Il partito che voleva permettere ai cittadini di comprare armi atomiche (tpi.it)

di Stefano Mentana

Nel 1991 un delegato del Libertarian Party 
degli Stati Uniti lanciò la singolare proposta, 
che tuttavia dopo un dibattito venne accantonata

I partiti politici statunitensi che non siano i repubblicani e i democratici trovano raramente spazio nel dibattito pubblico, e ancora meno in Italia dove non sempre troviamo il modo e il tempo per raccontare le loro storie e le loro proposte.

Uno di questi partiti, arrivato terzo sia alle elezioni presidenziali del 2012 che del 2016, è il Libertarian Party, il Partito Libertario, una forza politica che si batte per ridurre al minimo le regolamentazioni del libero mercato e fornire il massimo dei diritti per ciascun individuo.

Andando a vedere le numerose proposte emerse nella storia di questo partito, al fianco a quelle che lo hanno reso più noto, dal passato ne compare una particolarmente curiosa, riportata all’attenzione del pubblico qualche settimana fa dal sito di orientamento libertario Reason.

Correva l’anno 1991 e il piccolo Libertarian Party, come tutti i partiti degli Stati Uniti, si stava preparando alle elezioni presidenziali dell’anno successivo che saranno poi vinte da Bill Clinton. Per l’occasione riunì i propri delegati in una convention a Chicago, dove venne scelto il membro della camera dei rappresentanti statale dell’Alaska Andre Marrou come candidato presidenziale e dove venne lanciata una discussione sui principi e i punti programmatici in vista del voto … leggi tutto

Coronavirus, superati i 15 milioni di casi nel mondo. Trump avverte gli Usa: “Peggiorerà prima di migliorare” (lastampa.it)

Superati i mille morti in 24 ore negli 
Stati Uniti, il presidente: «Mettete le 
mascherine», Pelosi: «Troppo tardi». 

Numeri record anche in America Latina e Australia. L’Irlanda: via la quarantena per chi arriva dall’Italia

Non si arresta la pandemia di coronavirus. I dati aggiornati dicono che è stata superata la soglia di 15 milioni di casi nel mondo. Tra i Paesi più colpiti restano gli Stati Uniti che mietono un record via l’altro: nelle ultime 24 ore, analizza la Johns Hopkins University, ci sono stati 68.524 nuovi casi. Si tratta dell’ottavo giorno consecutivo sopra i 60.000 contagi. In totale ci si avvicina ai 4 milioni, per l’esattezza sono 3,89.

Mentre sono stati 1.056 i morti per complicanze provocate dal Covid-19. Il bilancio quotidiano dei decessi, sebbene in deciso calo dopo che aveva superato quota 2mila a metà aprile, ha iniziato ad aumentare questo mese mentre il virus dilaga nel Sud e Sudovest.

La scorsa settimana gli Usa hanno registrato in media oltre 60mila nuovi contagi al giorno, ma la capacità di testare è di nuovo messa a dura prova. Secondo i modelli predittivi, quest’ultimo numero salirà oltre 200mila entro l’Election Day di novembre … leggi tutto