Le differenze genetiche tra le popolazioni sono tutte da ignorare? (indiscreto.org)

di David Reich

Ha ragione chi teme che le scoperte genetiche sulle differenze tra le popolazioni possano essere usate – male – per giustificare il razzismo, ma non bisogna neanche negare l’esistenza di differenze biologiche tra le popolazioni

Ho una grande simpatia per quanti temono che le scoperte genetiche sulle differenze tra le popolazioni possano essere usate – male – per giustificare il razzismo. Però, proprio per questa simpatia, temo che le persone che negano la possibile esistenza di concrete differenze biologiche tra popolazioni per tutta una serie di caratteristiche si stiano ponendo in una posizione indifendibile, che non sopravviverà all’attacco della scienza.

Nell’ultimo paio di decenni la maggior parte degli esperti di genetica delle popolazioni ha fatto il possibile per evitare di contraddire l’ortodossia … leggi tutto

L’Intelligenza artificiale cinese si fa strada in Europa a colpi di bluff? (voxeurop.eu)

di Vincent Lorin

Isolata per anni nell’alienazione digitale, l’Ue ha fissato nuovi standard per quanto riguarda la protezione dei dati e la privacy, contrastando in parte il controllo esercitato dalla Silicon Valley. Ma con l’arrivo delle applicazioni che sfruttano l’Ia (Intelligenza artificiale), le aziende cinesi entrano in campo a loro volta per aggiudicarsi una fetta del mercato.

Sette anni. Questo è, più o meno, il tempo che è servito alle startup cinesi di Ia (Intellingenza artificiale) per mobilitare le loro forze, dopo aver cavalcato l’onda della rivoluzione del deep learning. Una volta raggiunto il punto di massa critica, con una competenza particolare nella computer vision – un insieme di tecniche che consentono ai computer di “vedere” e “capire” le immagini digitali – adesso si stanno espandendo nei paesi facenti parte della Belt & Road Initiative (BRI).

In Malesia, SenseTime – la startup di Ia più quotata al mondo – sta prendendo parte alla costruzione di un polo scientifico-tecnologico da un miliardo di dollari a Kuala Lumpur, e sta migliorando le capacità di sorveglianza dello Stato.

In Pakistan, Megvii – che sta per candidarsi all’ingresso in borsa a Hong Kong – sta installando nelle nuove centrali elettriche sistemi di riconoscimento facciale, e ha già lanciato progetti per fabbriche “smart” in Giappone e in Corea del Sud … leggi tutto

Elena Cattaneo – Il sapere ci salva (tuttoscienze/lastampa.it)

Su La Stampa del 25 settembre 2019, Elena Cattaneo fa una carrellata delle recenti iniziative spontanee nate dalla comunità scientifica per interloquire con la politica e auspica che esse possano lavorare insieme per finalità comuni, trovando ascolto nelle istituzioni.
Di seguito l’articolo della senatrice Cattaneo.

“Poter contare su esperti competenti e indipendenti in grado di supportare i decisori politici in tema di innovazione e ricerca in ambito scientifico e tecnologico è un’esigenza sempre più diffusa.

Pensiamo al nostro recente passato: quanti deragliamenti e discussioni infondate si sarebbero potuti evitare? Quante volte maggiori competenze in ambito scientifico avrebbero potuto (e dovuto) aiutare la politica a legiferare meglio, proteggendo i cittadini e le risorse pubbliche? Xylella, Stamina, Ogm, vaccini, sperimentazione animale, divieti di derivazione di staminali embrionali, assegnazione arbitraria di fondi alla ricerca: è lungo il “rosario” delle scelte politiche che descrivono un Paese disancorato dalla scienza.

Nell’ultimo anno, però, anche come reazione al proliferare di fake news, tesi pseudoscientifiche, santoni del web, abbiamo visto formarsi gruppi di studiosi che hanno arricchito il dibattito pubblico di contenuti scientifici, con l’obiettivo comune di offrire al legislatore e ai cittadini esperienze, saperi, competenze e prove in ambiti e contesti differenti … leggi tutto

Kasparov: “Quando il computer mi fece scacco matto” (repubblica.it)

di GARRY KASPAROV

Il campione che ha reso grande la disciplina racconta la sconfitta subita nel 1997 da Deep Blue di Ibm: “Non ho mai saputo perdere”.

Il 6 giugno 1985 era una bella giornata ad Amburgo, anche se agli scacchisti non capita spesso di godersi il bel tempo. Mi trovavo in una sala angusta; camminavo su e giù tra i tavoli disposti in cerchio su cui erano state sistemate trentadue scacchiere.

A ogni tavolo di fronte a me c’era un avversario che faceva la sua mossa non appena arrivavo io: si trattava di un’esibizione simultanea. Le “simultanee” sono da secoli un classico degli scacchi, un modo per i dilettanti di sfidare un campione. Questa, però, era diversa dalle altre. I miei avversari, tutti e trentadue, erano computerleggi tutto

Qualche gene in meno per vivere in acqua (lescienze.it)

Un’ampia analisi ha individuato le inattivazioni dei geni che hanno permesso agli antenati dei mammiferi marini di passare dalla vita sulla terraferma a quella acquatica

Circa 50 milioni di anni fa, alcuni mammiferi sono passati dalla vita terrestre a quella acquatica. Erano gli antenati delle balene, dei delfini e delle focene che nuotano oggi negli oceani.

Uno studio, pubblicato su “Science Advances” da Matthias Huelsmann del Max-Planck-Institut per la genetica e la biologia cellulare molecolare a Dresda, in Germania, e colleghi, ha scoperto 85 geni che sono stati inattivati durante quell’epocale transizione evolutiva … leggi tutto

Videogames e app per diagnosi precosi del Parkinson (euronews.com)

di

Diagnosticare il morbo di Parkinson con un videogame o con delle app. Strano ma vero. Questa malattia è disturbo neuro-degenerativo; le terapie ad oggi disponibili ne trattano soltanto i sintomi.

Alcuni scienziati europei, tuttavia, hanno sviluppato non solo vaccini ma anche “app” per ridurre la gravità e migliorare la funzionalità nei pazientileggi tutto