La “pentola a pressione” sociale nelle banlieue francesi (agi.it)

Difficile fare previsioni sul rischio di 
una nuova esplosione sociale, ma “vediamo 
bene la frattura sociale sempre più profonda 
e l’indebolimento dello Stato" dice Olivier 
Bianchi, sindaco socialista di Clermont-Ferrand

Sfiducia in un governo che ha perso credibilità, una frattura sociale che si allarga, incertezza economica, indebolimento dell’autorità dello Stato: secondo il quotidiano Le Monde, in Francia sono questi i sentimenti più diffusi al termine di quasi due mesi di confinamento. L’avvio della fase 2 è caratterizzato da un timoroso ritorno alla realtà dei francesi, ancora segnati dalla paura del virus e in preda all’ansia per il rilancio dell’economia.

Le settimane di confinamento hanno segnato un ripiego obbligato del singolo su stesso, ma d’altra parte hanno avuto l’effetto di far confluire i vari motivi di malcontento dei cittadini – diversi in base alla propria situazione economica – in una vera e propria pentola a pressione sociale. Lo scompiglio causato dalla pandemia rappresenta un ulteriore motivo di diffidenza nei confronti del potere, in un’opinione pubblica già provata dalla crisi dei gilet gialli e dalle recente battaglia per la riforma delle pensioni, le cui ferite sono ancora aperte … leggi tutto

Perché il no al Mes sarebbe insensato. Buttare i soldi dalla finestra? (avvenire.it)

di Pietro Saccò

Per capire se l’Italia fa bene a rifiutare il 
prestito del Mes bisognerebbe consultare uno 
dei tanti italiani che da settimane aspettano 
i soldi della cassa integrazione, impantanati 
nella burocrazia tra Regioni e Inps.

Ci sarebbe da chiedergli se, secondo la sua esperienza, è una buona idea prendere una banconota da 100 euro e buttarla nel cestino.

La stessa domanda andrebbe poi proposta a chi, anche nel governo e in Parlamento, si ostina a dubitare che all’Italia possano servire i 36 miliardi di euro di prestiti anti-pandemia del Meccanismo europeo di stabilità (Mes). Quel prestito, per com’è stato approvato ieri dall’Eurogruppo, arriverebbe a condizioni molto vantaggiose: un tasso dello 0,1% per 10 anni. Per ottenere un prestito a 10 anni con l’emissione di Btp, l’Italia oggi deve pagare l’1,8%. Bastano due conti. Il prestito del Mes, commissioni comprese, ci costerebbe circa 400 milioni di euro di interessi in 10 anni.

Raccogliere la stessa cifra emettendo Btp ci costerebbe, sempre in un decennio, 6,4 miliardi. C’è una differenza di 6 miliardi, cioè 100 euro per ognuno dei 60 milioni di cittadini italiani. Che senso ha buttarli via? … leggi tutto

Parla il parroco di Torvaianica diventato famoso. “Ho dato pane ai fratelli trans. La carità del Vangelo non conosce distinzioni”. La storia che ha svelato tante ipocrisie al tempo del Covid (articolo21.org)

di Graziella Di Mambro

Un pomeriggio di quelli terribili della 
brutta quarantena del 2020 due transessuali 
hanno bussato alla porta laterale della 
chiesa della Beata Vergine Immacolata di 
Tor Vaianica 

perché non avevano nulla da mangiare. Una scena medioevale alle porte di Roma, nella città razionalista che ospita multinazionali chimico-farmaceutiche, Pomezia, cresciuta a caso sui due lati della Pontina. Un non luogo, un posto che per certi versi fa paura.

Lì si è srotolata una delle più belle storie di integrazione, fratellanza, solidarietà e pietas umana di tutta l’epoca del Covid 19. Ad aprire e accogliere i trans è stato don Andrea Conocchia che ha dato loro ciò che aveva: comprensione e qualche pacco di riso e pasta che in parrocchia non mancano mai poiché di poveri in questo lembo dimenticato del Lazio ce ne sono molti … leggi tutto

La pandemia della povertà (repubblica.it)

di Chiara Saraceno

Non è vero che siamo tutti uguali di fronte al Covid 19. 

Non lo siamo rispetto al rischio di contagio, perché alcune professioni e condizioni di vita espongono più alcuni di altri. Riguarda, ovviamente, le professioni sanitarie, ma riguarda anche le commesse, gli addetti alle pulizie delle strade, alla raccolta dei rifiuti, i trasportatori, tutti coloro, con professioni non prestigiose e pagate relativamente poco, che nelle settimane della chiusura hanno continuato a lavorare in “presenza”.

Non siamo uguali neppure di fronte all’esperienza del “restiamo a casa”, non solo perché qualcuno la casa non ce l’ha, ma anche perché “casa” si declina molto diversamente e per qualcuno significa vivere stretti, talvolta in situazioni precarie.

“Stare in casa” significa una costrizione  insopportabile per il 41% dei bambini e ragazzi che vive in abitazioni sovraffollate, con disagi che spesso si sommano ad altri … leggi tutto

Anziana multata perché fa l’elemosina, la Caritas: “Terribile e ingiusto” (gazzettadireggio.gelocal.it)

Il direttore Isacco Rinaldini interviene su quanto avvenuto a Sassuolo, dove il regolamento di polizia municipale prevede multe a mendicanti e a chi li aiuta

Una signora di Sassuolo è stata multata dalla polizia municipale per aver dato 2 euro di elemosina a un mendicate. Gli agenti hanno elevato una sanzione di 56 euro, come previsto dal nuovo regolamento di polizia urbana del Comune a maggioranza leghista.

Sulla questione interviene Isacco Rinaldini, direttore Caritas diocesana di Reggio Emilia, con un intervento che pubblichiamo … leggi tutto

“Rischiamo carestie bibliche a causa della pandemia”. L’allarme del WFP (huffingtonpost.it)

Il responsabile del Programma alimentare Onu traccia un quadro devastante: "Se non agiamo subito, milioni di persone moriranno di fame"

Nei prossimi mesi il mondo rischia “una serie di carestie di proporzioni bibliche” a causa della pandemia di Covid-19, con poco tempo a disposizione per intervenire prima che milioni di persone muoiano di fame. L’avvertimento arriva da David Beasley, capo del World Food Programme (WFP), secondo cui è necessaria un’azione urgente per evitare una catastrofe.

Un rapporto del WFP stima che il numero di persone che soffrono la fame potrebbe passare da 135 milioni a oltre 250 milioni. I Paesi più a rischio sono quelli più colpiti da conflitti, crisi economiche e cambiamenti climatici: in particolare, Yemen, Repubblica democratica del Congo, Afghanistan, Venezuela, Etiopia, Sudan del Sud, Sudan, Siria, Nigeria e Haiti … leggi tutto

Coronavirus, nel Ravennate colletta dei migranti per le famiglie in difficoltà: “Italiani, ci sentiamo vostri figli” (repubblica.it)

Sono dieci giovani richiedenti asilo: 
"Questo gesto viene dal profondo del 
cuore, perché ci avete accolto a 
braccia aperte"

Dieci richiedenti asilo ospitati a Lugo (Ravenna) in un centro di accoglienza straordinario, gestito da Cefal, hanno dato il proprio contributo alla raccolta fondi “Mettiamoci il cuore”, lanciata dall’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per potenziare il fondo di solidarietà destinato all’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità per i cittadini in difficoltà.

I ragazzi hanno donato 500 euro a favore del fondo solidale destinato ai buoni spesa per famiglie in situazioni fragilileggi tutto