Rassegnata stampa – Irresponsabili! 19/06/2020 (diario.world)

CORONAVIRUS GERMANIA, FOCOLAIO IN FABBRICA DI CARNE: OLTRE 600 CONTAGI (tg24.sky.it)

LIBIA, QUELLA BIMBA CON LA TUTINA MORTA IN MARE. RIMARRÀ SENZA NOME (corriere.it)

AUTOSTRADE, ATLANTIA SCRIVE A UE: “GOVERNO HA VIOLATO REGOLE” (rainews.it)

RIMBORSI PAUL MCCARTNEY, PARTONO LE AZIONI LEGALI CONTRO I VOUCHER (fanpage.it)

DIRETTORE LANCET: “SE ITALIA AVESSE CHIUSO PRIMA AVREBBE SALVATO MOLTE VITE” (adnkronos.com)

“TRUMP CHIESE AIUTO A XI JINPING PER LE ELEZIONI”, LE RIVELAZIONI DI BOLTON (adnkronos.com)

CORONAVIRUS, ULTIME NOTIZIE. ARGENTINA, 2 MILA CASI IN UN GIORNO, AI MASSIMI DA INIZIO PANDEMIA (tpi.it)

FACEBOOK RIMUOVE POST CAMPAGNA ELETTORALE TRUMP PERCHÉ CONTIENE SIMBOLO RAZZISTA (rainews.it)

LA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA HA BOCCIATO LA LEGGE CONTRO LE ONG DI VIKTOR ORBÁN (linkiesta.it)

CORONAVIRUS NEL MONDO, OLTRE 118 MILA VITTIME IN USA. TRUMP AMMETTE: “AL MIO COMIZIO DI TUSLA POSSIBILI CONTAGI” (repubblica.it)

L’angolo fascista

   

ELODIE DIFENDE SERGIO SYLVESTRE: “MATTEO SALVINI PICCOLO UOMO” E AGLI HATER: “BESTIE, RAZZISTI”(fanpage.it)

FONTANA E GALLERA: SERVONO ALMENO ALTRI 7 MILIONI PER L’OSPEDALE IN FIERA (GIÀ A QUOTA 21 MILIONI PER MENO DI 30 PAZIENTI) (businessinsider.com)

EMMA DALLA PARTE DI SERGIO SYLVESTRE: “SEI UNA ROCCIA, CHI TI INSULTA È STUPIDO” (fanpage.it)

Digitale in Italia, come risalire dal fondo della classifica (articolo21.org)

di VINCENZO VITA

Tra le priorità degli “Stati generali” promossi 
dal presidente del consiglio c’è “Un paese 
completamente digitale”. Ed è giusto che sia. 

Finalmente. Come si è visto nei giorni della pandemia, più di un terzo (ma sicuramente è una percentuale in difetto) delle studentesse e degli studenti non era in grado di partecipare all’e-learning.

Talvolta per la mancanza in casa di un computer, spesso per debolezza o assenza della connessione. Insomma, il re è nudo. Al di là della quantità mostruosa di convegni e dibattiti, nonché dei vari digital champions, la cruda realtà dei dati è tremenda: la copertura del territorio con la banda larga è sì e no del sessanta per cento, mentre con quella ultralarga (vale a dire la base per l’età crossmediale) si aggira attorno al trenta. Per capirci, siamo in fondo nella classifica europea quanto a infrastrutture, per indossare la maglia nera per alfabetizzazione.

La prova provata è emersa ancora una volta nel tempo del virus. La pubblica amministrazione è immersa nel mondo analogico e vive l’innovazione tecnologica come un surplus aggiuntivo rispetto all’egemonia cartacea. Settori che non si parlano, protocolli complessi, siti e portali affidati alla cura di società private diverse.

