La demagogica sforbiciata ai parlamentari non sana l’inutilità di due Camere uguali (ildubbio.news)

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La regola, quando la prestazione dei governi è mediocre e le maggioranze inciampano in qualche imbarazzo, è far saltare il banco degli argomenti vacillanti mettendo in pista il cavallo.

Non so se il concatenamento degli eventi – Russiagate sul lato salviniano, conflitti interni senza requie in casa pentastellata- era messo nel conto.

Sicuramente, però, la riduzione del numero dei parlamentari, approvata in terza lettura al Senato è, nell’intento del governo ( o almeno di una sua parte), il cavallo di Troia a cui studiatamente si è fatto ricorso per distrarre il popolo dall’allegra corsetta verso il precipizio verso cui ci avviamo, tra un selfie e un facebook, dal giugno 2018 … leggi tutto

L’unica impronta che lascerete nella storia sarà il vostro odio (thevision.com)

di Mattia Madonia

Non si scappa dalla Storia. Nel suo essere ciclica ci mette sempre di fronte agli errori che pensavamo di esserci lasciati alle spalle. In questo periodo stiamo vivendo l’ennesimo ciclo in cui un popolo assume i tratti più brutali di chi ha scelto per governarli, in attesa di rinnegarli.

Tutto questo può durare un anno o un ventennio, poi si fingerà di non aver mai indossato quelle maschere, di aver sempre rifiutato l’assimilazione. Ma la Storia, dimenticata da molti, continua a conservare il dono della memoria e della testimonianza.

Lo spirito del popolo corrente, il volksgeist in salsa gialloverde, non è altro che una rielaborazione delle esperienze passate. Gli italiani hanno assorbito e poi rinnegato un ventennio fascista, mezzo secolo di Democrazia Cristiana, gli anni del berlusconismo, la breve avventura del renzismo, per arrivare a sostenere una creatura ibrida che riassume il peggio di questi cicli nel governo bicefalo che finge di essere a misura del popolo, quando in realtà non fa altro che manipolarlo … leggi tutto

La lingua immorale (succedeoggi.it)

di Giuseppe Grattacaso

L’escalation immorale e volgare del linguaggio del ministro dell’Interno tende a far credere che i problemi si possano risolvere con un urlo o uno slogan. Come nel mondo irreale dei supereroi. Così, lentamente, siamo tutti diventati protagonisti di un fumetto dell’orrore

La crisi relativa al linguaggio, di cui il nostro Paese è oggetto, andrebbe vissuta ed affrontata come una vera e propria emergenza. Gli effetti, già ora piuttosto evidenti, rischiano di diventare, con il passare del tempo, devastanti e recuperabili solo a fronte di un lungo lavoro di ricostruzione.

Provo a riassumere in maniera alquanto sintetica e dunque inevitabilmente approssimativa: se nel recente passato, il linguaggio sciatto, volgare e rozzo si era progressivamente diffuso tra i più giovani e appariva tollerato in certi ambiti sociali e in certi contesti, ora una buona parte degli italiani, di ogni livello culturale, lo considera elemento di forza per una comunicazione più diretta e chiara … leggi tutto

Camera, le Ong disertano lʼaudizione per solidarietà alla Sea Watch (tgcom24.mediaset.it)

Il caso Sea Watch continua ad agitare le istituzioni italiane: le Ong convocate in Parlamento non si sono presentate davanti alle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.

Le organizzazioni Tavolo Asilo, Medici senza frontiere, Open Arms, Mediterranea e Antigone hanno deciso di manifestare così la loro solidarietà a Sea Watch, che martedì era stata esclusa dall’audizione in seguito alle proteste della Lega.

Leggi anche: La Lega fa muro, niente audizione alla Camera per i rappresentanti Sea Watch (di  – agi.it)

La normalizzazione mediatica dell’estrema destra: dall’alt-right ai “sovranisti” (valigiablu.it)

di Matteo Pascoletti

L’alt-right e Charlottesville Nell’agosto 2017, la città di Charlottesville in Virginia vide sfilare neonazisti, suprematisti bianchi e altri gruppi di estrema destra nel raduno Unite the right. Un raduno indetto per protestare contro la decisione di rimuovere la statua del generale sudista Robert E. Lee.

La rimozione fu vista dall’estrema destra come un attacco all’uomo bianco e la concretizzazione della sua apocalisse razziale: la sostituzione etnica, portata nel cuore dell’America dal cavallo di Troia del multiculturalismo … leggi tutto

Dai conti ai migranti, è sempre colpa dell’Europa. E noi siamo sempre più cialtroni (linkiesta.it)

di Francesco Cancellato

Come prima, più di prima. Per i migranti e per i conti pubblici, siamo sempre lì, alla contrapposizione frontale con l’Europa cattiva. Vogliamo respingere la Sea Watch, e in cambio vogliamo pure evitare la procedura di infrazione, e in più pretendiamo poltrone europee

Come prima, più di prima. Per i migranti e per i conti pubblici, siamo sempre lì, alla contrapposizione frontale con l’Europa cattiva. La matrigna austera che non ci lascia crescere, indifferente alle nostre difficoltà, insensibile alle nostre richieste d’aiuto. Il nemico. Succede se sforiamo coi conti pubblici, se scriviamo fregnacce sui Def e sulle note di aggiornamento al medesimo, per farceli approvare e poi fare tutt’altro, se brindiamo per un disavanzo da quaranta miliardi e poi non vogliamo ripagarlo, per poi voler fare altro disavanzo, di nuovo. Succede se i migranti continuano a sbarcare leggi tutto

Come cambiano gli interessi nazionali nell’era degli algoritmi. Parla Terzi (formiche.net)

di Rebecca Mieli

La comunità internazionale affronterà nei prossimi anni nuove sfide e diversi rischi, posti dalla crescente rilevanza di Big data e sistemi di intelligenza artificiale. A crederlo è Giulio Terzi di Sant’Agata – già ministro degli Esteri, oggi presidente di Cybaze – sentito da Formiche.net a margine del convegno “Gli Algoritmi al potere. Scenari geopolitici, economici e parlamentari”

Con la crescente importanza di big data e di algoritmi che li elaborano formulando previsioni sulle scelte e le preferenze di milioni di persone in tutto il mondo, il fulcro del potere sembra essersi spostato dalle grandi sedi istituzionali alle aziende che maneggiano e raccolgono la maggior parte di quest’ultimi, dando vita – come negli Stati Uniti e in Europa – anche a intensi dibattiti … leggi tutto