Il razzismo… “La Crisi” – Coline Serrau (1992)

“La Crisi” film diretto dalla grande Coline Serrau del 1992 già regista del più famoso film “Il pianeta verde”, è una bellissima commedia romantica spiritosa e allo stesso tempo malinconica che si spinge sui problemi sociali, con una sceneggiatura scritta bene alla francese, in quanto molto bravi a fare questo genere di film.

In questo spezzone del film riporto un interessante spunto (fra gli attori Didier Flamand e Michou (Patrick Timsit grandissimo caratterista francese) che fanno riflettere sul ruolo e confronto del problema razziale in Francia e non solo, e del ruolo delle scelte politiche e partitiche individuali.

Land grabbing: così l’Occidente sta distruggendo l’Africa e creando nuovi migranti (linkiesta.it)

di Pietro Mecarozzi

L’accaparramento delle terre da parte di aziende e Stati ha sottratto ai paesi emergenti 88 milioni di ettari di terra. Una ferita aperta che spreme le risorse ambientali e alimenta la crisi dei migranti in Europa. La situazione già grave, adesso, rischia di precipitare con il climate change

Porti chiusi, sbarchi bloccati e, perché no, la pacchia è finita. L’iter si ripete, come del resto si ripetono le immagini strazianti di quelle persone costrette a rischiare la propria vita solo per averne una decente. Così simili in ogni passaggio ed emozione suscitata, che spesso si dimentica perché sono lì. E se guerre e torture non bastano per giustificare l’azzardo, grazie al land grabbing l’Europa – prima di quanto possa immaginare – sarà teatro della più grande crisi di migranti della storialeggi tutto

Germania, l’omicidio del politico a favore dell’accoglienza dei migranti e lo spettro del terrorismo neonazista (valigiablu.it)

di Andrea Zitelli

A terra, sulla terrazza di casa sua a Wolfhagen, con un proiettile in testa. Così nella notte di domenica 2 giugno è stato ritrovato il corpo di Walter Lübcke, politico tedesco di centro-destra di 65 anni, appartenente al partito Unione Cristiano-Democratica di Germania (CDU) della cancelliera Angela Merkel e presidente del governo regionale di Kassel, città della Germania centro-occidentale.

Racconta Der Spiegel che Lübcke – ex membro del parlamento dell’Assia, land governato dalla CDU insieme ai Verdi, in cui alle ultime elezioni il partito di ultra destra AFD (Alternative für Deutschland) ha raggiunto il 13% – era considerato un politico esperto e di larghe vedute. In un comunicato di ricordo della CDU, Lübcke viene definito «un costruttore di ponti» … leggi tutto

“Più del 60% sono clandestini”, ma confondere dinieghi e irregolari è sbagliato (redattoresociale.it)

di Giovanni Augello

Secondo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, solo il 7,3% di oltre 420 mila domande d’asilo esaminate dal 2014 ad oggi è di un “vero rifugiato”, ma i dati ci dicono che non tutti quelli che ricevono un diniego alla fine diventano irregolari. Ecco perché

Viva i veri rifugiati”. Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ha scelto la Giornata mondiale del Rifugiato per dare qualche dato aggiornato sul numero delle richieste d’asilo esaminate in Italia. Secondo Salvini, dal 2014 al 14 giugno 2019 i “veri rifugiati” rappresentano “solo il 7,3 per cento delle 420.834 domande esaminate” … leggi tutto

Cosa spinge le persone a emigrare? Storia del pull factor e del suo uso strumentale (napolimonitor.it)

di michele colucci

Pull factor. Risuona negli ultimi mesi con frequenza nei contesti più disparati questa definizione, composta da due paroline inglesi che hanno iniziato a essere usate come manganelli da uno schieramento sempre più agguerrito.

Fino a poco tempo fa si trattava di una categoria di ambito scientifico, utilizzata prevalentemente nella letteratura sociologica, economica e storiografica. Dalle riviste accademiche e dalle aule universitarie il pull factor è stato repentinamente catapultato sulle bacheche più frequentate dei social network. Si tratta di un passaggio che può sorprendere solo in apparenza, motivato dalla centralità del dibattito sulle migrazioni … leggi tutto

Lettera di un volontario a bordo della Sea Watch (vita.it)

Pubblichiamo la lettera di un medico volontario italiano a bordo della Ong tedesca ferma a largo di Lampedusa da sette giorni con a bordo 43 naufraghi, di cui sei donne e tre minori non accompagnati, uno di soli 12 anni. Il medico ha raccolto alcune testimonianze di uomini e donne che hanno subito violenze atroci nei campi di detenzione in Libia e hanno visto morire i loro amici davanti agli occhi.

Il dodici giugno la SeaWatch3 prestava soccorso a 53 persone a circa 47 miglia nautiche dalla costa libica. Il coordinamento delle operazioni di soccorso marittimo – le note operazioni SAR (dall’inglese Search and Rescue, ricerca e soccorso), – in questa zona sono assegnate dalla cosiddetta guardia costiera libica, una milizia operante sotto il comando del governo di Tripoli … leggi tutto

Libero Quotidiano condannato per diffamazione a mezzo stampa (asgi.it)

Lo scorso 13 giugno la prima sezione civile del Tribunale di Milano ha condannato Editoriale Libero, riconoscendo la portata diffamatoria del contenuto di un articolo pubblicato nel 2017 dal titolo: “Turpe speculazione. Elenco dei papponi che si arricchiscono con la tratta dei neri. Nel 2016 fatturati miliardari per coop ed associazioni cattoliche”.

Il testo, che faceva riferimento in modo particolare all’accoglienza di persone richiedenti asilo, era corredato da una tabella in cui si citava esplicitamente, tra le altre, la cooperativa Intrecci che ha deciso di ricorrere in giudizio.

Il giudice, nel dispositivo della sentenza, ha riconosciuto che il titolo del quotidiano di cui è direttore editoriale Vittorio Feltri ha volontariamente ricercato l’offesa gratuita nei confronti di chi “lecitamente percepisce contributi per lo svolgimento di essenziali attività d’assistenza” … leggi tutto

Il comunicato stampa diffuso dalla cooperativa sociale Intrecci

Tribunale di Milano, ordinanza del 13 giugno 2019