Andre Camilleri e la serie tv con Eduardo De Filippo (Università La Sapienza 27.10.2001)

Il testo è stato pubblicato su Vigata.

Intervista a Andrea Camilleri

Il mio rapporto con Eduardo è nato con una serie per la televisione. Questa serie veniva dal proposito del secondo canale televisivo, nel ‘60, di distinguersi come programmazione, dal primo canale, per la qualità delle commedie (inaugurammo addirittura con un lavoro di uno scrittore come Giuseppe Dessì “La trincea”).

C’erano dei grossi propositi e fu incaricato un importante funzionario del secondo che era Maurizio Ferrara, straordinario organizzatore, di vedere, di portare Eduardo De Filippo a fare le sue commedie in Rai. Credo che Maurizio abbia trattato a lungo con De Filippo ma c’era un problema di fondo; allora c’era una diffusa ostilità verso la Rai da parte della sinistra e quindi portare Eduardo in televisione sarebbe stato l’equivalente della breccia di Porta Pia, praticamente era questa l’operazione alla quale Bernabei per esempio teneva moltissimo.

A un certo punto Maurizio Ferrara ci disse che le trattative erano concluse e che quindi si poteva ipotizzare seriamente la partecipazione di Eduardo a una serie televisiva, per quel periodo quanto più esaustiva possibile, (credo che fossero otto titoli all’epoca) … leggi tutto

T. W. Adorno, Attualità della filosofia (doppiozero.com)

di Roberto Gilodi 

Nella Germania degli anni Venti, all’indomani della pesante sconfitta subita nella prima Guerra Mondiale, negli anni della crisi politica ed economica, si è prodotta un’inedita ridefinizione delle prospettive critiche e degli approcci metodologici e cognitivi ai diversi campi del sapere.

Si è iniziato ad esempio a osservare la letteratura dalla prospettiva sociologica, la filosofia da quella economica, la sociologia dalla specola della psicoanalisi e la storia dell’arte da quella della fisiologia umana. 

Il progetto della scuola di Francoforte si definisce in questo clima culturale di profonde trasformazioni, soprattutto a partire dalla direzione di Max Horkheimer, ossia dal 1931.

Con la pubblicazione dal 1932 della Zeitschrift für Sozialforschung la Rivista per la ricerca sociale l’istituto divenne un luogo di ricerche interdisciplinari a cui parteciparono a vario titolo figure come Theodor W. Adorno (1903-1969), Walter Benjamin (1982-1940), Erich Fromm (1900-1980), Siegfried Kracauer,(1889-1966), Leo Löwenthal (1900-1993) e Herbert Marcuse (1898-1972) … leggi tutto

Il futuro è decoloniale (iltascabile.com)

di Elaine Castillo 

Vi proponiamo un inedito di Elaine Castillo, scritto per LETTERATURE – Festival Internazionale di Roma, che si tiene alla Basilica di Massenzio.

Da anni circolano, riguardo alla scrittura e alla didattica della scrittura, convenzioni talmente diffuse che, quando ci si mette a pensare al come o al perché si scrive, spesso le si sente orbitare ai margini della consapevolezza. Per esempio: «Scrivi di quello che sai».

Oppure: «Non raccontare, mostra». Ma se io penso alla pratica di scrittura decoloniale e alla didattica di scrittura decolonizzata che mi servirebbero, e che cerco, e che vorrei creare io stessa, non di rado mi accorgo che avrei preferito sentirmi dire qualcosa di diverso … leggi tutto