“Tratti sociopatici nei soggetti che non si adeguano alle regole anti-Covid” (globalist.it)

La ricerca è stata condotta in Brasile. 

I soggetti che hanno poco interesse a difendere se stessi e gli altri dalla infezione sono meno empatici e hanno nei test livelli più alti di ostilità e impulsività

Uno studio condotto in Brasile ha messo in rilievo che le persone che non si preoccupano di aderire alle misure per prevenire la diffusione del COVID-19 tendono a mostrare livelli più elevati di tratti associati al disturbo antisociale di personalità, noto anche come sociopatia. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Personality and Individual Differences .Nello studio online 1.578 adulti brasiliani hanno completato una misurazione dei tratti della personalità disadattivi tra il 21 maggio e il 29 giugno 2020. Hanno anche completato le valutazioni di empatia e conformità con le misure di contenimento COVID-19.

I ricercatori che hanno firmato lo studio (Fabiano Koich Miguel, Gisele Magarotto Machado, Giselle Pianowski e Lucasde Francisco Carvalh) hanno scoperto che coloro che hanno ottenuto punteggi più alti su misure di insensibilità, ostilità, impulsività, manipolatività e assunzione di rischi tendevano a essere meno conformi alle misure di contenimento COVID-19, come allontanarsi socialmente, lavarsi spesso le mani e indossare le mascherine. I partecipanti con maggiore empatia, d’altra parte, tendevano ad essere più conformi alle misure di contenimento COVID-19.

“I nostri risultati hanno indicato che i tratti antisociali, in particolare livelli più bassi di empatia e livelli più elevati di insensibilità e assunzione di rischi, sono direttamente associati al rispetto delle misure di contenimento. Questi tratti spiegano, almeno in parte, il motivo per cui le persone continuano a non aderire alle misure di contenimento nonostante il crescente numero di casi e decessi “, hanno detto i ricercatori.

“Esporre se stessi e gli altri al rischio, anche quando può essere evitato, è un tratto tipico per le persone con tendenze antisociali e con bassi livelli di empatia” … leggi tutto

Manifestazione dei no mask in Usa

Per proteggerci dal virus forse servirà il Mes (corriere.it)

di Antonio Polito

Negli uffici di prevenzione ci vorrebbe 
(ci vorrà) il doppio o il triplo del personale

hi aspetta i figli di ritorno dalle isole, le tate di ritorno dalla
Romania, o le badanti di ritorno dalla Bulgaria, compulsa disperatamente fasci di norme e circolari, rimandi reciproci tra i decreti, deroghe ed eccezioni regionali. È difficile capire.

Perché chi torna dalle vacanze in Sardegna fa un tampone, e se è negativo è libero; mentre invece chi ritorna per lavoro dalla Romania o dalla Bulgaria non fa il tampone e per quattordici giorni è comunque in isolamento?

Si potrebbe rispondere: prima gli italiani. Ma nel caso di tate e badanti la quarantena deve svolgersi presso un’abitazione che è spesso una casa di italiani, e se per caso il «sorvegliato» è positivo l’isolamento si estende a tutta la famiglia. Dunque l’argomento pseudo-sovranista non regge: converrebbe fare anche a loro il test veloce all’arrivo. Perché non si fa? Manca il personale? Mancano i tamponi?

È una incongruenza, ma non è l’unica. Nel Lazio, per esempio, se un ragazzo che è stato in vacanza va dal suo medico di base e gli chiede di fare un tampone, così sa se può andare a trovare i nonni o deve restare a casa, si sente rispondere di no se non viene da una zona considerata focolaio … leggi tutto

Spezia in Serie A: Covid non ti temo, migliaia di tifosi in strada per festeggiare (euronews.com)

Giovedì sera lo Spezia ha conquistato la sua 
prima promozione al campionato di Serie A. 

Nella gara di ritorno della finale dei playoff i liguri sono stati sconfitti 1-0 dal Frosinone, stesso risultato con cui avevano vinto all’andata fuori casa, ma sono stati premiati in virtù del miglior piazzamento in classifica alla fine del campionato.

Migliaia di tifosi si sono riversati in strada per festeggiare una promozione storica, la prima nei 114 anni di storia del club. Alla festa si è unita anche la squadra, che dopo il fischio finale ha sfilato per le strade del città su un bus scoperto, procedendo a velocità ridotta tra due ali di folla, cori e fumogeni.

Un entusiamo comprensibile ma non troppo rispettoso delle precauzioni anti-Covid-19. Prima della partita il sindaco Pierluigi Peracchini ha emesso due ordinanze e rinnovato l’invito a rispettare le norme di sicurezza, in particolare il distanziamento sociale. Inoltre la Protezione Civile ha distribuito gratuitamente delle mascherine nei pressi dello stadio dove si sono radunati i tifosi.

La festa però ha travolto la città come uno tsunami, con assembramenti in varie zone e centinaia di tifosi che hanno”scortato” il bus della squadra, come documentato anche dal profilo ufficiale del club su Instagram, dove sono stati pubblicati vari video delle celebrazioni … leggi tutto

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Richard Gere: “Il Covid mi ha portato via due persone care. Per favore, state attenti: è una cosa seria” (huffingtonpost.it)

Il discorso di Richard Gere durante l'incontro 
con i ragazzi del Giffoni Film Festival: 
"Credo che ci siano due cose su cui lavorare 
in questa vita: la saggezza e la compassione"

“Mi fa piacere che voi stiate indossando la mascherina. Il Covid ha portato via due persone molto vicine a me. La mia maestra di recitazione e un mio amico produttore musicale. Per favore state attenti, è una cosa molto seria”. Così Richard Gere aprendo l’incontro con i ragazzi del Giffoni Film Festival. “Giffoni ha un posto importante nel mio cuore. Ero con mio figlio che aveva 14 anni e avevo divorziato da poco e lì ho incontrato la mia attuale moglie e quindi ringrazierò sempre il festival per questo”.

Da sempre impegnato in attività benefiche a favore dei più deboli e dell’ambiente, l’attore ha proseguito: “Quando faccio qualcosa io probabilmente fa più rumore perché sono famoso, ma le mie azioni non sono più importanti di quelle degli altri. Non dobbiamo necessariamente fare grandi gesti, basta anche una piccola cosa quotidiana, come non arrabbiarci, come essere generosi. Siamo tutti fisicamente in grado di aiutare qualcuno, quindi, nelle 24 ore di una giornata, possiamo avere tante occasioni di dare una mano”, dice l’attore.

Ai giovani presenti al Festival Gere ha voluto spiegare che, nella sua visione della vita, ci sono due cose fondamentali: “La saggezza e la compassione. Noi viviamo in una stretta interconnessione con tutti, non siamo entità separate e non possiamo isolarci. Amore è augurare a tutti di essere felici. La compassione, invece, vuol dire capire che le altre persone hanno problemi, che soffrono e quindi agire per loro. Io posso dire di essere fiero di aver aiutato altre persone a stare meglio” … leggi tutto