New York
Centinaia di migliaia di americani hanno protestato contro le politiche del presidente in tutto il Paese

(La protesta Hands Off! sulla Fifth Avenue, davanti a Flatiron – Foto di Terry W. Sanders)
Per due ore la Fifth Avenue è stata bloccata dai manifestanti di Hands Off! Sulle note di Not Like Us di Kendrick Lamar, diventata un inno dopo la sua performance al 59° Super Bowl, migliaia di newyorkesi, fra singoli cittadini, associazioni per la difesa dei diritti civili, sindacati e rappresentanti del governo locale, statale e federale, si sono riuniti a Bryant Park e sono scesi fino a Madison Square per contestare le politiche del presidente Donald Trump e della sua Amministrazione.






Fra questi anche il senatore Brad Hoylman-Sigal. “Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i più vulnerabili della nostra comunità – ha dichiarato ai microfoni de La Voce di New York –. Sono tutti a rischio a causa dei tagli e delle decisioni di Donald Trump ed Elon Musk. Stanno distruggendo la nostra nazione e gli americani devono far sentire la loro voce”.


E così l’America tutta unita è scesa nelle piazze. Quasi 1.400 le manifestazioni totali, che hanno raccolto centinaia di migliaia di persone da Washington a Boston, Miami, Atlanta, Dallas, Chicago, Los Angeles, Denver, Las Vegas, per difendere i diritti di lavoratori, consumatori, cittadini immigrati, donne o minoranze.
Ma anche veterani: “Con la mia mano destra ho giurato sulla Costituzione per proteggere questi diritti – ha dichiarato Brendan Piper, ex marine, mentre sventolava una bandiera arcobaleno –. Anche se non sono più in servizio ormai, è ancora una mia responsabilità farsi vedere, come ogni altro americano, dire la propria verità ed essere qui fuori a sostenere coloro che non possono farlo.
Più permettiamo a [Trump] di controllare il nostro Paese, meno sicuro sarà ogni luogo, democratico o repubblicano che sia”.

Tanti gli striscioni che hanno condannato le tendenze fasciste dell’Amministrazione Trump. Uno riprende una citazione di Benito Mussolini: “Il fascismo dovrebbe essere più propriamente chiamato corporativismo, poiché è la fusione di potere statale e aziendale”.
L’italo-americana Amanda Halsey, i cui nonni lasciarono l’Italia durante la Seconda guerra mondiale, ha deciso di esibirlo perché “sembra una frase che diremmo noi attivisti e, invece, è un’ammissione proprio da parte di Mussolini”, un segno di consapevolezza. “Siamo virando verso l’autocrazia ed è vero: la democrazia muore nel silenzio. Quindi più ci facciamo sentire, più c’è la possibilità di salvarla. [Trump] non sta apportando alcun cambiamento positivo nel mondo e sta creando un nuovo ordine mondiale che sembra isolare l’America”.

Il cartello di Angela Level recita: “I miei nonni non hanno sconfitto i nazisti solo perché il nostro Governo potesse rubare il loro manuale”. “Mio nonno Jack Level – ha raccontato – ha vinto una Bronze Star e un Purple Heart come capitano durante la Seconda guerra mondiale. Era a capo di diversi carri armati, ha preso d’assalto le spiagge della Normandia, ha tagliato la gamba di un suo amico per salvarlo dai nazisti. L’altro mio nonno, Marlon Platcher, era un pilota e mia nonna lavorava in radio. In questo momento si stanno rivoltando nella tomba perché questo è l’inizio del nazismo: le persone scompaiono dalle proteste quando, in questo Paese, abbiamo il diritto di protestare. Lo dobbiamo proteggere ed esercitare. Una mia amica non è venuta perché mi ha detto che ha troppo da perdere. Ed è proprio per questo che dobbiamo scendere in piazza. Non possiamo più aspettare”.
Unitisi al movimento Hands Off anche gli americani residenti in Canada e Messico sono scesi in strada e hanno fatto sentire la loro voce contro i dazi imposti da Trump. La manifestazione è salpata oltreoceano: in Germania, a Berlino i manifestanti si sono trovati davanti a uno showroom di Tesla e a Francoforte, invece, la protesta è stata gestita da Democrats Abroad, l’organizzazione ufficiale del Partito Democratico per i cittadini statunitensi residenti all’estero.
Centinaia di persone si sono raccolte anche a Trafalgar Square nel cuore di Londra e a Place de la République a Parigi con slogan come “Scaricate Trump”, “Tenete le vostre piccole mani arancioni lontane dal mondo”, chiedendo rispetto dei diritti umani, della democrazia e della libertà.