’idea è organizzare i “Saturdays For Future” a settembre (il 21 o il 28, a seconda della data prescelta per il prossimo sciopero globale degli studenti per il clima): una giornata dedicata «al consumo e alla produzione responsabile» di cui parla l’Obiettivo 12 dell’Agenda 2030, il quale precede l’Obiettivo 13 dedicato alla lotta al cambiamento climatico. I “Saturdays for Future” potrebbero aiutare i mercati e le imprese ad accelerare la transizione verso la sostenibilità.

È un cambiamento possibile quello che Leonardo Becchetti (economista, cofondatore della Scuola di Economia civile) ed Enrico Giovannini (economista, statistico, già ministro del Lavoro e attuale portavoce dell’ASviS), propongono ai giovani dalle pagine di Avvenire. Una rivoluzione che parte dal basso e costruisce una nuovo modello di economia, rispettosa dell’ambiente ma soprattutto dell’essere umano … leggi tutto

Acqua, secondo il rapporto Asvis-Wwf le perdite della rete idrica soddisferebbero 10,4 milioni di persone (dire.it)

Rapporto ASviS riporta dati Istat che inchiodano il nostro Paese sul tema dello spreco dell’acqua, uno dei beni più preziosi che abbiamo

Di acqua disponibile ne abbiamo sempre meno, eppure in Italia continuiamo a sprecarla. Il Rapporto ASviS riporta dati Istat che inchiodano il nostro Paese sul tema dello spreco di uno dei beni più preziosi che abbiamo: la perdita giornaliera reale dalle reti di distribuzione dell’acqua potabile dei comuni capoluoghi di provincia ammonta a circa 50 metri cubi per ciascun chilometro di rete, cioè un volume che secondo il Rapporto ASviS 2018, stimando un consumo medio di 89 metri cubi annui per abitante, soddisferebbe le esigenze idriche di 10,4 milioni di persone.

LEGGI ANCHE: Clima, a luglio finirà l’acqua: a rischio la produzione di riso … leggi tutto

In Puglia il primo mulino di comunità, che salva territorio e dignità del lavoro (valori.it)

Semine collettive e biodiversità cerealicola. La Casa delle Agricolture propone un’economia locale basata sui grani antichi, antidoto all’abbandono delle campagne  Di Corrado Fontana

«Restituire dignità al lavoro. In termini di qualità del prodotto e del lavoratore», è questo il primo obiettivo della cooperativa Casa delle Agriculture. Lo racconta il suo presidente: Donato Nuzzo. «Vogliamo far sì che non si sminuisca il lavoro, vendendo il grano a 16 o 17 euro al quintale. Impresa possibile se c’è la volontà dei giovani agricoltori».

Un programma ambizioso concepito e vissuto dalla comunità di Castiglione d’Otranto. Un paese in Puglia di 1.200 abitanti che punta così sulla cura della terra, dell’ambiente e del paesaggio come antidoto al drammatico abbandono delle campagne e alla fuga dei giovani dalle cittadine del sud-Italia … leggi tutto

Rapporto ASviS 2018 (asvis.it)

L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Il Rapporto 2018, realizzato grazie agli esperti delle organizzazioni aderenti all’ASviS, rileva che, nonostante il miglioramento osservato in tanti indicatori globali relativi a tematiche economiche e sociali, e le azioni intraprese nella giusta direzione da parte di moltissimi Paesi, di migliaia di imprese e città, non si è ancora determinata quella discontinuità culturale e di scelte strategiche necessaria per raggiungere, entro il 2030, gli Obiettivi sui quali tutti i leader del mondo si sono impegnati

E ciò non è solo dovuto al fatto che al 2030 mancano soltanto 12 anni: infatti, accanto a significativi avanzamenti, ad esempio sul piano degli investimenti nelle energie rinnovabili o della lotta all’uso indiscriminato della plastica, si osservano preoccupanti inversioni di tendenza su temi come la fame e l’insicurezza alimentare, le disuguaglianze, la qualità degli ecosistemi, per non parlare dei danni crescenti dovuti ai cambiamenti climatici e dell’aumento dei flussi migratori dovuti agli eventi atmosferici estremi causati da questi ultimi e dai tanti conflitti in atto in molte aree del mondo … leggi tutto

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