“Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni”. La lezione di Pippo Fava ucciso il 5 gennaio 1984 (articolo21.org)

di Vincenzo Musacchio

“Un giornalista incapace – per vigliaccheria o 
calcolo – della verità si porta sulla coscienza 
tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare, 

e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non è stato capace di combattere. Il suo stesso fallimento!” In questa constatazione c’è Pippo Fava e il suo giornalismo d’inchiesta. Dopo di lui che fine ha fatto la verità nel giornalismo contemporaneo? C’è un Pippo Fava oggi degno del suo giornalismo? Eppure lui il testamento spirituale l’ha lasciato: “Io ho un concetto etico del giornalismo.

Ritengo, infatti, che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza e la criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili. pretende il funzionamento dei servizi sociali.

Tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”. In questa riflessione c’è il testimone consegnato a chi sarebbe venuto dopo di lui. Ha indicato la sola strada che si dovrebbe percorrere: denunciare i mali che affliggono la società attraverso la verità anche quando questa è scomoda o pericolosa.

Questo credo che albergasse nel suo cuore e nella sua mente quando scriveva e quando parlava … leggi tutto

L’ecomafia ci costa quasi 20 miliardi di euro ogni anno (valori.it)

di Rosy Battaglia

Ciclo del cemento, rifiuti, abusivismo edilizio e 
agromafie. Aumenta l'efficacia delle norme ma non 
basta, secondo il rapporto Ecomafia di Legambiente

Il business potenziale dell’ecomafia, solo nel 2019, ci è costato 19,9 miliardi di euro. Ciò significa che, nell’ultimo quarto di secolo, sono stati drenati all’economia legale ben 419 miliardi di euro, a danno di ambiente e territori. E con ricadute anche sulla salute dei cittadini e degli ecosistemi.

Proventi illeciti a cui attingono imprenditori, funzionari e amministratori pubblici, collusi con 371 clan mafiosi attivi e infiltrati in tutte le filiere. Sono queste le stime contenute nell’ultimo rapporto Ecomafia 2020 a cura dell’Osservatorio nazionale ambiente e legalità di Legambiente che raccoglie dal 1995 le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia. Rapporto che invita anche a vigilare su appalti e fondi che arriveranno con il programma Next Generation Eu.

In Italia 4 reati ambientali ogni ora

Nel 2019 sono stati compiuti 34.648 reati contro l’ambiente nel nostro Paese, 4 ogni ora. Illegalità che investono in alcuni pilastri fondamentali dell’economia nazionale: il ciclo del cemento, quello dei rifiuti e l’agroalimentare. Ma zona grigia e malavita organizzata sono penetrate anche nello sfruttamento delle energie rinnovabili, distorcendo l’economia circolare e incentivando i traffici di animali.

Dati che emergono dall’intensa opera di forze dell’ordine, capitanerie di porto, magistratura, e dal lavoro del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli … leggi tutto

Lombardia, Piano Marshall: rilancio dell’economia o aiuto ai Comuni amici? (corriere.it)

di Milena Gabanelli e Simona Ravizza

La Regione Lombardia, uscita malconcia dalla 
gestione della pandemia, rilancia: 
3,5 miliardi di euro per fare ripartire l’economia 
dopo l’emergenza Covid. 

Il governatore Attilio Fontana lo definisce «un programma poderoso e unico di opere pubbliche», soprannominato Piano Marshall. La differenza è che quelli erano soldi che gli americani ci regalavano, qui invece la Regione si indebita fino ai prossimi 30 anni.

Lo scorso maggio, con la legge regionale 9 «Interventi per la ripresa economica», vengono assegnati i primi 400 milioni, divisi in base al numero di abitanti per opere che gli enti locali, Comuni e Province, avevano in programma ma non riuscivano a concretizzare per mancanza di risorse proprie. Gli altri 2,9 miliardi sono distribuiti con la delibera 3531 del 5 agosto che arriva dopo la discussione in aula del Consiglio regionale del 28 luglio.

