Ancora sugli insulti a Carola Rackete. Il vero senso del pudore (avvenire.it)

di Mauro Leonardi

Vengono resi pubblici, e poi subito cancellati prendendone maldestramente le distanze, video schifosi contro Carola Rackete, la comandante della “Sea Watch 3”.

Quelle parole sono il miglior spot a favore del pudore, valore sul quale si può discettare quando si è stesi in spiaggia a prendere il sole sorseggiando una granita, ma che insorge invincibile in casi come questi.

Quando il contrasto politico diventa invettiva sessista, bisogna fare un discorso sul pudore perché è necessario dire che la vergogna non riguarda solo i centimetri e i gesti da compiere in pubblico o quelli da destinare all’intimità, ma si riferisce anche alle parole. Le parole, soprattutto in epoca di Internet, vanno sorvegliate più dei gesti … leggi tutto

Leggi anche: Qualcuno ha diffuso online una foto scattata a Carola Rackete al momento della foto segnaletica (ilpost.it)

La storia della foto di Carola Rackete diffusa illegalmente (di Giulia Giacobini – wired.it)

È stato un deputato della Lega a diffondere la foto fake del «banchetto Pd» vicino alla Sea Watch  (di Enzo Boldi – giornalettismo.com)

Emma attaccata sui social per aver difeso la capitana Carola Rackete (repubblica.it)

Migranti, al via i pattugliamenti congiunti sul confine italo-sloveno (euronews.com)

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L’annuncio era partito nel bel mezzo della querelle sulla Sea watch, cadendo sostanzialmente nel vuoto. Ma il primo luglio, i pattugliamenti congiunti del confine italo-sloveno sono partiti comunque: le due polizie lavoreranno in sinergia per accertarsi che nessuno entri clandestinamente attraverso la cosiddetta rotta balcanica.

L’obiettivo, secondo l’ufficiale di frontiera Vincenzo Avallone, “è innalzare il livello di contrasto all’immigrazione, con particolare riferimento all’arresto dei passeur” … leggi tutto

De Falco: “Le accuse non reggono, bisognava aiutare la nave ad attraccare” (famigliacristiana.it)

di Annachiara Valle 
“A bordo non migranti, ma naufraghi. La Sea Watch in emergenza doveva essere scortata fino alla banchina”
«Le accuse verso Carola Rackete sono infondate». Non ha dubbi Gregorio De Falco, senatore del gruppo misto, ma soprattutto ex comandante della Guardia Costiera. «Il comandante della Sea Watch ha fatto un soccorso, ha preso a bordo delle persone che sono dei naufraghi. Non si tratta dunque di immigrazione clandestina, ma di soccorso. Il soccorso, come ci spiegano le convenzioni internazionali si impone d’autorità su tutti i comandanti di tutte le navi dei Paesi aderenti e si conclude soltanto nel momento in cui il comandante porta le persone soccorse a terra».
Inoltre, spiega de Falco, «il comandante Rackete, fuori dal porto di Lampedusa per 15 giorni aveva dichiarato da 36 ore l’emergenza. Quando una nave è in emergenza, o un aereo è in emergenza o una automobile è in emergenza, le forze dell’ordine hanno il dovere di facilitare il percorso di questo mezzo» … leggi tutto

“Genitori sociali”: il primo rapporto sui tutori dei minori stranieri non accompagnati (repubblica.it)

di MARIA CRISTINA FRADDOSIO

È stato presentata ieri alla Camera la prima indagine sull’esperienza dei tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati. L’Officina 47, associazione nata dopo l’entrata in vigore della legge Zampa

Sono pensionati, insegnanti, sindacaliste, archeologhe e fisici. Hanno in media 53 anni. Sono per la maggior parte donne e hanno deciso di diventare tutrici e tutori volontari dei minori stranieri non accompagnati. Con l’entrata in vigore nell’aprile del 2017 della legge concepita da Sandra Zampa (PD), questa nuova figura si è faticosamente inserita nella gestione dei minori arrivati in Italia … leggi tutto

