Com’è gestita in Italia e in Europa l’acqua pubblica (agi.it)

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Nonostante il referendum del 2011, dove gli italiani presero posizione contro la privatizzazione, non è cambiato tantissimo. Qual è la situazione nel nostro Paese e nel resto del Continente

Da anni, l’acqua pubblica è al centro del dibattito politico.

Già otto anni fa, il 12 e il 13 giugno 2011, gli elettori italiani avevano votato a favore dell’abrogazione di due norme in materia, in due diversi quesiti referendari: uno contro la possibilità di privatizzare la gestione dei servizi idrici, l’altro su un aspetto più complesso, ossia la remunerazione per il capitale investito dal gestore del servizio idrico. Nonostante la vittoria dei “sì” in entrambi i quesiti, da allora poco è cambiato nella gestione dell’acqua pubblica.

Adesso il Programma di governo, pubblicato il 4 settembre 2019 da Movimento 5 stelle, Partito democratico e Liberi e Uguali, dice al punto 22 che «bisogna approvare subito una legge sull’acqua pubblica». Una proposta di legge sul tema – a prima firma di Federica Daga (M5s) – è ferma da tempo in commissione alla Camera.

Ma, ad oggi, come viene gestita l’acqua pubblica in Italia e nel resto d’Europa? Abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza … leggi tutto

Leggi anche: Perché il dibattito sull’acqua pubblica è tornato…  (agi.it)

Il nuovo Fisco parte dalle emergenze, ma prenota una stagione di riforme (il sole 24 ore)

di Marco Mobili e Salvatore Padula

Il Fisco riparte dalle emergenze: aliquote Iva, taglio delle tasse, contrasto dell’evasione. Oggi si apre la due giorni di confronto parlamentare che, con il voto di fiducia prima della Camera e poi del Senato, porterà il governo Conte-bis alla piena operatività.

E l’eredità della “questione tasse” fa già sentire il suo peso e richiede un’attenzione speciale. Non a caso, nel programma del nuovo esecutivo giallorosso che verrà illustrato dal premier Giuseppe Conte, i capitoli dedicati al fisco occuperanno ancora una volta una posizione di rilievo. La prima emergenza è quella dell’aumento delle aliquote IVA che scatta il 1 gennaio 2020: una partita da 3,1 miliardi (che potrebbero diventare 28,7 nel 2021) … leggi tutto

Airbnb contro le città (dinamopress.it)

di Augusto Illuminati

Con “Airbnb città merce” (DeriveApprodi) Sarah Gainsforth  non solo ci racconta quel “fortunato” modello di capitalismo delle piattaforme, ma offre anche esempi di riuscita resistenza alla gentrificazione digitale

Tutti i grandi libri monografici sulla città hanno finora avuto un complemento filmico e uno noir, Nella prima metà del Novecento la grande retrospettiva di Walter Benjamin su Parigi, capitale del XIX secolo (alla luce però della Berlino weimariana) si portava in pancia tutta la letteratura alta, popolare e poliziesca dell’Ottocento e, beninteso, le immagini non erano solo le lastre di Atget ma i rulli del cinema espressionista tedesco, da Murnau a Fritz Lang.

La città di quarzo di Mike Davis registra il passaggio di Los Angeles dal fordismo al post-moderno, avendo per complementi ideali le due terribili apocalissi metropolitane di Blade Runnere Strange Dayse l’epopea noir di James Ellroy. E lo stesso vale per Ilmaiale e il grattacielo di Marco d’Eramo, dove la protagonista è Chicago, industriale e post-industriale, la Chicago di Sullivan e Wright, del proibizionismo e dei gangster anni ’20 e di Sam Giancanaleggi tutto

Roberto Gualtieri: al ministero dell’Economia si parla di finanza etica (valori.it)

di Elisabetta Tramonto

Almeno è quello che farebbe sperare l’intervento del neoministro a un incontro organizzato da Banca Etica. Aveva parlato di riforme per una finanza sostenibile

La separazione tra banche commerciali e banche di investimento, la tassa sulle transazioni finanziarie e più in generale la regolamentazione dei mercati finanziari, la finanza etica, la sostenibilità ambientale e sociale delle attività economiche. Sono temi di cui Valori.it si occupa quotidianamente, “normali” per chi, come noi, si interessa a un economia e a una finanza che abbiano al centro l’uomo, l’ambiente, l’equità. Ma raramente, forse mai, se ne è sentito parlare da un nostro ministro. E invece, ecco una bella sorpresa … leggi tutto

https://www.facebook.com/Valori.it/videos/374658609876661/

La sterlina balla come una valuta emergente, tra paura di Brexit dura e Corbyn che fa scappare i super ricchi (businessinsider.com)

di Mauro Bottarelli

I mercati, per quanto teoricamente manipolabili ed effettivamente manipolati dallo strapotere delle Banche centrali, restano dei termometri affidabili per la politica.

