Libero Quotidiano condannato per diffamazione a mezzo stampa (asgi.it)

Lo scorso 13 giugno la prima sezione civile del Tribunale di Milano ha condannato Editoriale Libero, riconoscendo la portata diffamatoria del contenuto di un articolo pubblicato nel 2017 dal titolo: “Turpe speculazione. Elenco dei papponi che si arricchiscono con la tratta dei neri. Nel 2016 fatturati miliardari per coop ed associazioni cattoliche”.

Il testo, che faceva riferimento in modo particolare all’accoglienza di persone richiedenti asilo, era corredato da una tabella in cui si citava esplicitamente, tra le altre, la cooperativa Intrecci che ha deciso di ricorrere in giudizio.

Il giudice, nel dispositivo della sentenza, ha riconosciuto che il titolo del quotidiano di cui è direttore editoriale Vittorio Feltri ha volontariamente ricercato l’offesa gratuita nei confronti di chi “lecitamente percepisce contributi per lo svolgimento di essenziali attività d’assistenza” … leggi tutto

Il comunicato stampa diffuso dalla cooperativa sociale Intrecci

Tribunale di Milano, ordinanza del 13 giugno 2019

Povertà e disabilità, nel rapporto Istat mancano dati specifici (superabile.it)

Denuncia della Fish: “Istat non ha adottato i principi della Concenzione Onu né il Programma d’azione: occasione mancata per indagare correlazione e avviare politiche contro l’esclusione”

La correlazione tra povertà e disabilità è un dato ormai certo e acquisito: l’Istat, però, non ne tiene conto e non la prende in esame. La denuncia arriva dalla Fish, dopo la pubblicazione, da parte dell’Istituto, del report annuale sulla povertà in Italia. “Istat non ha ancora adottato i principi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, né gli impegni del Programma d’azione biennale sulla disabilità (decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 2017).

All’interno del report non troviamo, infatti, dati specifici sulla condizione delle persone con disabilità o confronti col resto della popolazione. Un’occasione mancata per indagare correlazioni e darne contezza come base di serie politiche contro l’esclusione” … leggi tutto

Un bar per sconfiggere gli stereotipi (vita.it)

di Daniela Sala

Nella città di Zarqa c’è Our Step, il primo locale del Paese interamente gestito da persone che hanno una diagnosi di malattia mentale sostenuto dalla ong italiana Un Ponte Per…

Poco prima del tramonto, la strada che porta da Amman, la capitale della Giordania, a Zarqa è intasata dal traffico dei pendolari che si affrettano a ritornare a casa per l’iftar, l’interruzione del digiuno durante il mese di Ramadan … leggi tutto

Il riformismo non basta più (vita.it)

di Stefano Zamagni

L’editoriale di Stefano Zamagni che apre il numero di giugno. «Il Terzo settore ha bisogno di idee che orientino le azioni. Di un progetto di trasformazione» che ci faccia uscire dalla “aporofobia” «la paura mista a disprezzo del povero che, di conseguenza, viene lasciato in balia del proprio destino»

Siamo nel bel mezzo di una trasformazione di portata epocale. come poche ve ne sono state nel passato. La storia ci insegna che quando una società si trova ad affrontare un punto critico e di passaggio – l’ultimo è stato nel 2001, quando ci fu il passaggio dalle tecnologie settoriali a quelle trasversali con l’ingresso sul mercato di iphone e ipad – nascono paure … leggi tutto

Adeguamento statuti: 3 agosto, scadenza formale o scadenza perentoria? (vita.it)

Parte la serie di approfondimenti sul tema degli statuti elaborati dall’avvocato Mazzullo, componente del Consiglio Nazionale del Terzo Settore. I rimanenti 4 moduli on line ogni venerdì pomeriggio a partire da settimana prossima

di Alessandro Mazzullo

Come noto, entro il 3 agosto 2019[1], ODV, APS e ONLUS sono chiamati ad adeguare i propri statuti alle nuove norme del Codice del Terzo Settore (art. 101, comma 2). Che significato ha questo termine e quali conseguenze implicherà? Le riflessioni che seguono sono il frutto dei ragionamenti svolti in un recente Convegno a Bergamo e del fruttuoso confronto con professionisti e studiosi che si occupano da tempo della materia. Vista l’importanza e l’imminenza del 3 agosto, ritengo utile cominciare a mettere a fattore comune questi ragionamenti. Ma, ancora di più, mi preme lanciare un segnale d’allarme sulla necessità di un chiarimento del quadro normativo complessivo la cui farraginosità, complessità e contraddittorietà rischia ora di ripercuotersi gravemente sugli enti del Terzo Settore italiano interessati da una riforma giusta che necessita di essere completata! … leggi tutto