Quella di un muro anti-migranti al confine tra Friuli e Slovenia è un’ipotesi sul tavolo (agi.it)

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Quel confine, lungo 232 chilometri, è un territorio di passaggio per i migranti che mirano a raggiungere via terra i Paesi del centro Europa. Una rotta balcanica di ingresso, che il Viminale vuole neutralizzare. Per ora grazie all’intensificazione dei pattugliamenti. Ma potrebbe non bastare

Se si farà, il muro ipotizzato da Salvini non sarà di 243 km bensì di 232. Tanto è infatti lungo, per l’esattezza, il confine che separa il Friuli-Venezia Giulia dalla Slovenia. In un territorio non facile da scavare, spesso arido, a tratti alberato, prevalentemente roccioso. Vaghe stime parlano di un costo di 2 miliardi di euro. E se ancora nessuno è in grado di definirlo con precisione, un muro è comunque un muro … leggi tutto

Come una piccola città turca ha saputo accogliere mezzo milione di migranti siriani (valigiablu.it)

di Roberta Aiello

Gaziantep è una grande città dalla fiorente industria tessile situata nel sud della Turchia, al confine con la Siria. I primi abitanti si sono insediati nel 3650 a.C.. Ripercorrendone la storia a ritroso si arriva fino agli Ittiti. “Antep”, infatti, nella lingua ittita significa “terra del re”.

L’insediamento della città antica si chiamava Zeugma, fondata da Alessandro Magno nel 300 a.C. in un piccolo villaggio chiamato Belkis, nei pressi dell’attuale Gaziantep. Il suo nome deriva dall’antica parola greca che significa “ponte”, poiché si trovava vicino a un fiume. Conquistata nel 64 a.C. dall’impero romano (e successivamente dai persiani, dai crociati e infine dagli arabi) Zeugma ha acquisito grande importanza grazie alla sua posizione strategica sulla famosa strada commerciale, la Via della seta, che la rendeva perfetta per una fusione culturale.

L’avvicendarsi di tante civiltà, succedutesi nel corso dei secoli, ha segnato la città in ogni modo possibile e tangibilmente visibile in qualsiasi suo angolo … leggi tutto

Il razzismo… “La Crisi” – Coline Serrau (1992)

“La Crisi” film diretto dalla grande Coline Serrau del 1992 già regista del più famoso film “Il pianeta verde”, è una bellissima commedia romantica spiritosa e allo stesso tempo malinconica che si spinge sui problemi sociali, con una sceneggiatura scritta bene alla francese, in quanto molto bravi a fare questo genere di film.

In questo spezzone del film riporto un interessante spunto (fra gli attori Didier Flamand e Michou (Patrick Timsit grandissimo caratterista francese) che fanno riflettere sul ruolo e confronto del problema razziale in Francia e non solo, e del ruolo delle scelte politiche e partitiche individuali.

Land grabbing: così l’Occidente sta distruggendo l’Africa e creando nuovi migranti (linkiesta.it)

di Pietro Mecarozzi

L’accaparramento delle terre da parte di aziende e Stati ha sottratto ai paesi emergenti 88 milioni di ettari di terra. Una ferita aperta che spreme le risorse ambientali e alimenta la crisi dei migranti in Europa. La situazione già grave, adesso, rischia di precipitare con il climate change

Porti chiusi, sbarchi bloccati e, perché no, la pacchia è finita. L’iter si ripete, come del resto si ripetono le immagini strazianti di quelle persone costrette a rischiare la propria vita solo per averne una decente. Così simili in ogni passaggio ed emozione suscitata, che spesso si dimentica perché sono lì. E se guerre e torture non bastano per giustificare l’azzardo, grazie al land grabbing l’Europa – prima di quanto possa immaginare – sarà teatro della più grande crisi di migranti della storialeggi tutto