Il modello Porto (rivistastudio.com/lettera43.it)

di Ivan Carvalho

Dopo 15 anni di declino, la seconda città portoghese sta vivendo un momento di grazia che ha vivificato il turismo e il suo patrimonio immobiliare.

Per più di una generazione, la città di Porto si è trovata alle prese con il gravissimo problema del declino demografico.

Dopo la chiusura del suo porto marittimo principale, l’industria si è trasferita altrove o è entrata in crisi, mentre le società finanziarie hanno levato le tende per spostarsi nella capitale Lisbona, e la città ha registrato la perdita di 100.000 dei 330.000 abitanti che aveva alla fine degli anni Settanta, in coincidenza con il trasferimento di ampi settori della classe media nelle zone suburbane … leggi tutto

La base dei partiti populisti (corriere.it)

di   Maurizio Ferrera

Dalla televisione, da internet e dai social si attendono risposte. E a fornirle sono soprattutto i leader dei partiti, che per farsi sentire usano slogan, «sparano» battute, formulano diagnosi e proposte in apparenza semplici, ma quasi sempre semplicistiche

In tutti i Paesi europei la lunga recessione e i crescenti flussi migratori hanno causato insicurezza e paure. Gli elettori tendono a guardare al «qui ed ora». Si chiedono: potrò ancora contare sul reddito di cui dispongo oggi? Riuscirò a mantenere il posto di lavoro (ammesso che non lo si sia ancora perso)? Cosa accadrà ai miei figli? Per un elettore medio non è facile rispondere a simili domande. Mancano le informazioni, le competenze, il tempo per riflettere. Non si frequentano più quei luoghi (dalle sezioni locali dei partiti e dei sindacati alle bocciofile) dove una volta si discuteva insieme dei problemi, si parlava di politica … leggi tutto

Paranoia, quando tutti vedono un’invasione (avvenire.it)

di Umberto Folena

Chi è paranoico ha delle fissazioni. Si considera al centro di complotti che solo lui sa individuare, gli altri no perché o sono irrimediabilmente ingenui o perché partecipano al complotto. Chi è paranoico è accerchiato dai nemici. Chi è paranoico è l’unico ad aver capito tutto e si sente superiore alla massa ignorante.

Se la realtà lo smentisce, egli modifica la realtà per piegarla alla propria visione della realtà stessa. Il pensiero paranoico è, insieme, «logico e impossibile, coerente e contraddittorio, umano e disumano. È una maschera tragica» (questa e altre frasi citate in seguito sono tratte dal volume Paranoia. La follia che si fa storia di Luigi Zoja, Bollati Boringhieri, 2011; Zoja ha lavorato a New York, Zurigo e Milano ed è stato presidente dell’associazione mondiale degli analisti junghiani).
Incontrare un autentico individuo affetto da paranoia è molto difficile, perché il disturbo interessa appena lo 0,03 per cento della popolazione.

Ma questa è la paranoia individuale (clinica), una parolina, non difficile da individuare e da cercare di curare. Quando diventa una parolaccia, ecco la paranoia collettiva, che interessa porzioni ampie di popolazione e perfino, in circostanze estreme, (quasi) intere nazioni … leggi tutto