FACT-CHECKING / La foto del migrante e del figlio della Lamorgese «che gestisce un centro di accoglienza», ma c’è Lukaku (open.online)

di David Puente

Pubblicano la foto del presunto figlio di 
Luciana Lamorgese e un migrante super accessoriato, 
ma è un giocatore dell’Inter

Il primo agosto 2020 l’utente Gaetano pubblica un post Facebook con una foto dove vengono ritratte due persone, tra queste un uomo dalla pelle nera con delle enormi cuffie per ascoltare musica (insieme a quello che sembra un enorme orologio costoso) e un altro in giacca e cravatta: «Ma lo sapevate che il figlio della LAMORGESE gestisce un centro d’accoglienza – adesso lo sapete ! RM. ( se MAGNA )».

Nella foto, però, non ci sono né il figlio del ministro dell’Interno italiano né un immigrato ospitato in qualche centro d’accoglienza … leggi tutto

Geografia Aumentata (medium.com)

di Marco Mattei

‹‹La prima cosa che noto è una data 
— 20 aprile 1997 — il mio giorno di nascita. 

Davanti a me c’è un loculo, una tomba il cui ospite è morto il giorno in cui io sono nato. “L’inizio è la fine, la fine è l’inizio”, direbbe qualcuno se ci trovassimo a Winden. Io però non sono in Germania, ma al cimitero monumentale di Torino. È martedì, sono le 9 del mattino, e io sono finito in questo luogo a causa di una anomalia quantistica, seguendo le indicazioni di questa esoterica app che sta conquistando internet: Randonautica››.

Per capire di cosa sto parlando c’è bisogno di fare un passo indietro. È un lunedì mattina come tanti altri di metà luglio, sto preparando la colazione e mentre aspetto che sia pronta scrollo TikTok. Balletti, cani che cadono dalle scale, le solite cose, finché un video in particolare non cattura la mia attenzione.

A metà tra la creepypasta e la cronaca — come quei video di inizio internet su Slender Man, quindi una creepypasta a tutti gli effetti — mostra un gruppo di ragazzi che stanno esplorando un palazzo abbandonato dopo averlo scoperto tramite un’app, e all’improvviso trovano una valigia con dentro un cadavere. Chiaramente un fake, penso a questo punto, ma i ragazzi sembravano davvero spaventati; bravi attori.

Metto like perché il video mi ha intrattenuto, chiudo TikTok per fare colazione e questo video scompare dalla mia mente per qualche ora. Quella stessa sera, prima di addormentarmi, riapro l’app degli zoomer per antonomasia, e con mia sorpresa sono inondato da video di persone che esplorano posti sperduti dopo che una misteriosa applicazione li ha mandati lì alla ricerca di “anomalie quantistiche”.

Ora, io sono particolarmente incuriosito dal modo in cui le nuove tecnologie hanno permesso la diffusione di un nuovo esoterismo — come ad esempio le già citate creepypasta — o forse non avevo semplicemente troppo sonno, fatto sta che chiudo TikTok, prendo il PC ed inizio a fare una ricerca su questa app dal nome bizzarro: Randonautica … leggi tutto

‘La Nuova Padania’ contro Bugliano (il Comune che non esiste) sulla cittadinanza onoraria ritirata a Bocelli (ilriformista.it)

di Carmine Di Niro 

La Nuova Padania, il giornale leghista nato 
dalle ceneri della vecchia ‘Padania’ creata 
nel 1997 su idea di Umberto Bossi e scomparso 
nel 2014 per mancanza di soldi e volontà politica, 
casca nella satira di Bugliano, l’inesistente 
Comune che più volte ha creato imbarazzi nella Lega.

Il giornale online diretto da Stefania Pizzo dedica infatti un articolo, a firma Riccardo Rocchesso, alla decisione del Comune, esistente solo sui social network e ‘guidato’ dal sindaco Fabio Buggiani, di ritirare la cittadinanza onoraria ad Andrea Bocelli, il tenore finito al centro delle polemiche per le sue parole durante un convegno sul Covid-19 al Senato. Bocelli aveva infatti affermato di conoscere “un sacco di gente”, ma “non ho mai conosciuto nessuno che fosse andato in terapia intensiva, quindi perché questa gravità?”.

