Inquadro i nostri errori per non ripeterli (ilsole24ore.com)

di Alberto Giuliani

Simon Norfolk ha documentato la guerra in Afghanistan, gli eccidi in Ruanda e tanti altri orrori commessi dall’uomo. Ci ha spiegato che è il modo migliore per capire le cose e magari cambiarle (per poi raccontarci i cinque scatti che hanno cambiato lui). In più, in coda all’intervista al fotografo inglese, alcuni consigli di “IL” per gli appuntamenti con le belle immagini dell’estate 2019

«Per vivere da protagonista, devi conoscere il pessimismo dell’intelligenza e trovare l’ottimismo della volontà. Se non pensassi che le mie fotografie possano cambiare il mondo, non mi alzerei neppure dal letto». Con tono ambizioso e sguardo umile, Simon Norfolk racconta il suo mestiere di fotografo e la sua vita, passeggiando nelle amate campagne del Sussex, dove le falesie crollano in mare e il vento spettina i prati … leggi tutto

Rassegna stampa estera 15/07/2019 (radio3 mondo)

La rassegna della stampa estera letta e commentata da Marina Lalovic
Buongiorno dalla nostra rassegna stampa internazionale: cominciamo il giro del mondo dalla frontiera tra Stati Uniti e Messico e un esempio di “giornalismo immersivo” – mettersi nei panni di un migrante

US-Mexico border: Step into the shoes of a migrant – BBC

I raid contro i migranti irregolari annunciati da Trump sono cominciati: ne parlano molti giornali tra i quali troviamo @nytimes e @washingtonpost
With ICE Raids Looming, Immigrants Worry: ‘Every Time Someone Knocks, You Get Scared’ – NYT

Interessante il punto di vista del @washingtonpost sui raid che coinvolgeranno migliaia di persone
Trump’s planned deportations are mainly for show. That’s all. – WP  Leggi tutto “Rassegna stampa estera 15/07/2019 (radio3 mondo)”

Uccisi, picchiati, censurati: fare giornalismo ambientale sta diventando sempre più pericoloso (valigiablu.it)

di Angelo Romano

Il 13 novembre 2008, il giornalista russo Mikhail Beketov, caporedattore del giornale locale Khimkinskaya Pravda, viene fermato da due uomini sull’uscio di casa. Con una sbarra di ferro gli fracassano le mani e le gambe e gli fratturano il cranio.

In seguito all’attacco Beketov rimane paralizzato, senza 4 dita, la gamba destra amputata, con danni al cervello che gli impediscono di parlare. Morirà nel 2013 per un attacco cardiaco. L’8 novembre del 2010, Oleg Kashin, giornalista del Kommersant, viene aggredito da due uomini, armati di una mazza metallica … leggi tutto

Rassegna stampa estera 12/07/2019 (radio3 mondo)

La rassegna della stampa estera letta e commentata da Dario Fabbri
Buongiorno dalla nostra rassegna stampa: cominciamo il giro del mondo dal quotidiano @politico con la possibilità che gli USA impongano sanzioni alla Cina perché li continua a “sfidare” con l’importazione del petrolio iraniano

U.S. officials push for sanctions on China over oil purchases from Iran – Politico

Ancora sullo scontro USA-Iran: da @AJEnglish apprendiamo che il Pentagono stia elaborando delle strategie per scortare le petroliere e le navi commerciali nel golfo con mezzi militari
Pentagon says US plans naval escorts for Gulf tankers – Al Jazeera

Sul tema è intervenuto anche uno dei due candidati principali alla leadership conservatrice del Regno Unito: Hunt ha dichiarato in una lettera al @telegraph di voler eliminare i tagli alla spesa militare per la situazione nel Golfo
Jeremy Hunt pledges to reverse cuts to Navy amid Iran row – BBC

Leggi tutto “Rassegna stampa estera 12/07/2019 (radio3 mondo)”

Carola Rackete, ecco la querela contro Salvini. “Chiudete i suoi profili social” (quotidiano.net)

Nella denuncia si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione. “Dal ministro aggressioni gratuite e toni minacciosi”. La replica del vicepremier: “Non c’è limite al ridicolo”

E’ questione di ore: la querela di Carola Rackete contro Salvini domani sarà formalmente depositata in Procura, a Roma. Nella denuncia, scritta dall’avvocato Alessandro Gamberini, si ipotizzano i reati di istigazione a delinquere e diffamazione.

