Prefazione alla nuova edizione di Requiem per un sogno (edizionisur.it)

di Hubert Selby Jr.

Il testo è uscito nel 2000, anno in cui 
Darren Aronofsky stava ultimando le riprese 
dell’omonimo film di culto tratto dal libro. 

Requiem per un sogno è stato pubblicato per la prima volta nel 1978. È estremamente gratificante sapere che è ancora in commercio e che sta per uscire in una nuova edizione. E poi ne stanno facendo un film, la produzione dovrebbe iniziare quest’anno a metà aprile. Quindi il libro è ancora vivo e vegeto (come me).

C’è qualcosa di bellissimo e paradossale nel fatto che tutto ciò stia succedendo ora, durante un’epoca di «prosperità senza precedenti». Per molti, il Grande Sogno Americano si sta avverando. Ovviamente, io credo che inseguire il Sogno Americano non sia soltanto futile ma autodistruttivo, perché in ultima analisi distrugge tutto ciò e tutti coloro che coinvolge … leggi tutto

Franco Fortini. Un discorso di Nenni (laletteraturaenoi.it)

di Franco Fortini

La casa editrice Quodlibet ha ripubblicato Dieci 
inverni di Franco Fortini. Ne offriamo ai nostri 
lettori un estratto, accompagnato da una nota del 
curatore Sabatino Peluso, scritta per il nostro blog. 
Ringraziamo l’editore per la gentile concessione.

«Non esistono che diari pubblici». Così annotava Franco Fortini, nel 1954, inaugurando le sue Cronache della vita breve su «Nuovi Argomenti», spazio dove vide la luce per la prima volta e nello stesso anno Un discorso di Nenni. Pagine, queste, in cui le domande che si agitavano al fondo della biografia politica e intellettuale di Fortini si confrontano direttamente con la generale condizione di impotenza degli intellettuali di fronte alla guerra fredda, e ne immaginano una via d’uscita in nuove forme di partecipazione … leggi tutto

Ritradurre Tolkien (rivistastudio.com)

di Daniele Colombi

Arriva oggi in libreria il primo volume della trilogia con la nuova traduzione di Ottavio Fatica, ma ha già fatto arrabbiare molti fan della saga.

“Un Anello per trovarli, Uno per vincerli / Uno per radunarli e al buio avvincerli”. Suonano subito stonati, scritti in questo modo, i due versi più famosi della Poesia dell’Anello. Eppure per le nuove generazioni di lettori saranno così. Dopo oltre un anno di indiscrezioni, esce infatti oggi la nuova edizione de Il Signore degli Anelli edita da Bompiani.

Si tratta per ora del primo volume della trilogia, La Compagnia dell’Anello; mentre l’uscita dei successivi capitoli è prevista in primavera per Le due torri e nel prossimo autunno per Il ritorno del re. La notizia che ha suscitato maggiore interesse nei fan di J.R.R. Tolkien è in particolare quella di una nuova traduzione a cura di Ottavio Fatica, con la consulenza dell’Associazione Italiana Studi Tolkeniani … leggi tutto

L’ambientalismo operaio visto da Seveso (leparoleelecose.it)

Laura Centemeri

Nei miei lavori mi sono occupata di territori 
dell’industria ma anche di territori delle grandi 
infrastrutture, principalmente in Italia 
(Centemeri 2005, 2017). Ho poco indagato l’interno 
della fabbrica e il mondo del lavoro e rivolto 
prevalentemente la mia attenzione alle comunità 
e alle dinamiche di mobilitazione nei territori.

Mi sono dunque occupata di territori abitati ed inquinati e alle diverse forme di danno che l’inquinamento causa, in quanto danno all’ambiente – nel senso generale del termine. Mi sono anche interessata alle diverse forme di riparazione di questi danni. Riparazione, innanzitutto, ma non unicamente, nei termini di una richiesta di giustizia.

Mi sono cioè interessata prevalentemente a come emerge in un territorio inquinato una mobilitazione che denuncia l’inquinamento, a partire dalle molteplici esperienze situate del danno all’ambiente.

Perché il danno all’ambiente è danno alla salute delle persone, ma anche danno agli ecosistemi, spesso danno d’immagine per una comunità, danno economico, danno che tocca gli affetti – nella morte di persone care, nella distruzione di luoghi cari e dei loro abitanti non umani – , danno che tocca modi di vivere, abitudini, cose banali a cui, però, si tiene.

