Spagna: un mare di senza casa pronto a ripopolare i paesi disabitati (euronews.com)

di Gioia Salvatori  & Juan Carlos de Santos

Abbandonare la campagna a favore della città è 
un trend che ha lasciato interi paesini disabitati 
in Europa occidentale negli ultimi anni, ma con 
la pandemia potrebbe invertirsi. 

A Muñotello, un comune di 60 abitanti in Spagna a ovest di Madrid, quest’anno le vacanze di Natale si sono celebrate con dei nuovi abitanti. Sono due famiglie rimaste senza casa durante la pandemia e che la ‘Fondazione Madrina’ ha potuto ricollocare per ripopolare la zona.

Nalliby e Juan, si sono trasferiti a Muñotello con la prole che, se non avessero trovato una sistemazione, gli sarebbe stata tolta dai servizi sociali. “Quando mi hanno detto che dovevo andare in paese non mi importava di com’era la casa, purché potessi stare con mia figlia dove non ci si bagna, dove non ci si raffredda”, dice Nalliby.

Storia di Nancy, rifugiata peruviana senza tetto

Nancy è fuggita con i suoi tre figli dal Perù in Spagna perché temeva per l’integrità della sua famiglia. Da rifugiata, non immaginava che la pandemia qui l’avrebbe lasciata senza lavoro e senza la stanza stretta di 4 metri quadrati che divideva con i suoi figli per 350 euro a Madrid.

Nel villaggio è contenta delle dimensioni della sua abitazione: “Qui c’è un soggiorno, c’è una grande sala da pranzo spaziosa, c’è un bagno, sono felice – dice – Soprattutto mi piace il calore della gente, a Madrid la gente è fredda.” … leggi tutto

Benvenuto Mr. Marshall. Le politiche dello sradicamento ieri e oggi (napolimonitor.it)

Sono in vendita da questa settimana nei nostri 
punti di distribuzione anche a Roma e Bologna 
(qui l’elenco in aggiornamento di tutte le 
librerie in Italia) le copie del numero 5 
(novembre 2020) de Lo stato delle città.

Dall’ultimo numero della rivista pubblichiamo l’articolo Le politiche dello sradicamentodi Stefano Portelli

Era prevedibile che a una crisi del Covid raccontata come una guerra seguissero misure presentate come un Piano Marshall. Le centinaia di miliardi di euro del Recovery Fund verranno gestiti da amministrazioni – sia quelle dichiaratamente razziste che quelle “di sinistra” – che hanno come unici orizzonti politici “ordine” e “legalità”.

Il nuovo prefetto di Roma annuncia una campagna di sgomberi di occupazioni e campi rom in piena crisi sanitaria, promettendo di impiegare addirittura l’esercito dispiegato nei centri cittadini con l’operazione Strade Sicure. Ma non è casuale questa coincidenza tra enorme disponibilità di fondi e politiche di sgomberi. Le ultime ondate di sfratti dopo il 2007 sono state provocate proprio dalla incredibile disponibilità di liquidi regalata alle banche “salvate” dall’implosione finanziaria.

Invece di dare i soldi a chi ne aveva bisogno, quelle risorse furono impiegate per costruire miliardi di metri cubi di cemento, obbligando la gente ad acquistarli indebitandosi di nuovo. Mega-infrastrutture e intere nuove città sono sorte nelle aree più improbabili dei cinque continenti, solo per mettere in circolazione queste nuove risorse.

Sono stati rasi al suolo quartieri di case popolari come il complesso lecorbuseriano di Heygate a Londra, demolito dal 2011, quartieri popolari semi-pianificati come l’enorme Karien Central Casablanca, demolito dal 2016, e zone di edilizia spontanea come i gecekondu di Istanbul, da Sulukule nel 2010 a Fikirtepe nel 2017 … leggi tutto

Apre il b&b gestito dai ragazzi down (repubblica.it)

Video di CATERINA GIUSBERTI

BOLOGNA. Apre il bed and breakfast 'Via delle 
Idee', frutto del lavoro di un gruppo di giovani 
adulti con la sindrome di Down. 

L’appartamento è in via Saragozza ed è gia prenotabile sulla piattaforma Airbnb: ad occuparsi dell’accoglienza, delle pulizie e della cura degli ospiti ci saranno Giovanni e Agnese e gli altri ragazzi che seguono speciali percorsi di autonomia alla Casa delle Idee, associazione specializzata in progetti di autonomia per soggetti con fragilità … leggi tutto

Temperature record in Siberia, tetti verdi in Germania per mitigare il riscaldamento climatico (euronews.com)

di Jeremy Wilks  & Denis Loctier

In Climate Now questo mese abbiamo gli ultimi 
dati climatici per giugno, 

e andiamo a Francoforte, una delle città più calde della Germania, per vedere come gli urbanisti stanno applicando diverse tecniche per restare freschi in estate, dai tetti verdi alla costruzione di giganteschi corridoi di ventilazione.

Gli ultimi dati dal Servizio sui cambiamenti climatici di Copernicus

Il giugno più caldo della storia

A livello mondiale possiamo dire di aver avuto il giugno più caldo mai registrato, con temperature di 0,5 gradi Celsius superiori alla media 1981-2010 … leggi tutto

Dal distanziamento alla ricongiunzione sociale: un ecobonus per il cohousing (ilgiornaledellarchitettura.com)

di

La pandemia ha portato una vera separazione 
sociale e generazionale. Ma ha generato inediti 
episodi di collaborazione che possono portare a 
nuove comunità

Il distanziamento fisico imposto dal Covid-19, impropriamente chiamato distanziamento sociale, ha assunto con il tempo il suo reale significato di separazione sociale e generazionale, contrapponendo garantiti e precari, occupati e disoccupati, abili e disabili, vecchi e giovani, bambini e adulti.

La pandemia ha cancellato ogni ipocrisia linguistica: archiviata la parola “anziani”, i vecchi sono chiamati vecchi, sono apparsi deboli e vulnerabili, da chiudere in casa a tempo indeterminato secondo alcuni, vittime prescelte dal virus che ha imperversato nelle Residenze sanitarie assistenziali (RSA) e nelle case di riposo. “Questo vecchietto dove lo metto” cantava Domenico Modugno, quando la trasformazione industriale del Paese aveva smembrato la famiglia patriarcale contadina e fatto esplodere soprattutto nelle grandi aree urbane il problema della sopravvivenza e cura degli anziani.

Negli ultimi anni in Italia si è registrato il fenomeno della proliferazione delle badanti che non ha altra spiegazione se non quella che ognuno si deve arrangiare per conto proprio in assenza di un welfare efficace.

La pandemia ha svelato a tutti ciò che molti già sapevano: le RSA e le case di riposo non sono la soluzione ma il problema. Lo hanno capito da tempo alcuni Paesi come la Danimarca, che fin dal 1986 ha proibito la costruzione di nuovi istituti per anziani con la conseguenza che i posti letto si sono ridotti da 36.000 a 8.000 tra il 1996 e il 2010, mentre i posti letto in soluzioni abitative sono passati da 22.000 a 71.000.

Soluzioni abitative che si configurano in vario modo, dalla casa famiglia al condomino nel quale ciascuno vive nel suo piccolo appartamento e usufruisce di servizi comuni. Ma quasi sempre anche le nuove soluzioni abitative sono caratterizzate da una netta prevalenza di persone anziane escluse dalla vita reale … leggi tutto