Centro Astalli: per la Giornata Mondiale del Rifugiato si accolgano i 43 migranti soccorsi (articolo21.org)

Il Centro Astalli esprime seria preoccupazione per le 43 persone, tra cui un minore non accompagnato di 12 anni, a cui da diversi giorni viene impedito di approdare in un porto sicuro, che di certo non è la Libia.

Si tratta di un gruppo di naufraghi, in condizione di grave vulnerabilità, da giorni ormai in mare. Risultano stremati, provati da un viaggio che dai loro Paesi di origine – passando attraverso le torture che dichiarano di aver subito in Libia – sembra non volersi concludere per la cieca ostinazione di un’Europa che si chiude su se stessa.

Ecco che questa vicenda, la prima dall’entrata in vigore del decreto sicurezza-bis, evidenzia con cinica semplicità cosa significhi assimilare i problemi di sicurezza interna al tema delle migrazioni forzate e in cosa consista la sistematica criminalizzazione della solidarietà … leggi tutto

Storie – Cameriera dei tedeschi (idiariraccontano.org)

Teresa Boschin Nata a Saciletto (Udine) nel 1903

Orléans, Francia, dicembre 1940

Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Teresa Boschin – al pari di tanti lavoratori privi di un regolare permesso di soggiorno – si trova in grande difficoltà. Vorrebbe rimpatriare, ma le frontiere sono chiuse.

Erano ormai più di sei mesi che vivevo in Francia e, nonostante il visto fosse ormai scaduto, non mi era possibile rientrare in Friuli perchè le frontiere erano ancora chiuse.
In quel periodo il governo Petain emanò delle leggi contro il lavoro abusivo, gli stranieri senza permesso di soggiorno potevano occupare solo i posti che venivano lasciati vacanti dai francesi, che consistevano per lo più in lavori agricoli. I miei padroni ormai si erano affezionati a me, apprezzavano la mia collaborazione e si fidavano al punto di avermi affidato le chiavi di tutto l’albergo.

Per aiutarmi, mi mandarono a Orléans, nell’Hotel le Berry di loro proprietà, pensando che sarei stata meno controllata. L’hotel si trovava di fronte alla stazione e di fianco ad una caserma; per fatalità le SS lo trovarono adatto per adibirlo a sede del comando; siccome aveva subito numerosi danni con i bombardamenti, per renderlo abitabile, i tedeschi si servirono dei prigionieri francesi che erano muratori, falegnami, imbianchini.

Mi trovai così a vivere sotto lo stesso tetto delle SS. Avevo il compito di servire a tavola gli ufficiali e, per dire il vero, erano molto gentili con me e non mi davano nessuna soggezione. Non riuscivo però ad essere completamente tranquilla; se scoprivano la mia situazione irregolare cosa sarebbe accaduto? Vedendomi spesso triste e pensierosa mi sollecitarono a confidare i miei problemi. Immediatamente mi fecero un certificato nel quale dichiaravano che, avendo requisito l’albergo, anche il personale doveva restare a loro disposizione. Con quel documento potevo stare tranquilla … leggi tutto

Il trucco tedesco per spedire i migranti in Italia (agi.it)

Secondo una inchiesta di Repubblica, la Germania stordisce i profughi che secondo le regole Ue dovrebbero essere trasferiti nei Paesi di primo approdo e li porta in Italia

“La Germania ha sferrato un’offensiva in grande stile per trasferire più “dublinanti” possibili in Italia, cioé quei profughi che secondo le regole Ue dovrebbero essere trasferiti nei Paesi di primo approdo. E se i porti restano chiusi, come Matteo Salvini ricorda quotidianamente, gli aeroporti non lo sono affatto”.

Lo riporta una inchiesta di Repubblica, che cita “i dati più aggiornati del ministero del suo omologo tedesco, Horst Seehofer: le richieste di trasferire profughi in Italia sono in vertiginoso aumento … leggi tutto

COSMOPOLITISMO DEBOLE E “COMPATRIOT PARTIALITY” (unacitta.it)

Intervista a David Miller realizzata da Barbara Bertoncin

Il rispetto dei diritti umani, ovunque, non può farci dimenticare che intratteniamo dei rapporti particolari coi nostri concittadini, il che giustifica una certa parzialità a loro favore; il bilanciamento fra i diritti degli immigrati e le preoccupazioni dei cittadini; il test di cittadinanza che deve soprattutto far conoscere le regole del paese in cui si chiede di vivere; la distinzione, non facile da fare ma importante, fra le due categorie di migranti. Intervista a David Miller.

Io distinguo tra cosmopolitismo forte e cosmopolitismo debole. Un cosmopolitismo forte comporta che, sia personalmente che politicamente, trattiamo le persone con la stessa premura, la stessa considerazione, chiunque esse siano, non importa dove vivano o che siano concittadini o meno. Un approccio che, se preso sul serio, non solo non ammette favoritismi verso i propri compatrioti, ma nemmeno verso familiari, amici, colleghi … leggi tutto

Il riformismo non basta più (vita.it)

di Stefano Zamagni

L’editoriale di Stefano Zamagni che apre il numero di giugno. «Il Terzo settore ha bisogno di idee che orientino le azioni. Di un progetto di trasformazione» che ci faccia uscire dalla “aporofobia” «la paura mista a disprezzo del povero che, di conseguenza, viene lasciato in balia del proprio destino»

Siamo nel bel mezzo di una trasformazione di portata epocale. come poche ve ne sono state nel passato. La storia ci insegna che quando una società si trova ad affrontare un punto critico e di passaggio – l’ultimo è stato nel 2001, quando ci fu il passaggio dalle tecnologie settoriali a quelle trasversali con l’ingresso sul mercato di iphone e ipad – nascono paure … leggi tutto

E se la soluzione fosse aprire le frontiere? (wired.it)

di Simone Fontana

Nel dibattito pubblico americano imperversa il tema degli open borders, ma in Italia è ancora un tabù. Ha pro e contro, e non è un approccio che piace solo a sinistra (anzi)

Da qualche tempo il dibattito pubblico americano ospita un fervente confronto di idee circa la possibilità di rivedere le politiche migratorie degli Stati Uniti d’America, in particolar modo quelle riferite all’idea stessa di frontiera. Il tema non è esattamente una novità per chi segue la politica a stelle e strisce, ma per lungo tempo i border issues erano stati relegati alla saggistica e ai botta e risposta tra opinionisti ospitati sulle pagine dei grandi giornali … leggi tutto