Fake news sul Coronavirus, Twitter blocca l’account di Donald Trump Jr. (globalist.it)

Con una nota, Twitter fa sapere che l'account 
è stato sospeso per aver violato le regole 
sulla disinformazione e sulla diffusione di 
notizie relative al coronavirus

L’account twitter di Donald Trump jr è stato bloccato per 12 ore dallo stesso Twitter, perchè il figlio del presidente ha diffuso disinformazione legata alla pandemia.

In particolare, sotto accusa è la condivisione di un filmato in cui alcuni medici parlando dell’uso dell’idrossiclorochina, che peraltro è già stato rimosso da Twitter, da Facebook e da YouTube.

Con una nota, Twitter fa sapere che l’account è stato sospeso per aver violato le regole sulla disinformazione e sulla diffusione di notizie relative al coronavirus che potrebbero essere potenzialmente dannose.

Con l’occasione, Twitter consiglia di rifarsi all’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per avere informazioni attendibili sul Covid-19.

La libertà di espressione significa anche ascoltare chi non ha voce (voxeurop.eu)

di Timothy Garton Ash

Intervenendo nel dibattito sulla “cancel culture” 
l’autore di Free Speech: Ten Principles for a 
Connected World – “Libertà di espressione: 
Dieci principi per un mondo connesso” insiste 
sulla necessità di associarla a un attento 
e aperto ascolto.

Una lettera aperta in difesa del sano dibattito ha suscitato a sua volta un sano dibattito, compresa una lunga controlettera. Bene. Bisogna tutelare la libertà di espressione ma anche promuoverla, a favore di chi ha spesso minor ascolto.

La lettera originale, pubblicata sulla rivista Harper’s e firmata da 150 scrittori, accademici e giornalisti, in massima parte nordamericani, appoggia “la protesta contro il razzismo e per la giustizia sociale” ma mette in guardia contro gli effetti spaventosi della nuova cultura censoria, “l’intolleranza verso le altre opinioni, la tendenza a infamare e a ostracizzare”.

Il punto focale riguarda la debolezza dei “vertici delle istituzioni” che, “preoccupati di contenere i danni, si affrettano a imporre sanzioni sproporzionate, invece di procedere a riforme ponderate”.

È vero. Basta un tweet offensivo, un commento molto volgare, una citazione letteraria che contenga il profondo razzismo o ses- sismo della sua epoca e sei sbattuto fuori – licenziato o, come minimo, sospeso, e le istituzioni si affretta- no a prendere le distanze dall’appestato intellettuale.

Qualcuno dirà che si tratta di eccezioni. Bisogna certo valutare caso per caso. Ma i casi sono parecchi e ne bastano pochi per produrre un effetto spaventoso. Quindi que- ste sono cose da dire e so- no state ben dette … leggi tutto

Cosa sappiamo delle ‘stanze delle torture’ nel deep web (valigiablu.it)

di Giuseppe Giordano

Indicibili violenze su minori trasmesse in 
streaming. La settimana scorsa, un resoconto 
degli orrori avvenuti nel deep web ha sconvolto 
i lettori dei quotidiani. 

Ma i titoli, raccapriccianti, riflettono davvero i fatti?

“Condotte di violenza sessuale e tortura praticate in diretta da soggetti adulti su minori, con possibilità di interagire per gli spettatori”. Sarebbe stato lo scopo di alcuni “utenti attrezzati tecnologicamente” che avrebbero raggiunto “a pagamento”, la “più recondita ed occulta frontiera del ‘deep web’”. Sono queste le dichiarazioni degli inquirenti riguardanti gli ultimi sviluppi dell’inchiesta “Delirio”.

Partita l’anno scorso, in seguito alla denuncia di una madre ai carabinieri di Siena, l’indagine ha permesso alle forze dell’ordine di risalire a vari utenti, molti dei quali minorenni, collegati in diversi modi al gruppo WhatsApp “The Shoah Party”, in cui venivano scambiati video pedopornografici e scene di estrema violenza, perlopiù “associate a simboli nazisti”.

Mercoledì 15 luglio l’inchiesta “Delirio” torna di attualità. I militari comunicano di essere “riusciti a risalire all’identità di due giovani, entrambi 17enni, un ragazzo e una ragazza” dalle cui “chat è emersa una descrizione dettagliata ed inquietante delle loro esperienze nel deep web, in particolare del ragazzo che ne riferisce alla sua amica, con descrizione delle cosiddette ‘red rooms’, stanze dell’orrore” … leggi tutto