Alleva: «Il mio nibbio spaventò Rita Levi Montalcini. L’omeopatia? Uno spreco» (corriere.it)

di Roberta Scorranese

L’etologo: «Dagli animali ho imparato il valore della coesione. Una volt a in Borneo non sapevo che fischiare era illegale. Venni processato, mi salvò un missionario»

Professore, ma davvero lei conobbe Rita Levi Montalcini dopo che la sua aquila planò sul balcone romano della scienziata?
«Non era un’aquila, ma un nibbio, un rapace innocuo e persino elegante».

Sì, ma la signora si spaventò.
«E pensi che io avevo solo tredici anni quando bussai alla sua porta e le dissi: “Scusi professoressa, credo che il mio rapace si sia rifugiato a casa sua”. Da quel momento siamo diventati inseparabili» … leggi tutto

Alice Milani. La dottrina di don Lorenzo Milani (altreconomia.it)

di

Il linguaggio è uno strumento di emancipazione dei deboli contro i forti. La scuola popolare di Barbiana come laboratorio per la tutela dei propri diritti. Intervista alla pronipote

“Don Lorenzo somiglia al mio babbo. Così ho avuto il vantaggio di disegnare qualcuno di familiare, è stato più semplice interiorizzarlo”. Alice Milani (1986, Pisa) si è formata come fumettista all’Accademia Albertina di Torino e il suo ultimo libro –“Università e pecore. Vita di don Lorenzo Milani”, appena pubblicato da Feltrinelli Comics- è dedicato a Don Lorenzo Milani, il priore e “maestro” di Barbiana (Firenze), di cui è pronipote.

Alice Milani, come è stato confrontarsi con una figura così importante e discussa nell’immaginario del nostro Paese?
AM Don Milani era lo zio di mio padre, non l’ho mai conosciuto direttamente, ma quando ho iniziato a leggere qualche suo scritto che avevamo in casa per me è stato uno shock … leggi tutto

Il culto del serpente (iltascabile.com)

di

Tra celebrazione della natura e paure ataviche, 
i serpenti fanno parte dell’iconografia religiosa 
da millenni.

origine del tormentato rapporto tra uomo e serpente – “la bestia più astuta fatta dal Signore Dio”, Genesi 3,1-13 –  si perde nella notte dei tempi. Molti considerano la fobia per i serpenti come una caratteristica innata della specie umana, un tratto selezionato dall’evoluzione per metterci in guardia dal fatto che molti di questi animali sono velenosi. Gli autori di uno studio pubblicato qualche anno fa sul Journal of Experimental Child Psychology, sostengono che non si tratti esattamente di una paura innata: da neonati abbiamo una forma di “attenzione” maggiore nei confronti dei serpenti, che si trasforma in paura solo successivamente, a causa di condizionamenti culturali.

Balaji Mundkur, biologo e storico dell’arte, autore di The Cult of the Serpent: An Interdisciplinary Survey of Its Manifestations and Origins, nel 1983 scriveva che “il fascino e il terrore del serpente non nascono solo dalla paura razionale del veleno, ma anche da stimoli psichici meno comprensibili, radicati nell’evoluzione biologica dei primati […] e dovuti alla mera vista dei suoi movimenti sinuosi” … leggi tutto

I signori degli abissi (iltascabile.com)

di

Le imprese di Jacques e Auguste Piccard, a 
sessant’anni dalla prima esplorazione della 
fossa delle Marianne.

li abissi più profondi della Terra non sono mai stati così vicini. Negli ultimi 70 anni siamo riusciti a calcolare la massima profondità della fossa delle Marianne, stimata in 10.994 metri (con un margine di errore di 40 metri) e oggi sappiamo che questi abissi sono abitati: in particolare le spedizioni statunitensi del ROV Deep Discover della NOAA hanno individuato e filmato specie nuove e bizzarre: il cosiddetto “pesce fantasma”, un liparide più simile a un’anguilla dal corpo affusolato e con pinne morbide ricoperte di sensori gustativi con cui assaggia l’acqua; o ancora piccoli pesci grigi, o colorati, decapodi (gamberi) dalle antenne lunghissime, meduse fosforescenti come la “medusa aliena” del genere Crossota e anfipodi come Hirondellea gigas, una sorta di piccolo gamberetto … leggi tutto

Forse la storia più vecchia del mondo (ilpost.it)

Una scena che mostra alcuni esseri umani con 
fattezze animali (teriomorfismo), trovata in 
una grotta in Indonesia, potrebbe essere la 
più antica rappresentazione di fantasia mai 
scoperta e realizzata oltre 43.900 anni fa. 

I dettagli del nuovo ritrovamento sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature e stanno facendo molto discutere i paleoantropologi, perché potrebbe portare a una revisione delle ipotesi formulate finora sul modo in cui gli esseri umani si diffusero attraverso il nostro pianeta decine di migliaia di anni fa.

Tutto cominciò nel dicembre di un paio di anni fa, quando l’archeologo e speleologo indonesiano Pak Hamrullah notò un’apertura verso una caverna inesplorata a Sulawesi, una delle isole più grandi dell’Indonesia.

Si avventurò al suo interno e con sua grande sorpresa notò la presenza di alcune pitture su una parete di roccia … leggi tutto

Anche i dinosauri avevano i pidocchi (ilpost.it)

In due frammenti di ambra ne sono stati trovati di risalenti a 100 milioni di anni fa

Come gli animali dei giorni nostri – esseri umani compresi – anche i dinosauri dovevano fare i conti con molti parassiti, compresi i pidocchi. Un gruppo di paleontologi in Cina ne ha identificati alcuni in due fossili di ambra risalenti a circa 100 milioni di anni fa, in un periodo antecedente rispetto agli altri fossili di parassiti di questo tipo scoperti da altri ricercatori.

Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, dovrebbe aiutare i paleontologi a collocare meglio l’evoluzione di alcuni parassiti nella lunga scala temporale in cui vissero i dinosauri, nel Giurassico e nel Cretacico tra 201 e 66 milioni di anni fa.

Gli uccelli che popolano il nostro pianeta sono imparentati con i dinosauri, e proprio come i loro antenati sono spesso tormentati da parassiti di vario tipo. Tra questi ci sono alcune specie di pidocchi, che si nutrono delle parti più sottili e morbide delle loro piume … leggi tutto