Modesto ricorso al free software (assai meno costoso, tra l’altro) e massivo utilizzo degli algoritmi degli Over The Top, da Apple e Google in poi. Il black out del sito dell’Inps è un ammonimento. Per di più, le zone di migliore connessione sono addensate nelle aree metropolitane e pure questo concorre allo spopolamento delle campagne e dei piccoli borghi. Una frattura sociale prepotente … leggi tutto

Facebook licenzia un dipendente anti-Trump: ha attaccato la decisione del social di non intervenire sui post (ilmessaggero.it)

Facebook licenzia uno dei suoi dipendenti più 
critici verso l'atteggiamento del social media 
sui post di Donald Trump sulle proteste per 
George Floyd. 

Brandon Dail è stato cacciato per aver polemizzato con un collega al quale aveva chiesto senza successo di aggiungere il banner #BlackLivesMatter ad un progetto a cui stavano lavorando insieme. Davanti al rifiuto, Dail ha criticato il collega su Twitter, spingendo così Facebook a siluralo. Il social media ha confermato la ricostruzione, senza fornire ulteriori dettagli.

«Sono stato cacciato per aver criticato la mancata azione di un dipendente su Twitter. Resto convinto di quello che ho fatto», ha twittato Dail che, in polemica con il suo ex datore di lavoro, ha spiegato che la sua critica «violava le rispettose politiche di Facebook.

Non sto dicendo di essere stato licenziato ingiustamente. Ma non ne potevo più di Facebook, dei danni che sta facendo e del silenzio di coloro che si rendono complici (me incluso)» … leggi tutto

Azione squadrista su Twitter contro Antonella Napoli, aveva ricordato l’assassinio fascista di Matteotti (articolo21.org)

È bastato un tweet sull’assassinio di Giacokp 
Matteotti a scatenare, ancora una volta, 
un’azione squadrista via social contro Antonella 
Napoli, direttrice  di Focus on Africa e membro 
dell’Ufficio di presidenza di Articolo 21. 

Per oltre 12 ore la giornalista già in passato raggiunta da minacce, non solo virtuali, è stata oggetto dell’attenzione dei peggiori seminatori di odio della rete per aver espresso su Twitter io suo antifascismo.

Pochi minuti dopo aver ricordato che il 10 giugno del 1924, il deputato socialista veniva rapito e assassinato da sicari fascisti, cosa di cui dovrebbero tenere presente coloro che sostengono il regime fasciata, fino alle leggi razziali del ’38, avesse “fatto anche cose buone”, sono iniziati i primi attacchi con commenti volgari, offese e minacce … leggi tutto

Leggi anche: Le perquisizioni non fermano i neofascisti, minacce contro Berizzi dopo manifestazione al Circo Massimo

Jourová: “Fake news prodotte in modo sistematico, anche Italia nel mirino” (adnkronos.com)

"L'Ue è un'unione di Stati che è scomoda per 
alcuni attori stranieri. 

Soprattutto la Russia usa la propaganda per disturbare la nostra stabilità e democrazia. Vengono prodotte in modo sistematico fake news finalizzate a sfruttare l’ansia e la paura delle persone e indebolire la fiducia nelle istituzioni“. Parla così al Corriere della Sera e ad altri tre quotidiani europei Vera Jourová, ceca, vicepresidente della Commissione europea con delega alle Politiche sui valori e sulla trasparenza.

Con il Covid abbiamo visto anche aumentare la propaganda della Cina, con la narrazione di un’Unione debole incapace di proteggere i propri cittadini. Non è sempre facile identificare chi c’è dietro – dice – individuare chi ha l’intenzione di destabilizzare le nostre società. Ci sono molti attori interni che sono disponibili a sfruttare questa disinformazione”.

“L’articolo che ha avuto più seguito – afferma – è stato pubblicato da Sputnik Italia ricevendo 112.800 like, condivisioni e commenti su Facebook, Twitter, Pinterest e Reddit. Sosteneva falsamente che la Polonia non aveva permesso a un aereo russo con a bordo aiuti umanitari e un team di medici diretto in Italia di sorvolare il proprio spazio aereo” … leggi tutto

50 anni di radical chic (rivistastudio.com)

L'8 giugno 1970 il New York pubblicava il più 
celebre articolo di Tom Wolfe, reportage di 
una serata surreale in onore delle Black Panthers.

n molti hanno contestato la presenza di Chiara Ferragni alla manifestazione che si è tenuta domenica 7 giugno a Milano per ricordare la morte di George Floyd e mostrare sostegno al movimento Black Lives Matter.

