Il giornalista Maurizio Belpietro sarà processato per diffamazione per aver definito le ong che soccorrono i migranti “i nuovi pirati” (ilpost.it)

Il giornalista Maurizio Belpietro sarà processato 
con l’accusa di diffamazione per una copertina del 
settimanale Panorama, di cui è direttore, in cui 
gli operatori umanitari delle ong che soccorrono 
i migranti venivano definiti “i nuovi pirati”. 

Il rinvio a giudizio è stato deciso venerdì dal tribunale di Milano: l’inizio del processo è previsto per marzo del 2025.

I fatti risalgono a novembre del 2022, due anni fa: successivamente le ong Open Arms, AOI Rete Associativa Nazionale, Emergency e Sea Watch avevano presentato un esposto contro Belpietro, sostenendo che la copertina di Panorama presentasse versioni dei fatti «non veritiere e offensive del lavoro umanitario operato da chi nel Mediterraneo Centrale cerca di soccorrere vite umane».

Belpietro dirige anche il quotidiano La Verità, molto schierato a destra.

Che brutta aria (corriere.it)

di Massimo Gramellini

Il caffè

Il gestore del cinema milanese che si rifiuta di proiettare il film su Liliana Segre per paura che gli danneggino il locale.

L’albergatore di Selva di Cadore che cancella la prenotazione di un gruppo di clienti israeliani, ritenendoli «responsabili di genocidio» per il solo fatto di essere israeliani. Ma che cosa sta succedendo? Se tornasse in vita Primo Levi verrebbe chiamato a rispondere dei fatti di Gaza?

Qui non sono più soltanto i centri sociali o i comitati studenteschi, e nemmeno gli ultrà di calcio o gli estremisti islamici. Qui c’è un umore diffuso nella società civile che associa ogni ebreo alle azioni del governo d’Israele. Non mi risulta che si applichi lo stesso metro ad altri popoli.

Chi considera Putin un criminale di Stato non estende indiscriminatamente quel giudizio a tutti i russi e i pochi che lo fanno (ricordate la cancellazione del seminario su Dostoevskij?) diventano subito oggetto di barzellette.

In questi giorni, tantissimi europei stanno manifestando disprezzo e finanche odio per Trump, eppure non si ha notizia di gestori spaventati all’idea di proiettare un film su qualche eroe americano o di albergatori che sbattono la porta in faccia ai turisti provenienti da New York.

Così come è assurdo dare dell’antisemita a chiunque denunci gli obbrobri di Gaza, è altrettanto folle scaricare su ogni ebreo le responsabilità di Netanyahu. Si tratta di ovvietà, lo sappiamo bene.

Ma allora perché la cronaca ci costringe a scriverle?