Migranti, cacciare Salvini non basta, bisogna eliminare gli effetti del salvinismo (linkiesta.it)

di Giulio Cavalli

Salvini è al Viminale e la sua penna è una spada di Damocle su una trattativa che intanto prosegue tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Lasciare in vigore i Decreti Sicurezza significa continuare a combattere l’inumanità e l’ignoranza del leghismo nel campo costruito da loro

Macerie. Solo macerie tutto intorno. E la sensazione è che dalle parti del Movimento 5 Stelle, con Di Maio in testa, non abbiano ben compreso che Salvini li tiene ancora per il collo, godendosi questi ultimi giorni di quasi probabilmente ex ministro (appeso come tutti gli italiani al voto di Rousseau) impegnandosi a lasciare in giro più orme possibili, come quelli che distruggono qualcosa che non possono più ottenere per lasciare un ricordo, anche pessimo ma duraturo. C’è Salvini al Viminale … leggi tutto

Le stragi dei suprematisti bianchi, l’uso della Rete e le parole di odio dei leader politici (valigiablu.it)

di Claudia Torrisi

Tra sabato e domenica, nell’arco di 24 ore, negli Stati Uniti sono morte più di 30 persone uccise in sparatorie di massa. I due episodi sono indipendenti tra di loro, e presentano degli elementi diversi.

Quello che li accomuna è il profilo della persona che ha sparato: un giovane maschio bianco. La prima sparatoria è avvenuta la mattina del 3 agosto a El Paso, in Texas, al confine con il Messico. Poco prima delle 11, il ventunenne texano Patrick Crusius, di Dallas, a circa 600 miglia da El Paso, ha aperto il fuoco con il fucile all’interno di un supermercato Walmart – posto molto frequentato anche da famiglie di cittadini messicani – causando almeno 22 vittime e 27 feriti. La polizia è intervenuta sul luogo, arrestando l’attentatore. Secondo gli agenti, il ventunenne non ha mostrato alcun segno di pentimento.

Prima di iniziare a sparare, Crusius aveva postato online sul sito 8chan un manifesto suprematista bianco di quattro pagine, in cui diceva che l’attacco era una risposta alla “invasione ispanica” del Texas, e di difendere il paese “da una sostituzione etnica e culturale causata da un’invasione” … leggi tutto

Ultima sinagoga Vilnius chiude, minacce (ansa.it)

Il declino della ‘Gerusalemme della Lituania’

In seguito a minacce anonime, la comunità ebraica di Vilnius (Lituania) si è vista costretta a chiudere l’ultima sinagoga funzionante nella città. Lo ha riferito la radio israeliana citando informazioni della Jewish Telegraphic Agency.

“E’ stata una decisione sofferta, ma inevitabile”, ha affermato la presidentessa della comunità locale in un comunicato, riferendosi alla chiusura – per ora temporanea – della sinagoga Choral e degli uffici annessi … leggi tutto

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La sentinella Primo Levi a un secolo dalla nascita. Lo speciale (corriere.it)

di FREDIANO SESSI

L’esempio del testimone di Auschwitz che metteva in discussione anche sé stesso: le sue parole restano un monito contro l’infezione sempre latente dell’odio

«Molte lettere che ricevo ammirano la forza con cui ho sopportato un anno di prigionia (nel Lager di Auschwitz, ndr); ma era una forza passiva, quella con cui uno scoglio sopporta l’urto dell’acqua di un torrente. Io non sono un uomo forte. Affatto». Nel 1987 quando Primo Levi dice di sé queste cose al giornalista Roberto Di Caro, è già uno scrittore affermato a livello internazionale e, per la maggioranza dei suoi lettori, è considerato il testimone per eccellenza del sistema concentrazionario nazionalsocialista; il sopravvissuto che più di altri ha saputo restituire al mondo dei vivi la storia degli ebrei sterminati … leggi tutto

Lo speciale del Corriere della Sera