Sotto al selfie con mascherina e cartello con la scritta “fuck racism” pubblicato da Chiara Ferragni sul suo account Instagram, si sono moltiplicati i commenti aggressivi che accusano l’influencer di aver iniziato a sposare certe cause solo per aumentare la sua visibilità. Se tante persone si sono complimentate con lei per aver partecipato alle proteste, altrettante si sono mostrate decisamente scettiche di fronte a questo improvviso “risveglio sociale”.

Quali che fossero le reali intenzioni dell’influencer, resta il fatto che i ritratti che si è fatta scattare in piazza Duca d’Aosta con il cartello in mano e un look da guerriglia urbana (felpa nera con il cappuccio, anfibi ai piedi) hanno qualcosa di surreale. È quello che succede quando due mondi estremamente lontani entrano in contatto … leggi tutto

Alla gogna social per aver sequestrato l’immobile di CasaPound: la solidarietà dell’Anm (globalist.it)

La Giunta distrettuale dell'Associazione 
Nazionale Magistrati di Roma in difesa di 
Eugenio Albamonte: "Questo attacco costituisce 
un danno per tutta la magistratura"

Messo alla gogna dai fascisti e dagli amici amici dei fascisti, anche dei camerati in doppio petto. La sua colpa? Aver fatto il proprio dovere.

“Nei giorni scorsi il collega Eugenio Albamonte è stato oggetto di articoli di stampa che, in calibrata successione, hanno dapprima messo in dubbio la sua imparzialità nel disporre il sequestro dell’immobile del Comune di Roma occupato da anni da appartenenti alla organizzazione Casapound, quindi dato voce alle accuse provenienti da un esponente politico, che ha preannunciato sul punto una interrogazione parlamentare, di avere dolosamente omesso di indagare su di una querela che egli aveva presentato, per ragioni legate alla appartenenza politica del querelante”.

Così la Giunta distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati di Roma in una nota … leggi tutto

Manifestazioni, video, sorveglianza (guerredirete.substack.com)

di Carola Frediani

E poi l'app Immuni.

TECH AND THE MOBS
Le smart mobs tra attivismo e sorveglianza
Mentre Big Tech viene investito, volente o nolente, dal treno dell’attualità politica più incandescente, le folle intelligenti e connesse evocate anni fa in “Smart mobs. Tecnologie senza fili, la rivoluzione sociale prossima ventura”, il celebre saggio di Howard Rheingold, stanno diventando folle sempre più coordinate e digitali, certamente, ma anche sempre più consapevoli dei rischi di privacy/security cui vanno incontro. E soprattutto, sembrano essere anche arrabbiate per i legami delle grandi aziende tecnologiche con apparati di sicurezza governativi. Per cui prendere genericamente posizione a favore del rispetto dei diritti umani non basta più, se mai è bastato.

I video fatti dai manifestanti e l’illusione della subveglianza
Ma iniziamo con la consapevolezza. L’ondata di proteste che sta stravolgendo gli Stati Uniti è partita da video amatoriali fatti per strada che hanno ripreso gli ultimi strazianti minuti di vita di George Floyd. E proprio i video sono cruciali per i manifestanti (così come già avvenuto in altri luoghi e Paesi in passato) per documentare le manifestazioni.

E poi per mostrare la brutalità della polizia; e per far crescere le proteste per il razzismo e la violenza immotivata (A questo proposito segnalo un agghiacciante thread Twitter che raccoglie oltre duecento filmati di violenze della polizia per strada).

Tuttavia i video in mano ai cittadini non bastano per produrre un cambiamento. Non riescono da soli se non c’è la possibilità di chiedere conto degli abusi di potere … leggi tutto