Il riformismo non basta più (vita.it)

di Stefano Zamagni

L’editoriale di Stefano Zamagni che apre il numero di giugno. «Il Terzo settore ha bisogno di idee che orientino le azioni. Di un progetto di trasformazione» che ci faccia uscire dalla “aporofobia” «la paura mista a disprezzo del povero che, di conseguenza, viene lasciato in balia del proprio destino»

Siamo nel bel mezzo di una trasformazione di portata epocale. come poche ve ne sono state nel passato. La storia ci insegna che quando una società si trova ad affrontare un punto critico e di passaggio – l’ultimo è stato nel 2001, quando ci fu il passaggio dalle tecnologie settoriali a quelle trasversali con l’ingresso sul mercato di iphone e ipad – nascono paure … leggi tutto

E se la soluzione fosse aprire le frontiere? (wired.it)

di Simone Fontana

Nel dibattito pubblico americano imperversa il tema degli open borders, ma in Italia è ancora un tabù. Ha pro e contro, e non è un approccio che piace solo a sinistra (anzi)

Da qualche tempo il dibattito pubblico americano ospita un fervente confronto di idee circa la possibilità di rivedere le politiche migratorie degli Stati Uniti d’America, in particolar modo quelle riferite all’idea stessa di frontiera. Il tema non è esattamente una novità per chi segue la politica a stelle e strisce, ma per lungo tempo i border issues erano stati relegati alla saggistica e ai botta e risposta tra opinionisti ospitati sulle pagine dei grandi giornali … leggi tutto

Gli appalti italiani per fermare i migranti in Egitto. Il caso del sistema di identificazione di Hewlett Packard (altreconomia.it)

di

A fine 2018, nonostante gli sviluppi sul caso Regeni, il ministero dell’Interno ha rifinanziato la manutenzione del “Sistema automatizzato di identificazione delle impronte” a favore della polizia egiziana realizzato in esclusiva dalla succursale italiana di HP.

Scopo: identificare e bloccare i flussi “illegali”

Un appalto milionario (reso pubblico a giugno 2019) che avrebbe “carattere prioritario per la sicurezza nazionale” … leggi tutto

ActionAid e ASGI lanciano appello ai sindaci per garantire i diritti dei richiedenti asilo

Con #dirittincomune insieme ai Sindaci di Crema, Siracusa e Palermo le organizzazioni chiedono un impegno per l’iscrizione anagrafica. “A rischio diritti fondamentali”

Promuovere l’accesso ai diritti essenziali come il diritto all’istruzione, alla salute, alle prestazioni sociali, per i richiedenti asilo nelle nostre città. Con questo obiettivo ActionAid, Asgi e i sindaci di Crema, Siracusa e Palermo promuovono l’appello #dirittincomune a tutti i Sindaci d’Italia affinché sottoscrivano un impegno a iscrivere nei registri anagrafici i richiedenti asilo, anche dopo l’entrata in vigore del cd decreto sicurezza e immigrazione (legge 132/18).

L’articolo 13 della legge, infatti, prevede delle nuove disposizioni per l’iscrizione anagrafica che sono state oggetto di diverse interpretazioni, anche tra gli amministratori: alla prima lettura è prevalsa l’idea che ai richiedenti asilo fosse preclusa la possibilità di effettuare l’iscrizione all’anagrafe … leggi tutto

Gli imprenditori della paura (lavoce.info)

Tito Boeri

La nostra nuova classe dominante ha messo in moto un circolo vizioso sull’immigrazione. Chi ha a cuore la tenuta dei nostri conti pubblici e delle nostre pensioni, dovrebbe temere che gli immigrati e con loro molti giovani italiani se ne vadano dall’Italia invece del contrario.

Le paure degli italiani

“Quando milioni di poveracci sono convinti che i propri problemi dipendano da chi sta peggio di loro, siamo di fronte al capolavoro delle classi dominanti”.  Questo il testo di un manifesto appeso fuori da una bocciofila milanese. Ho voluto trascriverlo perché contiene, nella sua semplicità, una grande verità.

C’è, in effetti, chi ha volutamente alimentato la diffidenza nei confronti degli immigrati trasformandola in aperta ostilità e che coi toni truculenti nei loro confronti si è conquistato un posto in prima fila nella classe dirigente.

Poniamoci alcune domande. Sono davvero gli immigrati il problema numero uno del nostro paese? Cosa dovremmo temere dal loro arrivo? Non dobbiamo preoccuparci, piuttosto che dell’immigrazione, dell’emigrazione, di chi scappa dall’Italia?

Per rispondere dobbiamo partire da un’iniezione di realtà perché sul tema la disinformazione regna sovrana … leggi tutto

L’imprenditoria straniera non conosce crisi. Aumenta più di quella italiana (redattoresociale.it)

Mezzo milione di titolari d’impresa nati all’estero, il 14,6% degli imprenditori del nostro Paese: +31,7% dal 2010 ( mentre quelli italiani scendono del 12). Difficile però l’integrazione. E il 30% ha difficoltà ad assolvere gli obblighi normativi in materia di sicurezza sul lavoro

Sono 447.422 gli imprenditori stranieri in Italia, il 14,6 per cento dei titolari d’impresa del nostro Paese. L’81% proviene da un paese extracomunitario, il 23% sono donne. Un settore, quello dell’imprenditoria straniera, che non conosce crisi: tra il 2010 e il 2018, infatti, mentre gli imprenditori italiani diminuivano del 12,2% a causa della crisi, gli imprenditori stranieri sono aumentati del 31,7% … leggi tutto

Festival Economia 2019 #1

GLOBALIZZAZIONE, NAZIONALISMO E RAPPRESENTANZA
TRENTO 2019 30 maggio – 2 giugno

Immigrazione in Europa ed il suo stato sociale: miti e realtà  (video)

ALBERTO ALESINA
IMMIGRAZIONE IN EUROPA ED IL SUO STATO SOCIALE: MITI E REALTÀ introduce PAOLA PICA
Il recente ingente flusso migratorio in Europa genera una reazione culturale contro gli immigrati e la sensazione che essi traggano eccessivo vantaggio dallo stato sociale dei paesi più ricchi. La discussione si basa di frequente non su dati reali ma su stereotipi e informazioni incorrette, spesso accentuate dai partiti anti-immigrazione e anti-globalizzazione.