Bitches Brew cinquant’anni dopo: intervista a Dave Holland (minimaetmoralia.it)

di

C’è un aneddoto famoso nella storia del jazz: 
Miles Davis è ospite ad una cena di gala alla 
Casa Bianca. La premessa già fa ridere 
(e prefigurare il peggio) così. 

Aggiungiamo che è il 1987, dunque il presidente degli Stati Uniti è Ronald Reagan, e quella che potrebbe sembrare una battuta inventata in un circolo delle Black Panther assume i caratteri di una gag epocale. L’inevitabile accade: una ricca signora bianca ingioiellata, moglie di un influente politico repubblicano, si ritrova al tavolo con Miles Davis. Non esattamente una persona dall’apparenza sobria.

Sorpresa per avere accanto una figura così strana e apparentemente fuori contesto, la naturale nemica antropologica del più polemico e fiero musicista nero di tutti i tempi ardisce chiedere quali meriti egli abbia per essere invitato alla Casa Bianca. Ed ecco la risposta destinata agli annali: “Beh, ho semplicemente cambiato la storia della musica cinque o sei volte. E lei quale merito ha, oltre al fatto di essere bianca?”.

Considerando che alla domanda “Cosa faresti se ti rimanesse solo un’ora da vivere?”, Davis rispose “La passerei strangolando un uomo bianco, lentamente, con molta cura”, tutto sommato possiamo riconoscere al grande trombettista di essersi mantenuto all’interno del protocollo delle cerimonie presidenziali … leggi tutto