«Con la riforma fiscale […] si passerà da 4 a 3 aliquote Irpef»
Questa è una promessa, dal momento che nel disegno di legge delega per la riforma del fisco, convertito in legge dal Parlamento ad agosto, un impegno esplicito in questo senso non c’è.
Come abbiamo spiegato in un altro fact-checking, la legge delega sul fisco parla, tra gli «aspetti generali», della «revisione» e della «graduale riduzione dell’Irpef», «nella prospettiva della transizione del sistema verso l’aliquota impositiva unica», la cosiddetta “flat tax”. Questo, aggiunge il testo, potrà essere fatto dal governo riordinando le deduzioni, le detrazioni e i crediti d’imposta (alcune voci che fanno abbassare le imposte da pagare), gli scaglioni di reddito su cui si applica l’Irpef e le aliquote.
Questo principio, contenuto nella legge delega, è però piuttosto generico: la riduzione e il riordino dell’Irpef non comporta necessariamente il passaggio a tre aliquote, un intervento promesso comunque in varie occasioni dal viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo (Fratelli d’Italia).