di CARLO CANEPA
LA DICHIARAZIONE
«Nella legge di Bilancio non c’è nulla sui servizi pubblici essenziali come sanità, casa e diritto allo studio»
Il 2 novembre, in un’intervista con La Stampa, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha criticato il disegno di legge di Bilancio per il 2024, presentato dal governo Meloni e ora all’esame del Senato. Tra le altre cose Schlein ha detto che il testo non prevede «nulla» per servizi pubblici essenziali come la sanità, la casa e il diritto allo studio.
Abbiamo verificato che cosa c’è davvero nel disegno di legge e, al netto delle eventuali modifiche del Parlamento, la segretaria del PD esagera.
I soldi per la sanità
Una parte intera del disegno di legge di Bilancio per il 2024 è dedicato alla sanità, con dieci articoli che, nelle intenzioni del governo, contengono misure per il «potenziamento del sistema sanitario».
Uno dei provvedimenti principali e più discussi nelle scorse settimane riguarda il finanziamento dello Stato al Servizio sanitario nazionale. Il disegno di legge stanzia (art. 41) 3 miliardi di euro in più per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi dal 2026 in poi. Parte di queste risorse è destinata al rinnovo dei contratti del personale sanitario (art. 10).
Con queste nuove risorse il finanziamento del Servizio sanitario nazionale raggiungerà il valore più alto di sempre in termini nominali. Come abbiamo spiegato in un altro fact-checking, però, per fare un confronto con gli stanziamenti del passato bisogna tenere conto dell’inflazione, aumentata molto negli ultimi due anni.
Di questi nuovi stanziamenti, 280 milioni di euro saranno usati (art. 42) in ognuno degli anni 2024, 2025 e 2026 per aumentare gli straordinari dei medici e degli infermieri nel tentativo di ridurre le liste d’attesa. Il prossimo anno 50 milioni di euro finanzieranno (art. 54) l’aggiornamento dei cosiddetti “livelli essenziali di assistenza” (Lea), ossia i servizi e le prestazioni che il Servizio sanitario nazionale deve fornire a tutti i cittadini indipendentemente dalla regione di residenza.
I soldi su casa e studio
Nel nuovo disegno di legge di Bilancio ci sono anche alcune risorse sulla casa e sul diritto allo studio. Per esempio l’articolo 3 stanzia 282 milioni di euro nel 2024 per il “Fondo di garanzia per la prima casa”. Questo fondo, nato nel 2013 e rifinanziato varie volte negli anni, offre ai cittadini le garanzie per aprire un mutuo e acquistare o ristrutturare una casa, a patto che sia quella principale e che siano rispettati alcuni requisiti.
Per esempio possono chiedere il supporto del fondo i giovani con meno di 36 anni di età, il mutuo non deve valere più di 250 mila euro e non si devono possedere altri immobili.
L’articolo 6 propone che solo per il 2024 non siano tassati i cosiddetti fringe benefit, ossia i beni che le imprese possono concedere ai loro dipendenti, con un valore fino a mille euro. In questa cifra possono rientrare anche le somme erogate, per esempio, per il pagamento delle bollette o per le spese sugli interessi del mutuo della prima casa. Il limite di mille euro sale a 2 mila euro per i dipendenti con figli.
Per quanto riguarda l’istruzione, l’articolo 61 stanzia 3 milioni di euro nel 2024 e 7 milioni di euro nel 2025 per finanziare la creazione del “Fondo per l’Erasmus italiano”. La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge spiega che nei prossimi due anni 10 mila studenti universitari potranno beneficiare di una borsa di studio da mille euro l’una, non tassati. Chi accederà a queste borse di studio potrà andare a studiare per un certo periodo di tempo in un’università italiana diversa da quella in cui si è iscritto.
L’articolo 62 propone poi che dall’anno scolastico 2024-2025 le scuole che si abbonano a quotidiani o riviste possano ricevere dallo Stato un contributo pari al 90 per cento della spesa. Il governo Meloni vuole poi potenziare con quasi 200 milioni di euro la cosiddetta “Agenda Sud”, un progetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha l’obiettivo di ridurre i divari tra le scuole del Sud e quelle del Nord. Una parte di questi soldi (42 milioni di euro) andrà ai docenti impegnati nelle attività di tutoraggio.
Il verdetto
Secondo Elly Schlein, nel disegno di legge di Bilancio per il 2024 il governo Meloni non ha previsto «nulla» su «servizi pubblici essenziali come sanità, casa e diritto allo studio». Abbiamo controllato che cosa c’è nel testo e la segretaria del Partito Democratico esagera.
Il disegno di legge di Bilancio per il 2024 stanzia 3 miliardi di euro in più nel 2024 per finanziare il Servizio sanitario nazionale, 4 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi nel 2026.
Il governo Meloni propone di rifinanziare il “Fondo di garanzia per la prima casa”, di potenziare l’Agenda Sud per la scuola e di creare l’“Erasmus italiano”.