#mailep(o)resindaco
Elezioni, per il centrodestra nulla di fatto
Candidato centrodestra, Salvini rilancia: «Martedì il nome». Cangini in pole
M5S, la crisi agita i bolognesi. Il Pd: qui l’alleanza non rischia
Pizzarotti: «Grillo mi disse che sarei durato 15 minuti. Conte? Crei un nuovo progetto»
Comunali, martedì il nome del candidato del centrodestra
Isabella Conti: “Nidi gratis e Passante. Il Pd mi ascolti, non corro, il modello è Bonaccini”
Comunali, Forza Italia blinda Cangini. “Galletti ha detto di no”
Giovanna Cosenza: «Ci sono stati scontri brutti da vedere»
E’ il giorno delle Primarie, Letta sprona al voto: “Migliaia ai gazebo”
La sinistra gioca alle primarie nella Bologna immersa nel degrado
Primarie Bologna, è polemica su voto e scrutinio. Il Pd a Conti: «Basta piagnistei»
Primarie, si infiamma la polemica sullo spoglio dei voti online
Conti: “Vinceremo e romperemo la cappa”
Lepore-Conti, l’ultima sfida: due candidati divisi più dai caratteri che dai programmi
Primarie bollenti, la partita si gioca online
ISABELLA CONTI – “La mia vittoria resta possibile, una mia lista meno”
Primarie, ecco la guida al voto Tutti i seggi
Comunali, Fdi: “Vince Lepore, più spazio per civici a destra” | VIDEO
ISABELLA CONTI – RepTv “Sogno un’onda popolare alle urne”
Primarie, ci siamo quasi. E’ sfida aperta tra Conti e Lepore. Pesa l’incognita affluenza ai seggi
Comunali, Salvini: “A Bologna corriamo per vincere, candidiamo una squadra”
MATTEO LEPORE – “Bologna modello per partecipazione. Renzi è un ostacolo”
Primarie, Lepore chiude a Ca’ Bura: “Votate, diamo un segnale di vita” VIDEO
MATTEO LEPORE – RepTv “Nessuno nel Pd voleva davvero fare il sindaco”
Sette anni fa, d'estate, ero stato invitato a una festa dell'Unità nella Bassa,
di Antonello Sette
Professor Pasquino, il Pd cerca una sua identità fra tante,
come stanno dimostrando le primarie di Bologna con la sfida fra il rappresentante ufficiale del partito Matteo Lepore, sostenuto anche dai Cinquestelle e da Leu, e la renziana, più o meno ex, Isabella Conti, che strizza l’occhio all’ala riformista e moderata del partito…
Il Pd è un essere abbastanza indefinito – premette il noto politologo rispondendo all’Agenzia SprayNews -. Si colloca in un’area grossomodo di centrosinistra con qualche idea non molto brillante e nessuna elaborazione culturale più ampia. In questo senso potremmo dire che quello che di sbagliato c’è oggi nel Pd risale alla sua origine, a quelle famose culture riformiste, che venivano messe insieme e già all’origine erano deboli e fatiscenti e che ora sono sostanzialmente scomparse.
E, quindi, che ne sarà di lui?
Il Pd mantiene quel venti per cento di elettori che vuole una politica seria e di cambiamento, moderato, ma pur sempre di cambiamento. Una politica fatta da uomini e donne che hanno qualche competenza maturata nell’organizzazione e nelle cariche locali. Un venti per cento di consensi che rimarrà, ma non sarà, però, mai sufficiente a dare da solo un governo al Paese.
Enrico Letta non può, quindi, fare miracoli?
Il Segretario è un uomo competente, che conosce la storia del partito e in parte l’ha fatta. Ricordo che era candidato alle primarie per l’elezione alla segreteria nel 2007 quando ci fu la cavalcata dirompente di Valter Veltroni. Ha, quindi, una storia molto lunga nel partito e ha anche una storia di governo e spero che abbia imparato da quella esperienza molto dolorosa, ma anche molto importante.
Non lo vedo, però, sufficientemente dinamico e in grado di fare delle scelte dirompenti e qui, invece, come dicono tutti, di tanto in tanto sarebbe necessaria la famosa mossa del cavallo. Ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui dice che il Pd al governo cresce. Cresce sì, ma di pochissimo e, se non trova alleati, non va da nessuna parte … leggi tutto