“Le parole utilizzate dal ministro nei confronti della mia assistita – ha spiegato nei giorni scorsi Gamberini – la stanno esponendo ad eventuali aggressioni: una vera e propria istigazione a delinquere che arriva da un ministro della Repubblica” … leggi tutto

Leggi anche: Sea Watch: perché le critiche all’ordinanza del Gip non reggono e le responsabilità dell’Italia  (di – valigiablu.it)

Migranti, in gruppo Facebook di sedicenti finanzieri minacce di morte contro Carola Rackete. Vertice fiamme gialle: “Sito non è gdf” (repubblica.it/thevision.com)

“Ci vorrebbe in Italia un bel colpo di Stato militare per ridare ordine e disciplina”. Le rivelazioni del sito The Vision nel quale si riferisce di minacce di morte e torture contro i migranti in un gruppo ‘chiuso’ di militari.

Il vertice della finanza denuncia il fatto in procura: il sito è gestito da un finanziere in congedo dal 1996. Il ministro Tria condivide la linea di severità e fermezza adottata dal vertice gdf. Interrogazione a Tria del Pd … leggi tutto

Leggi anche: Dentro il gruppo Facebook dove i finanzieri parlano di uccidere Carola (thevision.com)

La GdF indagherà sul gruppo Facebook. Ma ora tocca ai finanzieri (thevision.com)

Ripetiamolo ancora insieme: paragonare terremotati e migranti è una grande stronzata (vice.com)

di Mario Di Vito

Un giornalista che abita nelle zone del sisma del 2016 spiega perché frasi come “i terremotati in tenda e i migranti in hotel” o “non scendete mai in piazza per i terremotati” non hanno alcun senso.

È più sfigato un terremotato o un migrante? La domanda è oziosa solo in apparenza: mentre continua a tenere banco il caso Sea Watch, sono parecchi quelli che si divertono a paragonare la situazione di chi attraversa il Mediterraneo con quella di chi sopravvive all’interno del cratere del Centro Italia.

L’analogia, si capisce, servirebbe a mettere in difficoltà chi ha manifestato la propria solidarietà alla comandante Carola Rackete e ai migranti; sottintendendo che la stessa attenzione non venga mai riservata agli italiani che da tre anni subiscono le conseguenze del sisma.

Ora, io abito nelle Marche a due passi dal cratere e per vivere faccio il cronista: dall’agosto del 2016 non parlo d’altro che di terremoto. Ho contribuito a realizzare un documentario sugli sfollati, ne sto realizzando un altro sui “ritornati,” e ho raccolto anche alcune storie in un libro. Lo faccio per lavoro, certo, ma anche perché—oltre ai muri e alle case—qui ci sono da ricostruire pure le persone … leggi tutto

Quello scippo all’Inps passato sotto silenzio (lavoce.info)

di Tito Boeri

Con il “decreto crescita” i “comunicatori professionali” sono passati dall’Inps all’Inpgi, la cassa dei giornalisti. Il risultato è un aumento del deficit del sistema previdenziale pubblico, senza risolvere i problemi dell’Inpgi, mal gestit0 da anni.

Lo scippo dei comunicatori

Lo scippo paventato in più occasioni si è consumato nel “decreto crescita”. I cosiddetti “comunicatori professionali” sono passati dall’Inps all’Inpgi, la cassa dei giornalisti che versa in pessime condizioni finanziarie. Il risultato è quello di aumentare il deficit del sistema previdenziale pubblico e di allontanare la risoluzione degli stessi problemi dell’Inpgi, che non può che passare attraverso un drastico ridimensionamento delle pensioni in liquidazione.

Il cosiddetto “decreto crescita”, convertito in legge nel luglio 2019, contiene molti provvedimenti che non hanno nulla, ma proprio nulla, a che vedere con la crescita … leggi tutto