Susanna Tamaro, il nuovo libro Scuola, boomerang promuovere tutti (corriere.it)

di SUSANNA TAMARO

Esce il 5 settembre «Alzare lo sguardo» (Solferino), pamphlet in forma di lettera a una professoressa. Non bocciare i negligenti è solo un rinvio: la resa dei conti arriverà

Gentile professoressa,
grazie per la sua lunga lettera, così ricca di intelligenza e profondità. Il primo sentimento che ho avuto, leggendola, è stato quello di una sottile invidia per i suoi allievi. Ricordando la mia penosa — e per lo più catastrofica — carriera scolastica, non ho potuto fare a meno di pensare a come avrebbe potuto essere diversa se avessi incontrato sul mio cammino una persona come lei.

Nel corso di una vita, avere avuto un professore piuttosto che un altro, un maestro piuttosto che un altro può fare una grande differenza. E la può fare soprattutto per i fragili, per i deboli, per quelli che non hanno alle spalle qualcuno in grado di sostenerli.
Che cos’è l’insegnamento infatti, se non un improvviso «vedersi» tra esseri umani? Il più grande vede il più piccolo e intuisce quale sia la strada da indicargli per permettergli di sviluppare la parte migliore di séleggi tutto

La scuola è una cosa seria perno del nostro riscatto (corriere.it)

di Gian Antonio Stella

Possono bastare, in un contesto così preoccupante per il nostro sistema educativo, gli impegni generici di questi giorni? Lo scetticismo è d’obbligo

Avete mai «smussato un uovo»? C’è chi dice di averlo fatto. E il linguista Massimo Arcangeli, che da dieci anni interroga studenti universitari e liceali per uno studio sull’impoverimento linguistico italiano, dice di averne ricavato «un quadro devastante». C’è chi scrive di «adepti alla vigilanza o alla manutenzione», chi parla di «ernie al discolo», chi spiega il significato della parola alterco con questo esempio: «Non voglio quell’alterco di mio fratello». Da brividi.

Su 196 matricole, un anno, 153 non conoscevano il senso di morigerato, 158 di abulico, 186 di ondivago. Non parliamo di sovranisti da spiaggia che rifiutano («usiamo i nostri!») i numeri arabi. Parliamo della classe dirigente di domani … leggi tutto

Dispersione scolastica: l’Italia ha numeri da brivido ma si progetta di tagliare gli investimenti nell’istruzione (businessinsider.com)

di Andrea Sparaciari

Contro il dramma dell’abbandono scolastico – cioè l’assenza ingiustificata di minori dalla scuola dell’obbligo –, serve un Piano strategico nazionale.

Lo chiede la Corte dei Conti che nell’indagine “La lotta alla dispersione scolastica: risorse e azioni intraprese per contrastare il fenomeno”, ha voluto vedere quanto e cosa sta facendo lo stato italiano contro questa piaga.

E non è rimasta contenta, visto che “permane il problema di una adeguata valorizzazione di quell’immenso capitale umano che è la formazione dei giovanileggi tutto

Sempre più studenti italiani soffrono di problemi di apprendimento (agi.it)

di

Oltre tre studenti italiani su 100 hanno problemi di apprendimento. Difficoltà di lettura, scrittura, calcolo sono in aumento vertiginoso, al punto che si stima un incremento del 450% in soli 7 anni. Il termine tecnico che li identifica è “disturbi specifici dell’apprendimento” – DSA – e comprende tra gli altri la dislessia, la discalculia, la disgrafia.

Secondo i dati resi noti dalle aziende sanitarie nell’anno scolastico 2010-2011 i ragazzi dislessici o disgrafici, riconosciuti tramite i documenti delle aziende sanitarie, erano appena lo 0,7% del totale. Sette anni dopo, nel 2017-2018 rappresentavano il 3,2% della popolazione studentesca per un totale di 276 mila … leggi tutto

Studenti stranieri nelle scuole italiane: i dati del MIUR (aise.it)

Sono 842.000 gli studenti con cittadinanza non italiana che, nell’anno scolastico 2017/2018, hanno frequentato le scuole italiane di ogni ordine e grado, pari al 9,7% (erano il 9,4% nel 2016/2017) della popolazione studentesca complessiva di 8.664.000 studenti. Questi i dati contenuti nell’approfondimento statistico pubblicato dal Miur relativo all’anno scolastico 2017/2018.

Nel rapporto si evidenzia che, sul totale degli studenti con cittadinanza non italiana, la percentuale dei nati in Italia è pari al 63,1%. I Paesi maggiormente rappresentati sono Romania (18,8%), Albania (13,6%), Marocco (12,3%) e Cina (6,3%).

Il dato nazionale del 9,7% di alunni di origine migratoria riassume una distribuzione territoriale tutt’altro che omogenea.
La Lombardia è la Regione con il più alto numero di studenti con cittadinanza non italiana (213.153), circa un quarto del totale presente in Italia (25,3%). Le altre Regioni con il maggior numero di studenti stranieri sono Emilia Romagna, Veneto, Lazio e Piemonte che ne assorbono una quota compresa all’incirca tra il 9% e il 12% … leggi tutto

Carceri, taglio delle classi scolastiche a Roma e in Calabria. «Come lo spieghiamo agli studenti?» (open.online)

di Angela Gennaro 

«Non c’è recidiva per chi va a scuola». Ma dal carcere di Rebibbia agli istituti penitenziari in Calabria, gli insegnanti sono in mobilitazione per il taglio dei corsi

Di carceri, si sa, poco si parla. Non si parla di sovraffollamento, per quanto tocchi vette record e sia in aumento: secondo i dati aggiornati al 30 giugno scorso dell’ufficio del capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, sono 10mila i detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare degli istituti penitenziari in tutta Italia.

Non si parla del fatto che i reati sono sì in calo, ma a diminuire sono anche i numeri di chi dal carcere riesce a uscire. Secondo il Garante nazionale delle persone private della libertà, ci sono più di 5mila persone che potrebbero accedere alle pene alternative ma non riescono, e quindi restano in carcere … leggi tutto

Educar(si) al lavoro: l’alternanza come strumento di una scuola che guardi alla “persona globale” (vita.it)

di Chiara Ferrè, Luca Frigerio, Paolo Zuffinetti

«Può oggi la scuola permettersi di essere un luogo di trasmissione di “conoscenze, abilità e competenze”, con qualche non organico periodico afflato etico legato a proposte spot sull’ambiente, l’affettività e così via, senza curarsi però degli alunni come “persone globali”?

Oggi, nella scuola, questo interesse in parte c’è, ma demandato a singoli insegnanti con passione pedagogica. Ci vuole una scuola che si interessi “per professione” all’alunno come “persona globale”, accrescendo il proprio ruolo pedagogico verso gli alunni. Senza questo passaggio, la scuola non troverà nulla di interessante nell’alternanza» … leggi tutto

Donne senza Maturità…

  Che si tratti di inconscio o di scelta volontaria resta comunque la totale assenza di autrici o di figure femminili protagoniste in tutte le tracce proposte nella prima prova per la maturità.

Se vi sia stata una scelta scientemente esercitata quest’ultima non meraviglierebbe. Quasi tutta la ministerialità governativa è pervasa da una forte svalorizzazione del ruolo delle donne, con i fatti e con la non evidenza delle stesse in ogni rappresentatività pubblica, fatti salvi alcuni episodi quasi sempre però imbarazzanti. Resterebbe una terza ipotesi, che però scarto per non incorrere nel vilipendio. Leggi tutto “Donne senza Maturità…”