di Patrizio Ruviglioni
Il tour di Lucia Dalla e Francesco De Gregori del 1979, tra tensioni politiche e grandi adunate pop.
A Lucio Dalla, in un concerto a Milano nel 1978, era stata lanciata una bomba molotov durante una contestazione. Nel ‘76 Francesco De Gregori era stato sottoposto a un’arringa passata alla storia come il “processo” del Palalido: alcuni ragazzi, appartenenti agli stessi collettivi studenteschi che avrebbero poi aggredito il cantautore bolognese, dopo aver interrotto la sua esibizione salirono sul palco per interrogarlo e “processarlo”.
I capi di imputazione: frequentare alberghi di lusso, suonare con cachet troppo elevati e, in sintesi, infarcire le proprie canzoni dei temi della sinistra solo per arricchirsi. La situazione degenerò e sembrò a rischio anche la stessa incolumità del cantautore: “Mancava solo l’olio di ricino e la scena sarebbe stata completa”, avrebbe commentato a caldo De Gregori.
Entrambe le incursioni erano state opera degli Autoriduttori, un movimento politico degli anni Settanta vicino alla sinistra extraparlamentare e sensibile a quanto avveniva nella musica italiana. La loro battaglia era rivolta, oltre che al rincaro dei concerti, ai cantautori di sinistra che non intraprendevano azioni di concreta militanza politica … leggi tutto