FACT-CHECKING – La Covid-19 è un complotto per uccidervi con i vaccini? Ancora il medico NoVax e le assurdità sui tamponi (open.online)

di David Puente

Continua l’attacco nei confronti dei medici 
e operatori sanitari basati su “catene di 
Sant’Antonio” complottiste che viaggiano 
sui social

Il 16 agosto 2020 il canale Youtube complottista Radio Greg pubblica un video dal titolo «State comprando il biglietto per un viaggio verso la morte» che inizia con l’immagine di quello che sembra essere la procedura del tampone diventato assai noto durante l’emergenza Covid-19. A seguire viene riportato il video di un volto noto a Open, il medico NoVax Roberto Petrella che aveva scambiato un messaggio diffuso sui social per verità scientifiche e che continua, nonostante tutto, ad attaccare un vaccino che ancora non c’è.

Un video pubblicato solo per ottenere visualizzazioni sulla base di un bacino di utenza che vuole credere a una certa narrativa, quella negazionista della Covid-19 e per far seguire altri canali e vendere gadget online … leggi tutto

Il video che prende in giro i negazionisti del Coronavirus (open.online)

I protagonisti sono tre operatori sanitari: 
«Potete uscire, potete uscire, che poi vi 
veniamo a prendere noi»

Spopola sui social l’ennesima parodia del video “Non ce n’è Coviddi”, il tormentone iniziato dopo che la signora Angela, dalle spiagge di Mondello, a Palermo, ha rilasciato un’intervista in cui non si mostrava per niente preoccupata dalla pandemia. In quest’ultimo caso, però, c’è un’ironia amara nell’ultimo dei video virali su TikTok.

Tre sanitari, bardati di dispositivi di protezione individuali per evitare il contagio del Coronavirus, ripetono la frase della signora Angela, sostenendo di fatto il contrario: il “Coviddi” c’è e la loro vita, come quella di chi sta fronteggiando l’emergenza nella cosiddetta “prima linea”, è stata stravolta.

Il video è stato condiviso da Raffaele Allò. Una dei tre protagonisti, in chiusura, ripete con sarcasmo verso gli spettatori: «Potete uscire, potete uscire, che poi vi veniamo a prendere noi».

In un docufilm la lotta al coronavirus dell’oncologo Paolo Ascierto (dire.it)

Proiettato in anteprima al Giffoni Film 
Festival, '1+1=3' racconta a figura di 
Paolo Ascierto non solo come scienziato 
ma anche come padre, tifoso di calcio e 
appassionato di musica

La figura di Paolo Ascierto non solo come scienziato ma anche come padre, tifoso di calcio e appassionato di musica. E’ stato proiettato oggi in anteprima, alla 50esima edizione del Giffoni Film Festival, un estratto video di 6 minuti di ‘1+1=3’, docufilm diretto da Romano Montesarchio e prodotto dalla Bronx Film Production di Gaetano Di Vaio che racconta la storia e la vita dell’oncologo dell’istituto tumori Pascale di Napoli e la sua battaglia contro il coronavirus.

A Giffoni, Paolo Ascierto ha partecipato anche a una masterclass con 100 giurati di eta’ compresa fra i 15 e i 24 anni, rispondendo alle curiosita’ dei giovani e spiegando i pericoli invisibili dell’emergenza sanitaria. “Questo mio ritratto- ha commentato- rappresenta un viaggio sorprendente nella mia stessa esistenza, illuminera’ quanto di buono e intenso abbia fatto la comunita’ scientifica in questi terribili mesi della pandemia.

Questo racconto porta a galla quanto lavoro, entusiasmo e volonta’ abbiamo investito da marzo ad oggi e quanto ancora faremo per salvare vite umane. Se la pandemia ci ha insegnato un valore e’ ancora una volta la costanza con cui bisogna vivere il nostro mestiere” … leggi tutto

Covid, bambini e diffusione del virus: la grande illusione (e l’idea sbagliata di gioventù) (corriere.it)

di Antonio Scurati

I bambini non sono affatto immuni al Covid. 
I ragazzi men che meno. 

Ora che la nostra più grande speranza si rovescia nella più tremenda disillusione, enormi responsabilità attendono ciascuno di noi e gravi decisioni attendono la classe dirigente.

«I bambini vengono miracolosamente risparmiati dalla pandemia». «La pandemia, in fondo, non è poi così grave perché colpisce solo gli anziani, già debilitati, e risparmia i giovani». Queste due idee – la prima compassionevole, la seconda cinica – ci hanno confortati e, a tratti, abbagliati durante le prime fasi dell’emergenza sanitaria. Erano entrambe idee errate. La prima scientificamente, la seconda anche moralmente.

Già i dati clinici che si andavano accumulando nelle ultime settimane indicavano una realtà ben diversa. Ora un fondamentale studio scientifico, pubblicato proprio oggi sul Journal of Pediatrics dimostra definitivamente che ci eravamo illusi: «Sono rimasto sbalordito dagli alti livelli di virus riscontrati in bambini di tutte le età. Non mi aspettavo che la carica virale fosse così alta. Pensate a un ospedale e a tutte le precauzioni prese per curare adulti gravemente ammalati.

Ebbene, sappiate che le cariche virali di questi pazienti ospedalizzati sono significativamente inferiori a quelle di un ‘bambino sano’ che se ne va in giro con un’alta carica virale di SARS-CoV-2».
Ad affermarlo è Lael Yonker, dirigente medico del Massachusetts General Hospital for Childern e co-autore del più vasto studio condotto sino a oggi su pazienti pediatrici di COVID-19.

Lo studio, condotto su un campione di 192 soggetti, in età compresa tra 0 e 22 anni, dimostra, purtroppo, che i bambini svolgono un ruolo nella diffusione della pandemia molto più importante di quanto si credesse in precedenza. Su 192 individui presi in esame, ben 49 sono risultati positivi al virus e 18 hanno poi sviluppato sintomi della malattia … leggi tutto