Dietro la tragedia di Ischia, indagine su abusivismo e Italia a rischio. Con Boschi, De Chiara, Parisi, Del Deo. Con Di Feo, Feltri, Mattera e Monda (repubblica.it)

Ischia, 

le vittime salgono a 8 ed è polemica nel governo. Il ministro dell’Ambiente Pichetto Frattin vuole “mettere in galera” i sindaci che lasciano fare. Ma il vicepremier Salvini si oppone: “Io proteggo i sindaci”. Facciamo il punto su condoni e richieste di sanatoria registrate e presentate sull’isola e su erogazione e utilizzo dei fondi destinati alla messa in sicurezza del territorio.

Oggi sono con noi, in ordine di scaletta, Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva; Aldo De Chiara, ex magistrato ed esperto di reati edilizi; Francesco Del Deo, sindaco di Forio; Mariano Barile, scampato alla frana con moglie e figli per un soffio; Giorgio Parisi, fisico e premio Nobel per la Fisica.

In studio con Gerardo Greco: Mattia Feltri, direttore di HuffPost Italia; Serenella Mattera e Antonio Monda. Con il punto da Ischia di Giuliano Foschini e il videoeditoriale di Gianluca Di Feo. La controcopertina è di Max Paiella, in scena con Storie di un cantastorie e in libreria con “Umorismo felice”.

In Onda, Mieli su Conte: “Il condono? Da grandissimo legale quale è…”

"Oggi Conte ha fatto una cosa da grandissimo 
legale quale è": 

Paolo Mieli, ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su La7, ha commentato le dichiarazioni di Giuseppe Conte a Mezz’ora in più su Rai 3. Parlando dell’alluvione che ha travolto Ischia, infatti, il leader del M5s –

incalzato dalla conduttrice Lucia Annunziata – ha negato di avere introdotto un condono nel 2018. “Ha detto che quello era un modo per rifarsi a dei condoni precedenti”, ha continuato Mieli.

“Ma sempre condoni erano”, è intervenuta a un certo punto la De Gregorio. E ironicamente lo storico ha detto: “E che lo dici a me?”. “Io sono sicuro che se ci sono dei giornali amici di Conte, domani mattina scopriranno che non si trattava di vero condono anche se si chiamava così”, ha aggiunto poi l’editorialista del Corriere della Sera. 

Secondo Mieli, però, nonostante la tragedia è difficile che cambi effettivamente qualcosa. E non solo a Ischia, ma in tutta Italia.

In passato, infatti, difficilmente è cambiato qualcosa a seguito di eventi traumatici come terremoti e alluvioni appunto: “Mai partirà una campagna per distruggere una sola di quelle case abusive, anzi se ne accumuleranno altre di case abusive…”.

Leggi anche: Rixi: “Nel 2018 Di Maio ci disse: niente decreto sul ponte di Genova se dentro non c’è il salva-Ischia”

Chi condona i ballisti di Marco Travaglio

Sabato In Onda, il samiszdat che nel weekend sostituisce Ottoemezzo, era dedicato a incolpare Conte per la frana di Ischia. E Paolo Mieli, noto esperto di urbanistica, profetizzava che il Fatto avrebbe scritto che quello varato dal Conte-1 non era un condono. Una volta tanto ci ha azzeccato: scriviamo che non era un condono non […]

Renzi smaschera Conte su Ischia: “Folli scelte del 2018”

di

Il leader di Italia Viva attacca il presidente 
del M5S: 

“Il disastro di Ischia richiama molti temi, a cominciare dalle scelte sul condono e sull’unità di missione”

La tragedia di Ischia impone di mettere da parte le polemiche politiche e concentrare tutte le attenzioni sui soccorsi e sulla ricerca dei dispersi. In un secondo momento però, possibilmente non troppo lontano, bisognerà fare i conti con le scelte politiche. Che hanno un peso e un effetto determinante sugli eventi a livello nazionale. In questa direzione Matteo Renzi ha pungolato Giuseppe Conte, annunciando che a stretto giro verranno riportate a galla le scelte compiute nel passato dall’avvocato.

Renzi smaschera Conte

Il leader di Italia Viva ha affidato ai propri canali social il pensiero sulla frana che ha travolto le case a Casamicciola. Innanzitutto ha voluto ribadire la solidarietà alle famiglie, agli abitanti e ai soccoritori, oltre che “un pensiero commosso a questa terra così bella e così devastata“.

Renzi ha però annotato che il disastro di Ischia “richiama anche le folli scelte del 2018 su condono e unità di missione“. Temi che verranno affrontati nei prossimi giorni. Si prospetta dunque un nuovo scontro a distanza tra l’ex sindaco di Firenze e Conte, da cui ci si aspetta un atto di difesa in seguito alle critiche emerse sulle decisioni intraprese dal suo governo e che sono state rivangate fin da subito.

