VIGNETTE, RAPPRESENTAZIONI E PERFORMANCE DEL BRAVO STUDENTE IMMIGRATO (qcodemag.it)

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Il 24 Settembre ha cominciato a circolare 
sui social media, in particolare Facebook, 
la foto di un libro di antologia per la 
classe seconda elementare, intitolato 
Le Avventure di Leo.

L’antologia è stata scritta da quattro insegnanti Italiane bianche di madrelingua italiana, e pubblicata dal Gruppo Editoriale Raffaello. La vignetta è tratta dalla pagina Bentornati a Scuola, ed il focus della lettura sono desideri dei bambini durante l’anno scolastico e l’uso del verbo “vorrei”.

Nella pagina sono raffigurati quattro bambini bianchi, due maschi e due femmine, sorridenti e che sembrano intenti a interagire fra loro. Due di loro dicono “quest’anno vorrei fare tanti disegni con i pennarelli”, gli altri due “quest’anno vorrei andare sempre in giardino per la ricreazione”.

Al centro della pagina, c’è un bambino Nero solo, distaccato dai suoi compagni italiani bianchi e dice “quest’anno io vuole imparare italiano bene”. 

Molti utenti di Facebook, soprattutto insegnanti, educatori, genitori, studiosi, attivisti e membri della comunità Afrodiscendente ma anche Italiani bianchi, hanno giustamente avvisato il Gruppo Editoriale Raffaello che la vignetta in questione riproduce e rinforza nei bambini e nella comunità scolastica stereotipi razziali.

Nel comunicato del 25 Settembre pubblicato sulla pagina Facebook del Gruppo Editoriale Raffaello, le quattro autrici del testo affermano che il loro intento non era di essere discriminatorie, ma di dare una rappresentazione reale del contesto classe, in cui ci sono anche bambini che fanno sforzi per imparare la lingua italiana … leggi tutto

Istigazione all’odio razziale: imputazione coatta per due esponenti della Lega (globalist.it)

Il senatore Stefano Candiani e l'assessore 
comunale Fabio Cantarella avevano fatto un 
video contro gli immigrati. 

La procura aveva chiesto l’archiviazione, il gip ha deciso altrimenti

Il vero volto della improbabile estrema destra: imputazione coatta per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di istigazione razziale, etnica e religiosi a carico di due esponenti della Lega: il senatore Stefano Candiani e l’assessore comunale Fabio Cantarella.

Lo ha disposto il gip di Catania, Giuseppina Montuori, dopo che la procura aveva chiesto l’archiviazione, perché “il fatto non sussiste o comunque non costituisce reato”. L’associazione antimafia Rita Atria, con l’avvocato Goffredo D’Antona, si era opposta dopo avere denunciato la pubblicazione su Facebook di un video in cui i due descrivevano il rione San Berillo come la “patria dell’illegalità”, un “quartiere in mano agli immigrati clandestini” dove “regnano spaccio, contraffazione e prostituzione”.

La procura ha anche stralciato la posizione di 14 indagati per lo stesso reato tra coloro che hanno commentato da diverse città italiane il video con frasi riferiti ai migranti come “metterli nei forni compresi i Ds”, “e’ bello l’odore del Napalm al mattino”, “alle docce”, “‘maledetti clandestini”, “buttateli a mare da dove sono venuti”, “vai con la ruspa” e “‘ci vuole il lanciafiamme” … leggi tutto

“Via dalle rassegne stampa i titoli disumanizzanti”. Appello di Unar e Associazione Carta di Roma (articolo21.org)

In prima pagina, Libero ha un titolo che 
non possiamo evitare di commentare: 
“Accogliamo i clandestini, uccidiamo i cinghiali”. 

Non c’è nessuna possibilità di fraintendimento, il giornale diretto da Pietro Senaldi, mette sullo stesso piano esseri umani e cinghiali e pone al lettore un interrogativo implicito su cosa sia più opportuno scegliere. E nulla cambia se il contenuto dell’articolo non fa alcun accenno al parallelo. Anzi, rende tutto più grave e grottesco quando racconta che “la sicurezza nelle aree rurali ed urbane è in pericolo per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati e centri abitati dove spesso razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi di carattere sanitario per la diffusione di malattie come la peste suina”.

Un titolo orribile, un caso gravissimo di disumanizzazione. Un titolo che ricorda la propaganda nazista degli anni 40 che paragonava gli ebrei ai “ratti portatori di malattie che invadono il continente e divorano le sue risorse”. C’è un limite oltre il quale non è consentito andare. Questo limite oggi è stato superato.

È un titolo che viola le più elementari regole del giornalismo, dell’etica professionale, delle carte deontologiche. Non è la prima volta, ma questa é certamente una delle peggiori. Si tratta anche di un’operazione che svela la cattiva coscienza di chi l’ha escogitata: la prima pagina di quel giornale finirà nelle rassegne stampa, in televisione.

Quel titolo verrà letto da una platea ben più ampia dei lettori del giornale stesso. Per questo chiediamo alle redazioni di rifiutarsi di dare visibilità a titoli di questo tipo, di escludere dalle rassegne stampa le prime pagine che contengono questo tipo di messaggio disumanizzante che nulla ha a che fare con l’informazione e con la ricerca della verità sostanziale dei fatti, prima regola del buon giornalismo.

Triantafillos Loukarelis (Direttore UNAR)
Valerio Cataldi (Presidente Associazione Carta di Roma

Meloni ossessionata dai migranti: “Il governo dica perché sono immuni dal Covid…” (globalist.it)

La capa di Fratelli d'Italia dopo aver 
difeso le discoteche e lo sballo dei ricchi 
con la camerata Santanché tenta ancora di 
dare la colpa dei contagi agli 
odiatissimi rifugiati.

Ossessionata dai migranti fino a dire falsità. Potrebbe pensare al focolaio di Terracina a causa di una manifestazione della destra.

O alle discoteche che lei ha tanto difeso insieme alla sua camerata Daniela Santanché. Ma sa solo alimentare l’odio verso gli stranieri che, sicuramente, nella diffusione del virus hanno avuto un peso marginale.
“Chiedo formalmente al Governo e al Comitato tecnico scientifico di spiegare su basi mediche e scientifiche questa presunta immunità generalizzata dal Covid che avrebbero i clandestini che sbarcano illegalmente sulle nostre coste”.

Lo scrive in un post su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, in risposta a quanto dichiarato dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, secondo cui “non c’è alcun pericolo Covid collegato all’arrivo degli immigrati illegali e che dei 56.000 presenti nei centri di accoglienza solo il 2,7% è risultato positivo”.

“Quindi il Governo ci dice che migliaia di persone che arrivano dalle zone più povere e disastrate del mondo, che viaggiano ammassate con mezzi di fortuna, che sostano giorni o mesi in luoghi ‘inumani’ in Libia e nord Africa e poi attraversano il Mediterraneo in barconi stracolmi (questa è la narrazione che ci fanno dell’immigrazione), non corrono il rischio di essere contagiate – afferma Meloni – Ci prendono in giro? … leggi tutto

Guarda: Intervista al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sul quotidiano Avvenire