Certo, discese e risalite di titoli di Stato o valute possono dipendere da fattori transitori o emotivi ma alcune dinamiche parlano chiaro. E il fatto che, dopo la sconfitta parlamentare di Boris Johnson sull’opzione di Brexit no-deal, la sterlina sia risalita sopra quota 1,20 sul dollaro, dopo aver toccato i minimi da tre anni, risponde a questa fattispecie.

Il proverbiale sospiro di sollievo, ancorché la strada sia ancora lunga e tutt’altro che scevra da ostacoli, in primis le elezioni anticipate nel Regno Unitoleggi tutto

Yunus, il «banchiere dei poveri» che piace soprattutto all’Occidente (valori.it)

di Matteo Cavallito

Il Premio Nobel parla ad Assisi: il padre del microcredito è rispettato negli USA e in Europa. Ma dietro di lui si celano ombre e critiche

La città del santo accoglie Muhammad Yunus. È lui, padre della microfinanza e fondatore della Grameen Bank, l’indiscussa superstar internazionale dell’evento Percorsi Assisi, la prima scuola di formazione economica interuniversitaria in programma fino all’8 settembre. Una lectio magistralis su “Economia circolare e microcredito” nella cornice della Basilica Superiore di San Francesco.

Un appuntamento imperdibile per i suoi tuttora numerosi supporter. L’Italia lo ama, l’Europa e gli Stati Uniti non sono da meno. Incontri del genere, c’è da crederlo, sono un vero toccasana. Specie per chi come lui, da quasi dieci anni a questa parte, vive un lungo momento, per così dire, complicato … leggi tutto

La fuga di cervelli vale 21 volte più del taglio dei parlamentari (valori.it)

di Matteo Cavallito

In cinque anni l’emigrazione dei laureati italiani è costata 10,6 miliardi. Una cifra superiore alle singole spese per i provvedimenti-simbolo del governo Lega-5stelle

Nella prima metà del decennio la fuga dei cervelli italiani all’estero è costata oltre 10 miliardi. Una misura della spesa “inutile” sostenuta dall’istruzione pubblica a fronte dell’esodo sempre più massiccio dei laureati verso mete più redditizie, dal Regno Unito (prima destinazione dei laureati italiani espatriati nel 2017 secondo l’Istat: quasi 4.300) alla Germania per tacere del resto del mondo.

Ma anche dei mancati introiti fiscali generati dai lavoratori più qualificati. Il costo complessivo? Di più delle singole spese per i due provvedimenti “simbolo” del governo Lega-5Stelle: il reddito di cittadinanza e quota 100. O, se preferite, fa perdere al nostro Paese almeno 21 (ventuno) volte di più di quanto farebbe risparmiare (in una legislatura completa) il taglio dei parlamentari, ritenuto così indispensabile per Di Maio & Co … leggi tutto

Banche responsabili, in arrivo i 6 principi stabiliti dall’Onu (valori.it)

di Elisabetta Tramonto

Il 22 settembre, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, saranno lanciati i Principles for responsible banking: 6 principi per aiutare le banche ad essere più sostenibili

Una banca può essere responsabile? A settembre l’Onu dirà ufficialmente in quali casi si possa definire tale. Il 22 settembre, nel corso dell’Assemblea generale annuale delle Nazioni Unite, saranno lanciati ufficialmente i Principles for responsible banking (il 25 luglio 2019 è stata pubblicata la bozza finale): 6 principi per definire quando una banca possa essere definita responsabile, frutto di un lungo lavoro, che ha coinvolto le Nazioni Unite, in particolare la United Nations Environment Programme Finance Initiative (Unep Fi), e una fetta consistente del settore bancario … leggi tutto