di Mauro Leonardi
Vengono resi pubblici, e poi subito cancellati prendendone maldestramente le distanze, video schifosi contro Carola Rackete, la comandante della “Sea Watch 3”.
Quelle parole sono il miglior spot a favore del pudore, valore sul quale si può discettare quando si è stesi in spiaggia a prendere il sole sorseggiando una granita, ma che insorge invincibile in casi come questi.
Quando il contrasto politico diventa invettiva sessista, bisogna fare un discorso sul pudore perché è necessario dire che la vergogna non riguarda solo i centimetri e i gesti da compiere in pubblico o quelli da destinare all’intimità, ma si riferisce anche alle parole. Le parole, soprattutto in epoca di Internet, vanno sorvegliate più dei gesti … leggi tutto
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