Falcone-Borsellino, la scatola nera delle stragi del ’92 in un hangar della polizia (ilsole24ore.com)

di Nino Amadore

C’è una “scatola nera” delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio che finora non è stata analizzata compiutamente e che potrebbe dare un contributo importante per comprendere che cosa è accaduto in quei 57 giorni che separano la strage in cui morì Giovanni Falcone il 23 maggio da quella in cui invece venne fatto saltare in aria Paolo Borsellino il 19 luglio.

Quella scatola nera è il “master delle intercettazioni e tutti gli atti del gruppo investigativo Falcone e Borsellino” a quel tempo guidato dal capo della Mobile di Palermo Arnaldo La Barbera, oggi defunto ma accusato di aver messo in piedi un vero e proprio depistaggio nelle indagini sulla strage di Via D’Amelio grazie anche, ma non solo, al finto pentimento di Vincenzo Scarantino … leggi tutto

Fiammetta Borsellino: «Hanno tradito papà anche da morto» (famigliacristiana.it)

di Nicola Lavacca

La figlia del magistrato ucciso il 19 luglio 1992 ricorda la figura paterna e denuncia i depistaggi. «Per me quella di via D’Amelio fu una strage di stato. Non a caso la sentenza della Corte d’assise di Caltanissetta del 2017 dice che indagini e processi sono stati caratterizzati da gravissime anomalie»

La verità sulla strage di via D’Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta è ancora nascosta nel buio fitto di un mistero infinito. Da quella tragica domenica (era il 19 luglio 1992), diventata la data di uno dei più sanguinosi attentati mafiosi, la famiglia del magistrato diventato il simbolo, con Giovanni Falcone, della lotta contro Cosa Nostra, continua a cercare la verità. Una verità disattesa e forse “scomoda”, che sarebbe purificatrice delle coscienze e sedimento civile per onorare il sacrificio di uomini che hanno servito lo Stato … leggi tutto

L’esercito del dovere nel nome di Ambrosoli (ilmagazine.ilsole24ore.com)

di Raffaella Calandra

Rispetto delle regole, tutela dell’interesse pubblico, senso di responsabilità: è l’eredità morale dell’avvocato milanese, ucciso 40 anni fa, rinverdita da un’Italia spesso nascosta, che si assume la fatica della legalità

Erano anni di finanze spericolate e patti inconfessabili. Erano anni di contagiose speranze e ferventi ideali. Erano gli anni della violenza più cieca, ma anche della fiducia più forte. Erano anni – quelli in cui visse e morì Giorgio Ambrosoli – mai del tutto svaniti dalle fondamenta del Paese. Anche se all’apparenza ora tutto sembra diverso. A cominciare dalle strade della sua Milano.

Oggi, come quarant’anni fa, le cronache continuano a raccontare di consorterie mafiose e di blocchi di potere, a protezione degli interessi di singoli; oggi, come in quell’estate del 1979, quando veniva ucciso l’avvocato milanese (nominato dalla Banca d’Italia unico commissario liquidatore della Banca Privata Italiana), a fine giornata ci sono ancora tanti avvocati, imprenditori, professori, magistrati o scienziati, che possono sedere al tavolo di un ristorante (come Ambrosoli in quella sera dell’11 luglio di un’altra epoca) con la serenità di aver rispettato le regole … leggi tutto

Paolo Borsellino: L’intervista nascosta (completa – 21 maggio 1992)

Il 21 maggio 1992 Paolo Borsellino rilasciò un’intervista ai giornalisti di Canal Plus Jean Pierre Moscardo e Fabrizio Calvi.

L’intervista fu mandata in onda da Rai News 24 per la prima volta nel 2000 ma si trattava solo di una parte di 30 minuti, quella originale è invece di cinquantacinque minuti.

In questa sua ultima intervista Paolo Borsellino parla anche dei legami tra la mafia e l’ambiente industriale milanese e del Nord Italia in generale, facendo riferimento, tra le altre cose, a indagini in corso sui rapporti tra Vittorio Mangano e Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi.
Nel numero de L’Espresso dell’8 aprile 1994 fu pubblicata la trascrizione di una versione più estesa dell’intervista.

Ministro interno Ucraina contesta la condanna (ossigeno.info)

Faremo appello contro la condanna di Vitaly Markiv perché è ingiusta e vergognosa, ha dichiarato Arsen Avakov da Kiev

La decisione del tribunale italiano che ha condannato a 24 anni di carcere il soldato ucraino della Guardia nazionale Vitaliy Markiv per la morte del fotografo italiano Andrea Rocchelli sarà contestata dalle autorita’ di Kiev. E’ quanto ha affermato sabato 13 luglio 2019 il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa “112Ua” … leggi tutto

Leggi anche: Rocchelli, giustizia è fatta. Condannato a 24 anni Markiv, unico imputato del processo per l’omicidio di Andrea e Andrej Mironov  (di  articolo21.org)

Carola Rackete, ecco la querela contro Salvini. “Chiudete i suoi profili social” (quotidiano.net)

Nella denuncia si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione. “Dal ministro aggressioni gratuite e toni minacciosi”. La replica del vicepremier: “Non c’è limite al ridicolo”

E’ questione di ore: la querela di Carola Rackete contro Salvini domani sarà formalmente depositata in Procura, a Roma. Nella denuncia, scritta dall’avvocato Alessandro Gamberini, si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione.

“Le parole utilizzate dal ministro nei confronti della mia assistita – ha spiegato nei giorni scorsi Gamberini – la stanno esponendo ad eventuali aggressioni: una vera e propria istigazione a delinquere che arriva da un ministro della Repubblica” … leggi tutto

Leggi anche: Sea Watch: perché le critiche all’ordinanza del Gip non reggono e le responsabilità dell’Italia  (di – valigiablu.it)

Daphne Caruana Galizia, governo di Malta istituisca commissione di inchiesta (articolo21.org)

di Sandro Ruotolo

Daphne Caruana Galizia era una giornalista maltese che con le sue numerose inchieste sulla corruzione ha fatto tremare i palazzi della politica maltese e non.

Daphne Caruana Galizia è stata fatta saltare in aria con un’autobomba il 16 ottobre 2017 a Malta.

Daphne aveva ricevuto minacce di morte, aveva paura di essere uccisa, è stata uccisa perché lasciata sola a scrivere e lo Stato non l’ha protetta. Una storia di morte, alle porte del nostro Paese, per difendere la libertà di informare … leggi tutti

Strage di Ustica, Mattarella: ‘Impegno per verità’ (ansa.it)

‘Tragedia indelebile in memoria e coscienza Italia’

“Trentanove anni dopo, la ferita di Ustica richiama, ancora una volta, il Paese ad un sentimento di forte solidarietà verso i familiari delle 81 vittime del volo Bologna-Palermo che videro spezzate le loro vite.

È una tragedia indelebile nella memoria e nella coscienza della nostra comunità nazionale. In questa giornata rinnovo la partecipazione della Repubblica al dolore comune e confermo il costante impegno per la ricostruzione univoca delle circostanze in cui persero la vita tanti nostri concittadini … leggi tutto