Milli euru a candidatu. La Calabria, il sovranismo e… la lotta di classe? (napolimonitor.it)

di arturo lavorato

«Certo… certo… come no! Io mi candiderei con voi… però milli euru no l’haiu!».

«Chi vol diri, chi ssu’ ssi milli euru?».

«Mi hanno detto che ci vonno milli euro a uno per candidarsi con voi…».

«Ma sei scemo! Ma davvero voi imboccate qualunque cazzata vi vengono a raccontare! Qua ogni lista c’ha problemi a trovare candidati, quasi quasi vi paghiamo noi per candidarvi e secondo te cerchiamo mille euro a uno per candidarsi con noi?».

«E chi sacciu… accussi’ mi dissiru».

Sia chiaro: non era quello che poi è comparso nella lista di movi@vento come candidato dei pescatori… no, lui queste cose non ce le ha mai dette. Però quando ancora andavamo cercando in paese, sul lungomare, in mezzo alle barche, sulla spiaggia dove mettono i gozzi e le reti i pescatori, appunto… quando andavamo là a sondare, perché avevamo deciso che uno dei candidati della lista popolare per le amministrative doveva essere uno dei pescatori, questa cosa una persona ce l’ha detta e chi era là intorno non era affatto stupito, come se fosse appunto cosa plausibile … leggi tutto

Capire i terrapiattisti (iltascabile.com)

Roberto Boccaccino

Perché il fascino delle teorie cospirazioniste risiede anche nella loro vocazione minoritaria.

Palermo. La sera del 12 maggio un piccolo manipolo di persone, saranno una dozzina, esce dall’Hotel Garibaldi con l’aria con cui si esce da un’accesa discussione. Alcuni sorridono nervosi, altri si congedano, i più semplicemente si disperdono. Sono i pochi superstiti di un convegno terrapiattista nazionale, iniziato quella mattina e andato avanti per tutta la giornata gettando benzina su un incendio che già altrove bruciava di incomunicabilità, posizioni contrapposte, sarcasmo, obiezioni e tanta solitudine.

La teoria della Terra piatta, i cui seguaci fanno capo globalmente alla Flat Earth Society, si basa molto sinteticamente sull’idea che la forma sferica del nostro pianeta sia una bufala orchestrata e tenuta in piedi da una serie di “poteri forti” in maniera attenta e capillare. Secondo i terrapiattisti la forma della Terra è inequivocabilmente circolare e piana, una sorta di pizza sospesa in un universo anch’esso diverso da come lo conosciamo, e fondamentalmente ignoto … leggi tutto

Ebrei e Rom (doppiozero.com)

Aldo Zargani

Questo documento, serioso anche se un po’ azzardato, potrebbe essere fra i primi a occuparsi di alleanze possibili in luogo di inimicizie acclarate. Limitarsi a condannare l’antisemitismo moderno non serve a un granché se poi non si sa come combatterlo, e nemmeno a chi rivolgere lamentele (al governo?).

Potremmo intanto allearci con il popolo dei rom? Al comando della Senatrice a vita Liliana Segre? Nome di battaglia a Roma: “La Tosta”?

Ecco qui dunque un elenco, per punti, di somiglianze e differenze fra ebrei e rom nel disordine in cui mi vengono in mente.

a) Noi oggi andiamo, almeno sembra, meglio dei rom (poverini!).

b) La strage nazista accomuna i due popoli dal punto di vista emotivo ma può anche essere oggetto di studio comparato per meglio esaminare le ossessioni genocide, a tutt’oggi ben lontane dall’essere spiegate con la precisione dovuta. Se non altro perché si possono ripetere, come diceva Primo Levi a ogni piè sospinto. Sappiamo a memoria tutti i punti nefandi della ideologia antisemita nazista: noi ebrei siamo un corpo estraneo all’umanità, infettante il sangue ariano, siamo il non-essere, agenti bolscevichi e di Wall Street … Invece una volta sola mi è capitato di leggere da qualche parte che Hitler e i suoi specialisti criminali classificavano i rom un popolo di razza ariana, sì, ma degenerato a tal punto che occorreva amputare il Pianeta dalla loro presenza … leggi tutto

Il ruolo dell’Italia: a confronto con Romano Prodi e Lucio Caracciolo (pandorarivista.it)

Riproponiamo il testo dell’intervento del direttore di Pandora Rivista Giacomo Bottos nell’ambito dell’iniziativa “Il posto dell’Italia nell’(anti)Europa”, presentazione congiunta del numero 7 (“Italia”) di Pandora Rivista e del numero 4/2019 (“Antieuropa. L’impero europeo dell’America”) di Limes, rivista italiana di geopolitica, ospitata dalla biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna e a cui hanno partecipato Romano Prodi e Lucio Caracciolo con la moderazione di Federico Petroni.

Questa discussione affronta temi cruciali e molto dibattuti come il ruolo dell’Italia e il suo posto in Europa. Vorremmo però provare a darle un taglio e una direzione coerente con l’impostazione alla quale, come rivista Pandora, abbiamo sempre cercato di tenere fede. Il nostro intento è sempre stato quello di trattare temi – di carattere economico, sociale, geopolitico, storico-filosofico – che hanno certamente una grande rilevanza politica, ma di farlo senza mai aderire completamente all’attualità e alla contingenza.

E questo per una scelta precisa, che deriva dalla convinzione che oggi spesso manchino in Italia i luoghi e le forme in cui possa avvenire una riflessione di medio e lungo termine sulle grandi questioni e sulle priorità da affrontare … leggi tutto

COSMOPOLITISMO DEBOLE E “COMPATRIOT PARTIALITY” (unacitta.it)

Intervista a David Miller realizzata da Barbara Bertoncin

Il rispetto dei diritti umani, ovunque, non può farci dimenticare che intratteniamo dei rapporti particolari coi nostri concittadini, il che giustifica una certa parzialità a loro favore; il bilanciamento fra i diritti degli immigrati e le preoccupazioni dei cittadini; il test di cittadinanza che deve soprattutto far conoscere le regole del paese in cui si chiede di vivere; la distinzione, non facile da fare ma importante, fra le due categorie di migranti. Intervista a David Miller.

Io distinguo tra cosmopolitismo forte e cosmopolitismo debole. Un cosmopolitismo forte comporta che, sia personalmente che politicamente, trattiamo le persone con la stessa premura, la stessa considerazione, chiunque esse siano, non importa dove vivano o che siano concittadini o meno. Un approccio che, se preso sul serio, non solo non ammette favoritismi verso i propri compatrioti, ma nemmeno verso familiari, amici, colleghi … leggi tutto