Al momento non sono ancora definite le modalità del prestito: emissione di titoli obbligazionari, ricorso alla Cassa depositi e prestiti o scegliere fra un pool di banche chi offre le condizioni migliori. Nei documenti ufficiali c’è però un calcolo degli oneri da pagare ogni anno a partire dal 2022: 38,1 milioni di interessi e 62,8 milioni per la quota capitale … leggi tutto

I prestiti garantiti dallo stato aiutano le imprese o le banche? (internazionale.it)

di

Agli inizi di giugno 2020 Claudio Dozzo, 
titolare di una gioielleria a Mestre, ha 
ricevuto una telefonata dalla sua banca. 

“Mi hanno chiesto se mi interessava prendere un prestito a condizioni molto vantaggiose”, ricorda. Il parlamento aveva appena approvato il cosiddetto decreto liquidità. Il provvedimento sospendeva fino alla fine del 2020 il pagamento dei debiti pregressi e dava la possibilità ai titolari di piccole attività commerciali di ottenere dalle banche prestiti fino a 25mila euro. Lo stato si faceva garante per l’intera cifra nel caso di insolvenza. I titoli di interesse erano molto bassi, ed era prevista la possibilità di rientrare in sei anni, cominciando a pagare dal terzo anno.

Dozzo, che ha anche un laboratorio orafo e produce collane e orecchini, ha risposto che non ne aveva bisogno. Gli affari per lui non erano andati male, nonostante il lockdown, perché “le persone durante la chiusura hanno risparmiato molto sugli spostamenti e sulle vacanze, e così chi ha potuto ne ha approfittato per regalarsi un gioiello”.

L’istituto di credito ha continuato a cercarlo per giorni consigliandogli di accettare l’offerta, finché un giorno un’impiegata della banca gli ha detto esplicitamente che pensavano che “la mia era un’azienda sana e che volevano usarmi come cavia” per testare sui clienti i nuovi prestiti previsti dalla legge. Il gioielliere alla fine ha acconsentito e quattro giorni dopo “i soldi erano già sul mio conto”.

Negli stessi giorni a Cittanova, nella piana di Gioia Tauro, milleduecento chilometri più a sud, Michele Luccisano cercava di capire come mandare avanti la sua azienda agricola che produce olive, bergamotti e kiwi gialli raccolti nei terreni ereditati dalla sua famiglia. Era sopravvissuto ai tentativi di una delle più potenti cosche della ‘ndrangheta di impossessarsi della sua attività, aveva fatto arrestare e condannare i suoi persecutori subendo per questo attentati e furti, ma in quei giorni rischiava di doversi piegare agli effetti economici della pandemia … leggi tutto

Fratelli d’Italia e il clan mafioso Di Silvio: l’inchiesta di Report imbarazza Meloni (globalist.it)

Nell’ultimo anno e mezzo Fratelli D’Italia ha 
raggiunto il record negativo di arrestati 
per ‘ndrangheta.

Notevole imbarazzo per Giorgia Meloni e il suo partito, perché la puntata di Report di lunedì sera indaga sulle alleanze tra Fratelli d’Italia e il clan mafioso Di Silvio di Latina.

Nell’ultimo anno e mezzo Fratelli D’Italia ha raggiunto il record negativo di arrestati per ‘ndrangheta. Il giornalista di Report Giorgio Mottola intervista Pasquale Maietta, definito da Giorgia Meloni come “uno dei migliori membri della classe dirigente del partito”.

Maietta non è più parte di Fratelli d’Italia da quando è stato accusato dalla Procura di Latina di violenza privata insieme a Costantino “Cha Cha” Di Silvio, ritenuto ai vertici dell’organizzazione criminale legata ai Casamonica di Roma.

Presidente del Latina Calcio e deputato di Fratelli d’Italia. Pasquale Maietta ricopriva il delicato ruolo di tesoriere di Fratelli d’Italia alla Camera. La sua è stata una carriera politica fulminante, favorita anche dai successi della sua squadra di calcio. I Di Silvio, imparentati con i Casamonica, sono il clan di origine sinti che vive a Latina. Per anni ha dominato incontrastato in città e in buona parte dell’Agropontino grazie al traffico di droga, le estorsioni e l’usura … leggi tutto

https://twitter.com/i/status/1336053477185904640