L’Ucraina non ha messo al bando la religione cristiana per convertire tutti a quella ebraica (open.online)

di David Puente

FACT-CHECKING

La legge riguarda solo i culti strettamente legati a Stati aggressori come la Russia

Circola un video del Parlamento ucraino dove viene accolta con gioia l’approvazione di una legge. Secondo quanto riportato dagli utenti, l’Ucraina avrebbe appena messo al bando la religione cristiana con l’obiettivo prossimo di convertire la popolazione a quella ebraica. Le narrazioni su questa vicenda sono diverse, ma sempre con lo stesso obiettivo. Di fatto, la notizia diffusa dagli utenti risulta fuorviante e priva del suo reale contesto.

Analisi

La narrazione fuorviante viene condivisa insieme a un video del Parlamento ucraino con il seguente testo:

ULTIMA ORA: L’Ucraina vieta il cristianesimo

Il regime di Zelensky ha appena adottato la legge che mette al bando la Chiesa ortodossa ucraina. ROBA DELL’ ALTRO MONDO.

Circola un’altra versione, dove viene proposta la teoria del voler bandire la cristianità dal Paese in favore della religione ebraica:

ULTIMA ORA IN Nazi-Ucraina, il parlamento vota la legge proposta imposta dal dittatore presidente decaduto da mesi : COCAIN-ZELENSKY, una legge che vieta il cristianesimo in Ucraina RISULTATO: APPROVATA!! Il regime di Zelensky ha appena adottato la legge che mette al bando la Chiesa Cristiana in Ucraina ma tra poco vedrete che imporrà al popolo ucraino di convertirsi tutti alla sua fede cioè al sionismo ebraico

A chi è rivolta la legge

Il Parlamento ucraino ha realmente approvato una legge (3894-IX) che riguarda i credi religiosi. Tuttavia, questa punta a porre dei limiti solo alla Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (UOC). Non riguarda in alcun modo la Chiesa Cattolica e alla Chiesa ordotossa indipendente dell’Ucraina (OCU).

Dal 2018, circa 1.500 comunità religiose della UOC si sono trasferite a quella dell’OCU. Nel maggio 2022, di fronte al sostegno dell’invasione da parte del Patriarca di Mosca Kirill, numerose parrocchie UOC hanno rotto i rapporti con la Russia. Alcune parrocchie sono rimaste fedeli a Mosca e alcuni sacerdoti , appartenenti a quest’ultimo gruppo, sono stati accusati di cooperazione con Mosca e uno di questi ha fatto parte di uno scambio di prigionieri con la Russia.

Cosa dice la legge

La legge si rivolge a tutti i credi religiosi “stranieri” le cui sedi amministrative si trovano in uno Stato che abbia aggredito militarmente e occupato i territori ucraini, così come quei credi che sostengono direttamente o indirettamente l’aggressione armata contro l’Ucraina. Risulta evidente l’intento di limitare proprio la Chiesa ortodossa legata con Mosca, alla quale viene data una via d’uscita: avrà 9 mesi di tempo, dall’entrata in vigore della legge, per recidere i legami con Mosca.

Conclusioni

L’Ucraina non ha messo al bando la religione cristiana. La legge approvata dal Parlamento ucraino pone dei limiti di azione ai credi religiosi le cui sedi amministrative si trovano in uno Stato aggressore nei confronti dell’Ucraina. In questo caso, l’unica ad essere coinvolta è la Chiesa ortodossa ucraina del Patriarcato di Mosca (UOC) che avrà 9 mesi per recidere i rapporti con la Russia.