Il lato oscuro di Rousseau tra hacker, bilanci e votazioni non certificate (ilsole24ore.com)

di Andrea Gagliardi

Il problema è doppio. Di sicurezza della piattaforma digitale e di certificazione del voto. Le incursioni degli hacker hanno attirato l’attenzione del garante della Privacy, che ha stigmatizzato le «importanti vulnerabilità»

Non sarà un mero voto sul programma di governo gialloverde, come avvenne l’anno scorso, con più del 94% degli iscritti schierati per il sì. Questa volta l’ultima parola alla base, attraverso la piattaforma Rousseau sarà data dopo il conferimento dell’incarico a Giuseppe Conte, alla fine del giro di consultazioni e prima del giuramento su «una proposta di progetto di governo», come scandito dal leader M5s Luigi di Maio leggi tutto

GUARDA IL VIDEO/ Crisi di governo: il duello sui ministri

Amazzonia, scienziato della NASA smonta con immagini satellitari le accuse di Bolsonaro (euronews.com)

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Uno scienziato della Nasa ha pubblicamente sbugiardato il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, sulla scorta di precise immagini satellitari.

Bolsonaro è arrivato ad accusare i gruppi ambientalisti di aver appiccato volontariamente gli incendi al polmone verde più grande del mondo. L’istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (Inpe) ha indicato almeno 2.500 nuovi roghi nelle ultime 48 ore, a dispetto dell’allarme lanciato dal presidente francese Macron e dalle Nazioni Uniteleggi tutto

Slovenia – Incastrata tra autoritarismo e “normalità” (voxeurop.eu)

di Eurozine (Vienna) Traduzione di Luca Pauti

Le tendenze autoritarie in Slovenia stanno dando forma ad una nuova normalità che diventa preoccupante con l’intensificarsi della polarizzazione strisciante della vita pubblica.

Il Partito democratico sloveno (Sds) di Janez Janša e il Partito popolare sloveno (Sls) sono i vincitori delle elezioni europee in Slovenia. La loro lista congiunta ha ottenuto un 26,4 per cento dei voti piuttosto convincente, ottenendo così tre seggi su otto. Due partiti della coalizione di governo, i socialdemocratici (Sd) e la Lista Marjan Šarec (Lmš), si sono assicurati due seggi rispettivamente del 18,6 per cento e del 15,6 per cento.

Il successo di Janša è relativo se si considera che ha ottenuto meno di tre quinti del sostegno che i partiti della coalizione avversaria hanno conquistato insieme. Tuttavia questo è il terzo successo consecutivo per la Sds in un breve periodo di tempo … leggi tutto

Malta – La parità di genere esce vincitrice di una campagna agitata (voxeurop.eu)

di Eurozine (Vienna)  (Traduzione di Luca Pauti )

Nelle elezioni di maggio gli elettori hanno eletto lo stesso numero di donne e uomini, il risultato più notevole di una campagna dominata da questioni interne.

Il leader del Partito laburista Joseph Muscat ha puntato sulla sua popolarità personale, dicendo all’elettorato che un voto per i laburisti era un voto per lui. Il suo rivale, il leader del Partito Nnzionalista Adrian Delia, si è rivolto direttamente all’elettorato cattolico conservatore facendo riferimento alle elezioni europee come a un referendum sull’aborto“.

C’era poco di europeo nella campagna per le elezioni del Parlamento europeo a Malta. Muscat e Delia hanno agitato degli specchi per le allodole prettamente nazionali dinanzi a un elettorato appassionatamente filoeuropeo ma sempre meno interessato alla politica dell’Ue … leggi tutto

Parlamentari: ridurli sì, ma con criterio (lavoce.info)

di Marco Cucchini

Con il governo Conte dimissionario la sorte della riforma costituzionale che taglia il numero dei parlamentari è più incerta. Resta però il fatto che non favorisce il dialogo tra istituzioni e rappresentati. Perché la dimensione dei collegi non è adeguata.

Confronto tra parlamentari di quattro paesi

Ultimamente si è tornati a parlare di una riforma costituzionale rimasta per un anno sottotraccia: la riduzione del numero dei parlamentari, che sembrava giunta alla stretta finale. Pur con il governo Conte dimissionario, resta comunque lecito chiedersi se la riforma fosse necessaria nelle finalità e nei contenuti.

Il punto di partenza del disegno di legge è l’affermazione che l’Italia ha troppi – e troppo pagati – parlamentari. Quindi, una riforma che ne riduce il numero risponderebbe a criteri di efficienza procedurale e di risparmio.

Sulle due questioni è interessante il confronto con la realtà delle camere basse di altri tre grandi paesi – Francia, Germania, Regno Unito -, riassunto nella tabella 1.

Tabella 1

*numero variabile, mai inferiore a 598 … leggi tutto

Facciamo due conti sulle istituzioni Questo non era un Paese per donne (27esimaora.corriere.it)

di Elisabetta Catelani

Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge.
A tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini
(Art.51 Costituzione italiana)

Dopo le dimissioni del presidente Conte è utile fare un bilancio di questa prima fase della legislatura dal punto di vista del riconoscimento delle donne nelle istituzioni e negli organi tecnici. In questi giorni si sono spesi nomi di donne come possibili presidenti del Consiglio, ma pare che anche quest’ipotesi sia tramontata e comunque connessa a un governo istituzionale per giungere a elezioni anticipate.

Ma andiamo con ordine e ricordiamo cosa è successo dall’inizio della legislatura … leggi tutto

Brexit senza accordo? Nicky sarà costretta a scegliere tra marito e genitori (euronews.com)

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Molti britannici che vivono ormai da anni all’estero sono allarmati dalla prosettiva di una Brexit senza accordo. Il “no-deal” potrebbe significare perdita della libertà di movimento da un giorno all’altro.

Euronews ha parlato con alcuni cittadini britannici residenti nella Ue per capire quali sono le loro paure a poco più di due mesi dall’ora X: la Brexit potrebbe sconvolgere per sempre le loro vite … leggi tutto