L’angolo fascista
Non leggete “il Fango Quotidiano”
Un Paese civile non ha bisogno di forcaioli e bugiardi.
Tutte le condanne di Marco Travaglio
Maurizio Belpietro, La Verità e le condanne – Diario
Procedimenti giudiziari per Pietro Senaldi
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Non leggete “il Fango Quotidiano”
Un Paese civile non ha bisogno di forcaioli e bugiardi.
Tutte le condanne di Marco Travaglio
Maurizio Belpietro, La Verità e le condanne – Diario
Procedimenti giudiziari per Pietro Senaldi
di ANDREA OLIVA
La famiglia non ha risposto alle sollecitazioni del Comune e dell’Ausl.
Come da regolamento è subentrato nella sezione chi seguiva in graduatoria.
Bambino non vaccinato perde il posto alla materna. E’ accaduto nuovamente in provincia, e sempre a Rimini. A causa del mancato rispetto dell’obbligo vaccinale è stata avviata la decadenza dall’iscrizione per un minore iscritto nelle scuole di infanzia comunali, spiegano dal municipio. Il posto verrà riassegnato seguendo la graduatoria.
“Il bene primario è la salute della comunità” sottolineano da Palazzo Garampi, mentre dall’opposizione, Matteo Angelini, consigliere di 3V, parla di “applicazione di una legge da Medioevo”. Se il bambino ha perso il diritto a un posto alla materna è perché c’è una legge regionale che pone l’obbligo delle vaccinazioni per poter accedere ai servizi scolastici. Nel caso della scuola per l’infanzia il mancato rispetto della norma toglie al bambino il diritto acquisito in precedenza in graduatoria.
Ma in questo caso a decidere non è il bambino, bensì i genitori che a lungo sono stati interpellati da Ausl Romagna e dallo stesso Comune di Rimini, non fornendo tuttavia documentazione a supporto della mancata vaccinazione. Andiamo con ordine. L’iter, in situazioni simili, viene avviato dall’Ausl che verifica come il bambino non sia stato vaccinato. La legge nazionale del 2017 ha esteso da 4 a 10 le vaccinazioni obbligatorie, e la legge regionale ha legato l’obbligo alla frequenza nelle scuole per l’infanzia.
Il bambino potrebbe anche avere ricevuto le prime vaccinazioni, ma non avere completato il percorso. In passato c’era stato un caso simile sempre nel Comune di Rimini, con un bimbo vaccinato solo in parte, con i genitori che non avevano di fatto voluto completare il percorso vaccinale nonostante le sollecitazioni e le richieste giunte dal Comune e Ausl.
In questo caso l’Ausl ha trasmesso all’amministrazione il mancato rispetto della certificazione sanitaria richiesta per legge. La procedura seguita dall’Ausl non è immediata. Trascorrono mesi tra il primo avviso inviato alla famiglia, la successiva risposta, l’eventuale appuntamento che potrebbe non essere stato rispettato demandando ad un altro periodo la vaccinazione, e così via.
Un percorso che a un certo punto arriva alla fine con l’Ausl che trasmette il tutto al Comune per la decadenza del diritto a occupare un posto alla materna. L’amministrazione non si limita a inviare la ‘disdetta’. “Più volte è stata sollecitata la famiglia alla presentazione della certificazione o, in alternativa, la documentazione che attestasse una eventuale situazione di esonero o rinvio – spiegano dal municipio -. Scaduti i termini previsti dalla legge, ma anche quelli di una ulteriore flessibilità che viene concessa in decisioni come questa, si è proceduto con la formalizzazione delle procedure di decadimento dell’iscrizione e la conseguente messa a disponibilità del posto al primo posto risultato utile in graduatoria”.
In assenza di risposte il Comune ha infine stabilito, come previsto dalla norma, di far decadere il diritto della famiglia e assegnare il posto a un altro bimbo in attesa, regolarmente vaccinato.
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Procedimenti giudiziari per Pietro Senaldi
Esteri
Oggi parliamo della fase calda dei negoziati della coalizione nero-rossa, del viaggio del vicepresidente degli Stati Uniti in Groenlandia e della guerra culturale di Donald Trump contro le università liberali.
E poi c’è soprattutto la domanda: chi dovrebbe pagare per questo? L’allentamento del freno all’indebitamento e il fondo speciale offrono un po’ di respiro. Ma le liste dei desideri dei gruppi di lavoro sono così lunghe che farebbero saltare in aria il tesoro dello Stato se tutto fosse attuato.
Goffa provocazioneA quanto pare J.D. Vance si è trovato piuttosto divertente quando ha annunciato in un video questa settimana che avrebbe accompagnato sua moglie Usha nel suo viaggio in Groenlandia oggi. C’era così tanta eccitazione per il viaggio di sua moglie che non avrebbe dovuto “divertirsi da sola”.Haha, una provocazione così goffa è davvero divertente, vero?
Studenti in preda alla paura
Dopo tutto quello che è già successo, gli studenti stranieri negli Stati Uniti dovrebbero prendere sul serio l’avvertimento di Marco Rubio. Chiunque si trovi in America con un visto per studenti e causi disordini avrà il visto revocato, ha dichiarato il Segretario di Stato di Donald Trump. 300 visti sono già stati confiscati, forse di più. “Ogni volta che trovo uno di questi pazzi, gli tolgo il visto”.
La cosa brutta è che il calcolo di Trump ha funzionato finora. I funzionari delle università d’élite rimangono in silenzio, facendo concessioni perché minacciati di “misure coercitive” se “non adempiono ai loro obblighi di proteggere gli studenti ebrei nei campus”. Infatti, scrive il mio collega Claus Hecking, che scrive da Boston per lo Spiegel, Trump e i suoi non si preoccupano dell’antisemitismo, ma di qualcosa di più fondamentale: “Vogliono il controllo ideologico sul settore dell’istruzione”.