di Dacia Maraini
Dato per battuto, il virus se la ride prendendo in giro tutti. Felice di avere fatto strage di anziani, ora prende a inseguire i più giovani
Ad ascoltare la mattina presto su Radio 3 il bel programma che si chiama Prima pagina, si ha l’impressione di una Italia consapevole e responsabile, una Italia che riflette e ragiona. E non parlo di sinistra e di destra.
La responsabilità non porta bandiera ma si basa sul sentimento di appartenenza a una coscienza che si fa carico dei problemi generali e non solo personali o di gruppo, proponendosi di migliorare le condizioni di chi vive sul nostro pianeta. In questo periodo si parla molto della pandemia e delle decisioni da prendere nei riguardi della scuola, dei luoghi di incontro, del possibile ritorno di fiamma autunnale.
La preoccupazione per la crescita dei contagiati porta a interrogarsi sul comportamento dei giovani che forse hanno capito male, illudendosi che il virus sia stato vinto e si possa tornare a ballare, ad abbracciarsi, ad affollarsi nelle occasioni musicali e sportive come prima. Intanto il virus, dato per battuto, se la ride prendendo in giro tutti: un po’ fa il morto e, subito dopo, approfitta delle illusioni per penetrare subdolamente nei corpi degli imprudenti.
E, felice di avere fatto strage di anziani, ora prende a inseguire i più giovani.
Da qui il ritorno alle mascherine che tutti dovrebbero indossare. La parola mascherina fa pensare a Goldoni e alle giocose e grottesche bautte nate nel Cinquecento con la commedia dell’Arte.
Commedia benemerita perché, dopo secoli di esclusione, ha permesso alle donne di salire sul palcoscenico e per la prima volta nella storia del teatro le ha fatte recitare, cantare, dirigere e viaggiare … leggi tutto