Alfa a Pomigliano, Jeep a Melfi: conferme ma anche rischi (ilmattino.it)

di Nando Santonastaso

l mini-suv da realizzare in Campania è garantito dal 
marchio Made in Italy e la vettura lucana ha margini 
di crescita grazie alla rete di vendita dei francesi

Un rischio o un’opportunità? O tutt’è due le cose insieme? Da quando sono diventate ufficiali le nozze tra Fca e Peugeot, le domande sul futuro degli stabilimenti meridionali dell’ex Fiat, da Pomigliano a Melfi, sono più o meno le stesse. Perché è qui che il gruppo ha puntato forte negli ultimi dieci anni anche sul piano tecnologico, dopo avere rinunciato a Termini Imerese.

Ed è sempre qui che ha annunciato e in parte già avviato quest’anno nuovi investimenti, tutt’altro che di scarso peso finanziario, per rafforzare il successo della Jeep Renegade prodotta in Lucania, e affiancare il mini-Suv Alfa alla storica missione Panda in Campania .. leggi tutto

Tra diesel ed elettrico vince il Suv a benzina. E aumenta la CO2 (valori.it)

di Rosy Battaglia

Per Suv e Crossover le case automobilistiche "spingono" 
ancora i motori tradizionali. Le vendite aumentate 
almeno del 20%. Con buona pace della qualità dell'aria

Autunno: scattano le misure anti-inquinamento in Italia. Ma le nuove politiche per l’aria e gli incentivi di rottamazione, non basteranno a ridurre smog e anidride carbonica. Crollano le vendite delle auto diesel, aumentano quelle di vendite di jeep e crossover a benzina, mentre ibride ed elettrico crescono lentamente.

Con il rischio, sempre più plausibile, secondo Legambiente, dell’ennesima procedura di infrazione europea per inquinamento atmosferico da biossido di azoto (NO2), oltre i limiti. Senza dimenticare, ovviamente, l’impatto drammatico sulla nostra saluteleggi tutto

Petrolio a orologeria. Iran e Arabia Saudita spaventano l’economia globale (valori.it)

di Matteo Cavallito

La tensione permanente tra i due colossi del Medio Oriente è una minaccia per un mondo troppo dipendente dal petrolio. Chi rischia di più? La Cina

La piccola grande escalation cripto-bellica registrata a settembre tra Iran e Arabia Saudita sembra lanciare un chiaro messaggio: il mondo, libero o meno che sia, non può continuare a dipendere dal petrolio. Ne è convinta l’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, intervistata sul tema dalla CNBC.

E il suo ragionamento, obiettivamente, non fa una piega. «Non è forse curioso – si è chiesta la Clark – che buona parte delle nostre forniture petrolifere provenga dalla regione più instabile del mondo?».

Domanda retorica, specie nel contesto contemporaneo. Il settore delle energie rinnovabili ha fatto «progressi enormi», ha aggiunto il direttore globale della divisione sustainability research di BNP Mark Lewis; «non si può combattere in eterno contro l’economia». Fine della storia, dunque … leggi tutto

L’ultimo folle lascito di Toninelli: Ansfisa, l’agenzia fantasma che non controlla le autostrade e blocca le ferrovie (businessinsider.com)

di Andrea Sparaciari

Vi sentireste più sicuri sapendo che il viadotto dell’autostrada che state percorrendo in auto – le cui condizioni negli scorsi decenni non sono mai state verificate in maniera puntuale, come stanno dimostrando le indagini sul Ponte Morandi –  è stato “certificato” da un ingegnere esperto di locomotori e carri merci? Non tanto? Difficile darvi torto.

Invece è quanto previsto dalla riforma del sistema di controlli sulla sicurezza delle autostrade varata dopo la tragedia di Genova dall’allora ministro per le infrastrutture Danilo Toninelli.

Col Decreto Genova – un testo scritto in tutta fretta e male dopo il crollo – il governo gialloverde ha infatti stabilito la nascita di un’unica struttura, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa), deputata a “garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali” … leggi tutto