Da quando è scattata l’emergenza Coronavirus e le scuole e i centri di aggregazione sono stati chiusi, io e le mie colleghe facciamo le educatrici a distanza»,
racconta Antonella Cotugno (nella foto qui sotto), che coordina un progetto rivolto 25 adolescenti di Aversa, cittadina della provincia di Caserta, le cui famiglie vivono in condizioni di povertà ed emarginazione.
«Il nostro obiettivo, che in questi giorni è diventato urgenza, è mantenere la continuità delle relazioni», sottolinea la coordinatrice. «I nostri ragazzi hanno un grande bisogno di sentire e sperimentare che i legami e le amicizie che sono nate in questi due anni non sono andate in fumo. Perciò- dice- il cellulare, e il gruppo su whatsapp, sono diventati gli strumenti attraverso i quali noi diciamo: “Ci siamo, non vi lasciamo soli”».
Da due anni infatti, grazie alprogetto R.E.A.C.T, Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio, un’iniziativa finanziata dall’impresa sociale “Con i bambini” con capofila WeWorld, i ragazzi che frequentano le scuole medie e le loro famiglie possono trovare al centro di aggregazioneLo Snodo un servizio di doposcuola, percorsi di orientamento e uno sportello di supporto per i genitori … leggi tutto