Sul web sono tornati a circolare diversi video risalenti al 2018 in cui lo stesso Renzi denunciava i pericoli che potevano scaturire dalle scelte del governo gialloverde. In diverse occasioni aveva definito il condono “una schifezza, una vergogna totale” e aveva fatto notare che “di abusivismo si muore“. In quei giorni aveva voluto separare la polemica politica dalle questioni di merito: “Per la prima volta dopo tanti anni l’Italia torna a fare un condono edilizio. È una cosa che disintegra la vita delle persone. Chi sceglie il condono oggi si mette dalla parte dell’illegalità“.

Quel condono controverso

In queste ore stanno facendo molto discutere i provvedimenti su Ischia che portano la firma del governo gialloverde guidato da Giuseppe Conte. A denunciare l’operato di quell’esecutivo è stato anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, in riferimento al decreto su Genova risalente al 2018: “Fu prevista una sanatoria edilizia che ha consentito di definire pratiche per nuovi condoni nell’isola di Ischia pendenti dagli anni Ottanta“.

Sulla questione si è espressa pure Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva, che ha riassunto così quanto accaduto: “Era il 2018: il governo Conte 1 decise di smantellare Italia Sicura, l’Unità di Missione contro il dissesto idrogeologico. Varò un vergognoso condono edilizio a Ischia. Matteo Renzi li avvisò: di abusivismo si muore“.
Le ha fatto eco il renziano Ivan Scalfarotto: “Il governo Conte I è lo stesso del condono di Ischia. Davanti ai disastri che si verificano, insieme al dolore si manifestano responsabilità politiche evidenti“.

Conte sul disastro a Ischia: “Nel 2018 non firmai un condono”. Ma la parola ‘condono’ è nel titolo della norma (repubblica.it)

L'articolo 25 del decreto sul ponte di Genova 
accelera le procedure di un vecchio condono per 
sanare gli abusi. 

Renzi: “Il leader M5S si deve vergognare, ha superato la decenza”

“Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche”. A parlare è Giuseppe Conte, ospite della trasmissione di Rai 3 “Mezz’ora in più” a 24 ore dal disastro di Ischia. Incalzato da Lucia Annunziata sulla norma che riguardava l’isola, contenuta nel decreto del 2018 sul Ponte di Genova, l’allora premier del governo gialloverde risponde: “L’apprezzo perché ha letto l’articolo 25 del decreto sul Ponte ma le dico che non era affatto un condono.

È uno dei primi dossier che abbiamo assolto – ha osservato in un altro passaggio – con senso di responsabilità cercando di sbloccare una situazione che c’era senza derogare ai vincoli idrogeologici. Era una procedura di semplificazione”, aggiunge.

Ma qualcosa non torna. Con l’articolo 25, che porta nello stesso nome la parola condono (“Definizione delle procedure di condono”) in sostanza è stata data la possibilità di riaprire i termini di un vecchio condono – quello del 1985 – e sanare gli abusi costruiti negli anni.

Conte prova a spiegare: “Ischia è una tragedia in un territorio molto complicato, violentato dal dissesto idrogeologico. Quando mi sono insediato nel 2018 abbiamo trovato una unità di missione che impiegava solo nove mesi per attuare un progetto. Chiamai il ministro Costa e chiesi – insieme al capo della Protezione civile, Borrelli – di elaborare un progetto chiamato ‘Proteggi Italia’, un piano per mettere in sicurezza edifici pubblici e privati italiani.

Per quel piano abbiamo stanziato 11,5 miliardi e abbiamo reso soggetti attuatori i presidenti delle Regioni. Di quei soldi non so dire esattamente ma è stata spesa una piccolissima parte ed è un problema che ci trasciniamo da tempo”.

E ancora. “A Ischia ci sono richieste di condono precedenti al 2018, dunque precedenti al mio governo, per circa 27mila abitazioni su 60mila abitazioni, quindi la metà con richiesta di condono. In più ci sono richieste per danni da terremoto per 1.100 abitazioni. Per accelerare le pratiche impantanate noi abbiamo introdotto l’articolo 25 che non è un condono, ma una procedura perché si espletasse più celermente l’esito delle pratiche”, dice il presidente del Movimento 5 stelle in tv.

Matteo Renzi va all’attacco: “Conte dice che il provvedimento di Ischia non era un condono. L’articolo 25 del suo decreto legge parla esplicitamente di procedure per il condono ad Ischia. Giuseppe Conte si deve vergognare! Vergognare per il condono di Ischia e per aver chiuso l’unità di missione sul dissesto idrogeologico. Nel 2018 abbiamo chiesto a Conte di fermarsi!

C’è un limite alla decenza. Oggi lo ha sorpassato”, scrive in un post sui suoi canali social accompagnato dal video che riassume tutti i suoi interventi – anche in Aula – del 2018 in cui contestava al leader 5S la norma sul condono a Ischia. Si fa sentire anche Carlo Calenda: “Conte ha fatto un condono pericoloso a Ischia e cancellato l’unità di missione ‘Casa Italia’” per l’unica ragione che l’aveva istituita Matteo Renzi. Entrambi gravi errori. Ma cercare a posteriori di prendere in giro gli italiani con eloquio stile azzeccagarbugli è anche peggio”.