Reportage racconta le ‘belle’ storie del lockdown a Bologna (dire.it)

 Ecco ‘Anticorpi bolognesi‘, reportage a cura 
dell’associazione Witness Journal che racconta 
l'isolamento sotto le Due Torri

Volontariato, spese a domicilio, assistenza agli anziani, allenamenti di pugilato, viaggi in ambulanza, aziende aperte quasi 24 ore su 24 per contribuire, ognuno a suo modo, nella lotta contro il coronavirus; ma anche circoli culturali in difficoltà economica, riders che reclamano il loro diritto alla salute mentre lavorano, senzatetto rimasti sempre più isolati.

Sono alcune delle storie raccontate in ‘Anticorpi bolognesi‘, reportage a cura dell’associazione Witness Journal che, attraverso fotografie, testi e grafiche ha voluto ‘fissare su carta’ i mesi più intensi dell’isolamento sotto le Due Torri … leggi tutto

A Bologna gli utenti delle Cucine popolari aumentano dell’80% (dire.it)

di  Sara Forni

Tanta gente ha perso il lavoro. E arrivano anche 
intere famiglie. La mensa sta valutando di aprire 
cinque giorni su sette e non solo quattro.

I fornelli delle Cucine popolari di Bologna non sono mai stati così accesi: dall’avvio della fase 2 in poi, la mensa che offre pasti alle persone più in difficoltà sotto le Due Torri, è passata da cucinarne una media di 250 al giorno a ben 400, con una richiesta aumentata circa dell’80%. A snocciolare i numeri è l’ideatore della mensa di solidarietà in via Battiferro, Roberto Morgantini, spiegando che gli utenti, a seguito dell’emergenza coronavirus, non solo sono aumentati ma anche cambiati.

Arrivano persone che non avevamo mai visto prima– spiega alla ‘Dire’- persone che prima avevano un lavoro e adesso non ce l’hanno più, soprattutto precari o chi viveva di lavori e progetti saltuari. Ma arrivano anche intere famiglie“ … leggi tutto

Rassegnata stampa – Irresponsabili! (diario.world)

Per il primario del San Raffaele, il coronavirus “dal punto di vista clinico non esiste più” (agi.i)

Gilet arancioni in piazza, da Milano a Torino a Bologna (ansa.it)

Anarchici, notte di festa: Bolognina sotto scacco (ilrestodelcarlino.it)

Tutti come Floyd: faccia a terra e mani legate (repubblica.it)

Virus: 355 contagiati in più, il 59% in Lombardia  (ansa.it)

Gilet arancioni a Milano, Pappalardo sarà denunciato  (agi.i)

Al Bano: «Ho una pensione di 1.470 euro, senza concerti posso vivere solo un anno»  (corriere.it)

Per il sociologo Barbagli, “la rabbia sociale rischia di esplodere” (agi.it)

"Temo che possano esserci gradi crescenti di 
frustrazioni e conflitti. 

Finora non ne abbiamo viste, ma temo rivolte di disperati e non vedo nessun partito che possa mettersi alla loro testa”

“Troppi svantaggiati, ora la rabbia sociale rischia di esplodere”. A parlare è il sociologo Marzio Barbagli, che alla Stampa dice: “I problemi veri sono il dramma dell’economia e le conseguenze sociali che ci aspettano. Temo che possano esserci gradi crescenti di frustrazioni e conflitti. Finora non ne abbiamo viste, ma temo rivolte di disperati e non vedo nessun partito che possa mettersi alla loro testa. Il fuoco cova sotto la cenere di una crisi senza precedenti”.

Il problema, spiega Barbagli, “è il confronto che la gente fa nel momento in cui vengono dati soldi e vantaggi. Ci sono continui confronti fra gruppi che non si sentono sufficientemente rappresentati: perché a lui sì e a me no? L’insoddisfazione nasce da questo, e da condizioni oggettive.

Far fronte ai bisogni della popolazione è complicato, una gran quantità di denaro è stata investita per sostenere gli strati svantaggiati della popolazione nei prossimi mesi, ma c’è sempre il rischio di commettere errori nella distribuzione” … leggi tutto

Destra ipocrita: amano fili spinati e manganelli ma dicono che gli assistenti civici sono una milizia (globalist.it)

Che l'idea del governo di introdurre una 
figura che aiuti a far rispettare le regole 
sia bizzarra è evidente. Ma che quelli che 
vanno a Predappio parlino di 'regime' o 
'dittatura' da ridere

Che gli assistenti civici siano una idea nata male e gestita peggio è abbastanza ovvio. In una società nella quale non mancano i violenti, i bulli, i menefreghisti e gli screanzati che già insultano e qualche volta aggrediscono vigili urbani e forze di polizia, non facciamo fatica a immaginarci quale trattamento potrebbero ricevere persone non preparate, prive di poteri di polizia, che non possono nemmeno fare multe e magari non siano fisicamente prestanti.

