Bija, il trafficante di uomini scrive post intimidatori contro Nancy Porsia, che per prima ne ha descritto la pericolosità (articolo21.org)

Abd al-Rahaman al-Milad, detto Bija, non ha preso bene 
l’inchiesta di Avvenire sulla sua controversa missione 
in Italia nel 2017, anzi si è molto arrabbiato e ce 
l’ha con i giornalisti, con una in particolare 
Nancy Porsia, la freelance che è stata tra i primi a 
documentare già nel 2016 l’ascesa del “comandante Bija”

E’ stata poi la foto pubblicata da Avvenire nell’inchiesta di Nello Scavo a provare che l’uomo, considerato appunto un trafficante di migranti violento e pericoloso, a fornire la prova di un suo contatto con il Governo italiano, il che ha messo in imbarazzo lo nostra intelligence.

Molto rumore e molta trasparenza su quell’incontro al Cara di Mineo, troppo per il “comandante”, che adesso accusa i giornalisti e dice, come riporta sempre Avvenire, che continuerà a difendere la sua patria … leggi tutto

Bankitalia: così le ‘ndrine colonizzano le imprese del Centro-Nord (valori.it)

di Nicola Borzi

Banca d’Italia: 9.200 aziende infiltrate nel 2016, ricavi di 42 miliardi di euro e 8mila soci collegati alla ‘ndrangheta. Tra gli effetti macroeconomici, il crollo dell’occupazione

Quasi 8mila soci, azionisti o amministratori di 9.200 aziende del Centro-Nord sono legati da vincoli familiari a clan ‘ndranghetisti e sono probabilmente affiliati alla ‘ndrangheta: si tratta dello 0,2% del totale degli imprenditori e dello 0,7% del totale delle imprese di questa intera area del Paese. Queste aziende – data la loro dimensione maggiore della media – nel 2016 hanno prodotto quasi il 2% dei ricavi totali delle società del Centro-Nord: si tratta di circa 42 miliardi di euro.

Infiltrazione, riciclaggio, intimidazioni, usura

La ‘ndrangheta tende a infiltrarsi soprattutto in imprese in difficoltà economiche e finanziarie e preferisce settori che operano in stretta relazione con il settore pubblico e che sono più inclini alle attività di riciclaggioleggi tutto

A Gazoldo degli Ippoliti la quinta edizione di “Raccontiamoci le mafie” (altreconomia.it)

di

Una settimana di incontri dedicati alla legalità, la giustizia sociale e l’impegno civile. È la nuova edizione di “Raccontiamoci le mafie”, la rassegna di autori, libri e arti ideata dal Comune di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova), in collaborazione con Avviso Pubblico, dal 22 al 29 settembre 2019.

Sono 14 gli eventi gratuiti in programma, con oltre 40 ospiti: dibattiti e presentazioni di libri su mafie, corruzione e legalità, spettacoli musicali, incontri con gli studenti, ma anche incontri per dirigenti scolastici e docenti.

Un programma che mira a “promuovere la formazione civile contro le mafie e rilanciare l’impegno di ciascuno e di tutti ad agire con coraggio e determinazione per affermare i valori di legalità e giustizia”, dicono gli organizzatorileggi tutto

“La mafia non è più quella di una volta”: intervista a Franco Maresco (minimaetmoralia.it)

di Emiliano Morreale 

Questa intervista è uscita in forma ridotta su La Repubblica, che ringraziamo

Mentre fervevano i preparativi per la premiazione della Mostra di Venezia, dove il suo La mafia non è più quella di una volta ha vinto il premio speciale della giuria, Franco Maresco, rimasto a Palermo, ha staccato il telefono ed è andato a dormire. Insonne cronico, cerca di recuperare nei momenti più improbabili della giornata. Il suo documentario (ma è un documentario?) ha convinto una giuria internazionale, e non era scontatoleggi tutto

Gratteri contro Saviano: sei un cattivo maestro (ildubbio.news)

di

L’anatema del magistrato antimafia. L’accusa del procuratore: «c’è chi dice che vogliamo censurare la cultura. Io invece sono preoccupato, perché i bambini si nutrono di queste porcherie»

“Gomorra” e affini sono diseducativi e rischiano di provocare un effetto “emulazione”. E così, anziché censurare le mafie finiscono per esaltarle, trasfor-mando in eroi coloro che, nella realtà, sono i cattivi.

LE ACCUSE DI GRATTERI
Nicola Gratteri, procuratore capo della Dda di Catanzaro, ancora una volta non le manda a dire. E, così come più volte ha fatto negli ultimi tre anni, punta il dito contro la serie tv nata dalla penna di Roberto Saviano, definito, nemmeno troppo tra le righe, un professionista dell’antimafia, un ingordo … leggi tutto

A Mattarella la diagnosi sul buio informativo (ossigeno.info)

Ossigeno ha consegnato al presidente della Repubblica il rapporto sugli ostacoli alla pubblicazione di informazioni sulla criminalità organizzata

Il 25 luglio 2019 al Palazzo del Quirinale, dopo l’annuale cerimonia del Ventaglio, il presidente di Ossigeno per l’Informazione, Alberto Spampinato, ha consegnato al presidente della Repubblica, Sergio Matterella, una copia del rapporto “Molta mafia, poche notizie”. ”Lo leggerò”, ha dichiarato il presidente Mattarella.

Il rapporto evidenza gli ostacoli di diversa natura – editoriale, giornalistica, politica, criminale – che impediscono ai lettori e ai telespettatori di conoscere molte informazioni di grande interesse pubblico … leggi tutto

La mafia “liquida” penetra nell’Unione europea (euronews.com)

di

E’ una mafia liquida quella che viene fuori dall’ultimo rapporto della Direzione investigativa antimafia: dal sud Italia si è estesa al nord, in Europa e nel mondo.

Una mafia che si sposta seguendo la crescita economica come spiega a Euronews il direttore della Dia, generale Giuseppe Governale, e guarda con attenzione ad alcuni paesi dell’Unione europea come Malta, Bulgaria, Romania, Slovenialeggi tutto