Leonard Cohen e Marianne Ihlen (doppiozero.com)
I giorni della gentilezza
Nel settembre del 1960, grazie a un lascito ereditario, Leonard Cohen comprò una casa sull’isola greca di Hydra per 1500 dollari. Sull’isola era giunto qualche mese prima con l’intenzione di dedicarsi alla scrittura, confidando in un clima più mite rispetto al natio Canada e in un cielo meno avverso rispetto alla Londra dov’era sbarcato da poco.
Cohen aveva appena compiuto ventisei anni ma era già autore di due raccolte poetiche: Let us compare mythologies, pubblicata nel 1956, e The Spice-Box of Earth, che l’editore di Toronto McLelland & Stewart avrebbe stampato di lì a poco.
Fra gli anni ’50 e gli anni ’60 l’isola di Hydra era diventata rifugio di artisti provenienti da ogni dove … leggi tutto
E’ morto Ugo Gregoretti (ansa)
Regista ed attore scompare nella sua casa di Roma
E’ morto nella sua casa di Roma, Ugo Gregoretti, regista e attore. Era nato il 28 settembre 1930 nella capitale. Autore tv di ‘Controfagotto’, ‘Il Circolo Pickwick’, e ‘Romanzo popolare’, fu assunto alla Rai nel 1954 e iniziò con la realizzazione di inchieste tv originali e spregiudicate che gli procurarono molti problemi all’interno dell’azienda … leggi tutto
In occasione della Notte Europea dei ricercatori, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha voluto proiettare l’episodio “Lungo le rive della morte” di Ugo Gregoretti, tratto dal film “scossa” che racconta il tragico terremoto che in parte distrusse Messina e Reggio Calabria nel 1908. (2014)
Da Socrate a Hannah Arendt, cos’è la disobbedienza civile (minimaetmoralia.it)
di Luca Romano
Scrive Thoreau in Disobbedienza civile:
Se ho ingiustamente strappato una tavola ad un uomo che sta per annegare, devo restituirgliela a costo d’annegare io stesso. Ciò, secondo Paley, non sarebbe conveniente. Ma in un caso simile, chi si salvasse la vita, in realtà la perderebbe. Questo popolo deve smettere di tenere schiavi e di fare guerra al Messico, anche se ciò dovesse costargli la sua esistenza come popolo. (Fonte)
La disobbedienza civile pone sempre chi la pratica al di fuori del sistema di leggi all’interno delle quali agisce. Sin da Socrate che con il suo atto di disobbedienza mise il proprio corpo al di fuori non solo del sistema legislativo (che pure non rinnegò, Socrate non criticò mai la legge in sé, ma solo il suo specifico caso), ma dell’esistenza stessa. Sino ad arrivare a Thoreau che auspicò una esistenza al di fuori dello stato e delle leggi, in virtù di una utopistica autogestione morale del soggetto … leggi tutto
Disobbedire di Frédéric Gros (iltascabile.com)
di Marco Spagnuolo
Cercando di capire cosa significhi, in fondo, “disobbedire”, Gros non si chiede perché non disobbedire, ma piuttosto perché “continuare ad obbedire”.
Muovendo da Wilhelm Reich e Howard Zinn, il filosofo francese si interroga subito sul perché “abbiamo accettato l’inaccettabile”, vale a dire le ingiustizie socioeconomiche e la “progressiva degradazione dell’ambiente”: in un concetto, “l’arricchimento (…) a spese della stessa umanità” … leggi tutto
Galleria personale – I luoghi di Montalbano / Sicilia #9
Spiaggia di Punta Secca – Santa Croce Camerina – Casa di Montalbano (RG), Aprile 2007. Foto: GD (Personal Property)
Andre Camilleri e la serie tv con Eduardo De Filippo (Università La Sapienza 27.10.2001)
Il testo è stato pubblicato su Vigata.
Intervista a Andrea Camilleri
Il mio rapporto con Eduardo è nato con una serie per la televisione. Questa serie veniva dal proposito del secondo canale televisivo, nel ‘60, di distinguersi come programmazione, dal primo canale, per la qualità delle commedie (inaugurammo addirittura con un lavoro di uno scrittore come Giuseppe Dessì “La trincea”).
C’erano dei grossi propositi e fu incaricato un importante funzionario del secondo che era Maurizio Ferrara, straordinario organizzatore, di vedere, di portare Eduardo De Filippo a fare le sue commedie in Rai. Credo che Maurizio abbia trattato a lungo con De Filippo ma c’era un problema di fondo; allora c’era una diffusa ostilità verso la Rai da parte della sinistra e quindi portare Eduardo in televisione sarebbe stato l’equivalente della breccia di Porta Pia, praticamente era questa l’operazione alla quale Bernabei per esempio teneva moltissimo.
A un certo punto Maurizio Ferrara ci disse che le trattative erano concluse e che quindi si poteva ipotizzare seriamente la partecipazione di Eduardo a una serie televisiva, per quel periodo quanto più esaustiva possibile, (credo che fossero otto titoli all’epoca) … leggi tutto