Questa mia riflessione sull’inquinamento e il danno all’ambiente è nata da una ricerca che ho condotto sul disastro di Seveso. In questa ricerca mi sono interessata a quello che è successo dopo la contaminazione da diossina che ha colpito l’area della Brianza milanese compresa tra le città di Seveso, Meda, Desio, Seregno e Cesano Maderno a seguito dell’esplosione il 10 luglio 1976 di un reattore della fabbrica chimica ICMESA di proprietà della multinazionale svizzera Hoffman-La Roche … leggi tutto

Attacchi sui social per l’uscita del libro di Carola Rackete (illibraio.it

"E anche a questo giro non si è fatta i baffi". 
Il 4 novembre sarà in libreria "Il mondo che vogliamo", 
il libro dell'attivista Carola Rackete. E sui social 
non mancano gli attacchi

In tante e in tanti la sostengono e difendono: “Grazie Carola per la tua dignità, per la quiete e la determinazione. Per il saper stare con la complessità enorme di questi tempi, più dei tanti adulti che riescono solo a insultarti”. Ma non pochi (e non poche) l’attaccano, in alcuni casi anche con violenza.

Per motivazioni politiche (“Avete già preparato una copia con dedica da spedire a Salvini? Mi raccomando, nel pacco, aggiungete un po’ di antiacido gastrico”), o con frasi del tipo “nemmeno come zeppa sotto la gamba del tavolo”; persino per il suo aspetto fisico: “E anche a questo giro non si è fatta i baffi”leggi tutto

Chi era Sylvia Plath (ilpost.it)

Il doodle di Google di oggi è dedicato alla poetessa americana autrice del romanzo "La campana di vetro", che avrebbe compiuto 87 anni

Sylvia Plath, la poetessa americana a cui è dedicato il doodle di Google, avrebbe compiuto 87 anni oggi. Morì invece a 30 anni e divenne davvero famosa solo dopo la morte: mentre era viva furono pubblicate solo due sue raccolte di poesie e il suo unico romanzo, La campana di vetro, uscito un mese prima della sua morte.

Le caratteristiche autobiografiche delle sue opere contribuirono negli anni a creare un piccolo mito intorno al suo personaggio, dovuto soprattutto al modo in cui morì: Plath aveva un disturbo psichiatrico – le fu diagnosticata una forma di depressione clinica quando studiava all’università – e si suicidò qualche tempo dopo aver scoperto un tradimento del marito, il poeta inglese Ted Hughes … leggi tutto

Scappare da Cuelgamuros (doppiozero.com)

di María J. Calvo Montoro

Era l'anno 1948 e due giovanissime nordamericane, 
neanche ventenni, Barbara Probst Solomon e 
Barbara Mailer, sorella di Norman Mailer 
(che aveva appena pubblicato Il nudo e il morto) 
aspettano in una macchina prestata dallo stesso 
scrittore nei pressi del Monastero dell'Escorial. 

Fuori c’è Paco Benet, il giovane antropologo fratello di Juan, l’autore fondativo che vent’anni dopo darà inizio alla nuova narrativa spagnola con Ritornerai a Región. Tutti e tre sono arrivati da Parigi, dove abitano e sono stati ingaggiati dalla antifranchista FUE (Federación Universitaria Escolar), organizzazione universitaria che era nata alla fine degli anni ’20 contro la dittatura di Primo di Rivera e ora si stava riorganizzando, clandestina, a Madrid.

I tre giovani aspettano due studenti prigionieri a Cuelgamuros, il lager dove si costruisce un gigantesco monumento in onore ai caduti franchisti della Guerra Civile … leggi tutto

Nelle cicatrici dell’America odierna. Intervista a David Means (minimaetmoralia.it)

di Marco De Laurentis

Riprendiamo un’intervista uscita sul blog 
Altri Animali, che ringraziamo.

Cominciamo dalla tua ultima raccolta di racconti, pubblicata da poco anche in Italia, Istruzioni per un funerale. La raccolta inizia con “Confessioni”, una sorta di lettera aperta dell’autore ai lettori e al tempo stesso una difesa della narrazione.

Principalmente, la considero come una lettera indirizzata a me stesso – si tratta comunque di una lettera immaginaria – da usare come promemoria, per attenermi ai miei princìpi, dopo anni passati a scrivere racconti. Quando mio padre è morto, qualche anno fa, ho avuto l’urgenza di iniziare a parlare pubblicamente del mio punto di vista come scrittore. Ma è importante sottolineare che in un certo senso anche quelle “confessioni” sono fittizie. Se avessi iniziato a raccontare la storia vera della mia vita nessuno mi avrebbe creduto.

In “Confessioni” troviamo subito due temi ricorrenti nella tua opera, la violenza e la perdita. Cosa rappresentano nel tuo immaginario?

Vado ovunque posso per trovare storie nuove e mi capita spesso di trovarle in momenti di violenza e morte, ma solo se quest’ultime sono combinate con l’amore … leggi tutto