Chiarito questo fa abbastanza ridere che ai vari livelli diversi esponenti della nostra destra sovranista, filo-fascista, estremista e forcaiola non abbiano trovato di meglio che accusare il governo di avere vocazioni autoritarie o peggio.

E già qui si cade nel ridicolo: ragazzi o padri di famiglia disarmati e con indosso un innocente fratino paragonati ai carabineros cileni o alla polizia di Erdogan o simili.

Ma quel che fa più rabbrividire è che queste accuse arrivino dagli amanti del filo spinato, da quelli che inneggiano al manganello, da quelli che non vogliono che in Italia esista il reato di tortura, da quelli che hanno difeso gli aguzzini di Aldrovandi, Stefano Cucchi e di tanti altri e nello stesso tempo irriso le famiglie che chiedevano verità e giustizia. Da quelli che dei detenuti spesso dicono ‘marcire in galera’ oppure ‘gettate la chiave’ … leggi tutto

Il coronavirus causerà il saccheggio dei fondi per il Terzo settore? (valori.it)

di Corrado Fontana

Con la scusa della crisi economica, c'è chi 
propone di dirottare i soldi delle fondazioni 
bancarie verso il settore profit. Imprese sociali 
e volontariato insorgono

Quaranta miliardi di euro di patrimonio che, nel solo 2018, hanno prodotto più di un un miliardo di euro di erogazioni distribuite in oltre 20mila interventi diversi. Sono i numeri che ruotano attorno al tesoro in capo alle fondazioni bancarie italiane. Cifre preziosissime in epoca di vacche magre, soprattutto perché vengono destinate a progetti di carattere sociale, culturale ambientale. Ma – punto da non sottovalutare – quelle somme escludono tra i potenziali beneficiari i privati for profit.

La crisi economica innescata dalla pandemia da coronavirus sta però cambiando le carte in tavola. Con conseguenze potenzialmente pesantissime per il mondo del Terzo settore e del volontariato. Il casus belli lo ha scatenato un articolo pubblicato su la Voce.info.

A firmarlo, due autori di peso come Tito Boeri, ex presidente dell’Inps, e Luigi Guiso, professore di economia all’Einaudi Institute for Economics and Finance. Una proposta dirompente la loro, che non poteva non scatenare immediate fibrillazioni e polemiche … leggi tutto

Covid-19: ecco come vivono la crisi gli ”invisibili” del lavoro nero (euronews.com)

di Giorgia Orlandi

Al Quarticciolo, periferia est di Roma, il 
70% dei residenti si guadagnava da vivere 
con il lavoro nero. 

O quello o vendere droga. Ma quando è iniziata la serrata, tutti hanno perso il lavoro. Nella giungla dell’economia sommersa, con la crisi innescata da Covid-19, falegnami, artigiani e addetti alle pulizie si sono ritrovati senza reddito e senza poter contare sull’aiuto dello Stato.

Tutto fermo, anche il lavoro nero: si allungano le file ai banchi alimentari

Gli ‘invisibili’ si mettono in fila due volte alla settimana, davanti alla Biblioteca del quartiere, per prendere pacchi di cibo dai banchi alimentari, organizzati dalle associazioni con il supporto dei produttori locali, o per ricevere buoni spesa.

Nonostante sia illegale, il lavoro nero è in molte circostanze l’unica forma di sostentamento. Come nel caso di Stefano Belmonte: ha una moglie e una figlia e non ha lavorato per niente negli ultimi tre mesi.
Al banco alimentare Stefano ha ricevuto la sua parte: verdura, pomodori, spaghetti, frutta, uova. Servono per avere qualcosa in tavola a pranzo e a cena, ma non è cibo sufficiente a lungo per tre persone … leggi tutto

Code di affamati a Madrid (euronews.com)

Code di gente affamata a Madrid. 

Sarebbe stato abbastanza inverosimile pensare di avere situazioni del genere in piena Europa fino a pochi mesi fa. Eppure è la situazione provocata dal coronavirus.

Migliaia di persone nelle strade della capitale spagnola, oltre 100.000 secondo varie organizzaioni non governative, sono costrette a dipendere completamente dai banchi alimentari. Ogni giorno in migliaia si mettono in ila per ricevere un sacchetto con generi di prima necessità. Pasta, pane, latte, uova e altri generi di prima necessità.

Sulma per esempio lavorava a servizio da alcune famiglie che non possono permettersi di pagare un salario e l’assistenza sociale non ha i mezzi per evadere in tempo le richieste. “Non riesco a sfalare le mie figlie”, dice … leggi tutto