Salento, violenta grandinata a Porto Cesareo: chicchi giganti e bagnanti in fuga (corriere.it)

Ombrelloni e lettini bersagliati da chicchi 
di grandine grossi come noci: è accaduto nel 
pomeriggio di sabato 25 luglio in Puglia, a 
Porto Cesareo. 

Il maltempo ha colpito la località del Salento lungo le coste ioniche, mettendo in fuga i bagnanti che a quell’ora affollavano la spiaggia. Un fenomeno intenso che ha sorpreso i villeggianti che hanno dovuto trovare riparo in luoghi di fortuna: alcuni danni alle carrozzerie delle auto.

Greta Thunberg dona 100mila euro all’Amazzonia per combattere il Covid (dire.it)

di

L'attivista svedese si è aggiudicata il 
Gulbenkian Prize for Humanity

I primi 100.000 euro saranno per l’Amazzonia: è la promessa di Greta Thunberg, 17 anni, attivista contro i cambiamenti climatici, che ha subito impegnato parte dell’ammontare del Gulbenkian Prize for Humanity del quale è stata insignita oggi.

Dello stanziamento, immaginato per favorire la difesa delle popolazioni native dalla pandemia di nuovo coronavirus, Thunberg ha riferito con un videomessaggio sui suoi profili social.

I fondi saranno destinati a Sos Amazonia, una campagna coordinata da Fridays for Future Brazil per le comunità indigene minacciate dal Covid-19.

“Tutti i soldi – ha sottolineato Thunberg, in riferimento a un ammontare complessivo di un milione di euro – saranno donati attraverso la mia fondazione a organizzazioni e progetti che aiutano persone sulla linea del fronte, colpite dalla crisi climatica ed ecologica, in particolare nel Sud del mondo“ … leggi tutto

Pandemia e inquinamento, “Siamo a un bivio: oceani con più plastica che pesci o un modello sostenibile di vita e lavoro per un futuro più sano, equo e vivibile per tutti” (valigiablu.it)

di  Angelo Romano

Da anni la scrittrice Lara Maiklem setaccia le 
rive del Tamigi per cercare reperti storici che 
il fiume conserva e restituisce lungo le 
sue sponde.

È lì che ha trovato pipe di terracotta vittoriane, vasellame d’epoca romana, antichi pettini. Da quando è iniziato il lockdown nel Regno Unito, Maiklem ha detto a The Economist [qui la traduzione integrale su Internazionale] di aver raccolto grandi quantità di guanti in lattice.

In Francia, al largo del Golfe-Juan, vicino Antibes, il fondatore dell’ONG Opération mer propre (Operazione mare pulito), Laurent Lombard, ha pubblicato su Facebook un post in cui mostra sul fondo del mare diverse mascherine e guanti usa e getta, insieme ad altri rifiuti di plastica: «Sono passati solo pochi giorni e abbiamo queste maschere, in poco tempo ne avremo miliardi. Stiamo attenti perché siamo agli inizi di un nuovo tipo di inquinamento».

A metà maggio, a soli tre giorni dall’allentamento delle misure di lockdown in Francia, gli addetti alle pulizie di Parigi si erano lamentati sui social per la quantità di mascherine lasciate sui marciapiedi della capitale … leggi tutto

David Quammen, L’albero intricato (doppiozero.com)

di Francesco Guglieri

A partire dal luglio 1837, Charles Darwin 
tenne un piccolo taccuino, che etichettò 
con la lettera B, dedicato «all’idea più 
bizzarra che gli fosse mai venuta». 

Era un bel taccuino, adatto a un giovane di buona famiglia quale era Darwin: 280 pagine color crema, rilegato in pelle marrone. Non era un quadernetto usa e getta, quindi, di quelli dove appuntarsi velocemente un’idea e liberarsene dopo averla trascritta, usata o dimenticata.

Il taccuino B era piccolo abbastanza da essere riposto in tasca e con un fermaglio metallico per tenerlo chiuso: era quindi anche un quaderno privato, se non addirittura segreto. Era il deposito dei pensieri e delle riflessioni che si agitavano in Darwin dopo essere tornato a casa dal viaggio sul HMS Beagle, un’esplorazione per mare e per terra durata quasi cinque anni: di fatto l’unico vero grande viaggio in una vita per altro agiata e sedentaria, ma sufficiente per innescare una catena di riflessioni così destabilizzanti da essere conservate, nella loro forma larvale, al sicuro in un taccuino segreto indicato dalla lettera B.

A pagina 26 del taccuino, Darwin traccia uno schizzo a penna, un grafo irregolare in cui alcuni rami sono più lunghi di altri, generano diramazioni e braccia di diversa direzione e importanza. Era questa l’idea più bizzarra che gli fosse mai venuta. Un albero.

L’albero intricato di David Quammen (Adelphi), come tutti i grandi libri, può essere letto in molti modi, perché tanti sono i libri diversi che contiene. Prima di tutto va letto nel modo in cui chiede esplicitamente di essere letto: L’albero intricato è il racconto di come sono stati scoperti i grandi domini della vita, con annessa domanda cos’è la vita, di come si disegnano gli alberi al tempo della filogenesi molecolare, e di come si trasmettono le informazioni genetiche, non solo per via “verticale”, ereditaria, ma anche orizzontale … leggi tutto