Più lavoro, ma senza qualità (lavoce.info)

di Andrea Garnero

Per la prima volta da febbraio 2012, il tasso di disoccupazione è sceso sotto il 10 per cento mentre il tasso di occupazione è al livello più alto dal 1977. Buone notizie, certo. Ma rimangono da affrontare sfide enormi, con riflessi diretti sulla qualità di vita e di lavoro dei cittadini italiani.

La buona notizia

Il fatto che il tasso di disoccupazione si attesti a maggio sotto la soglia psicologica del 10 per cento dopo sette lunghi anni merita un’eccezione alla regola (autoimposta) di astenersi dal commentare i dati mensili sul mercato del lavoro. In genere, i numeri mensili diventano l’occasione per una gara a osannare o condannare le politiche del governo in carica sulla base di variazioni a volte nemmeno statisticamente significative e destinate ad essere contraddette il mese successivo.

Anche in questo caso, non è da escludere che il passaggio sotto il 10 per cento si riveli di breve durata e che la stima venga rivista al rialzo nei prossimi mesi o che una folata di vento nel prossimo mese riporti il dato in doppia cifra.

Però, un tasso di disoccupazione sotto il 10 per cento non si vedeva dal febbraio 2012 e non è l’unica notizia positiva nel comunicato dell’Istat del 1° luglioleggi tutto

Taranto – Italsider (1961)

La settimana Incom 02135 del 20/10/1961
Entra in funzione il tubificio del nuovo centro siderurgico a ciclo continuo dell’Italsider
Descrizione sequenze: alcune autorità si recano alla manifestazione di inaugurazione del tubificio del nuovo centro siderurgico dell’Italsider; Archivio Storico Luce http://www.archivioluce.com

Ilva: dilettanti allo sbaraglio ma anche autentici masochisti (italiaoggi.it)

di Sergio Lucianoo

Ilva come Enimont: un po’ di memoria storica e sinistri ricordi riaffiorano. Anche allora (era il ’90-’91) una privatizzazione che assomigliava, pur non essendolo, ad un salvataggio. Un salvataggio peloso, beninteso: perché il cavaliere bianco privato, in quel caso Raul Gardini, comprava per guadagnare.

Ma pur sempre salvataggio, perché l’industria chimica pubblica nazionale, Enichem, era considerata inadatta a crescere sotto la mano pubblica. Erano anni così: iperliberisti … leggi tutto

Leggi anche: L’Ilva pronta a chiudere. Ma per rilanciare il Sud il M5s punta sulle cozze (il giornale)

Le tasse crescono, l’Ilva ci ricatta, l’Europa ci bastona: il fallimento è servito, cari sovranisti (linkiesta.it)

L’autore dell’analisi costi-benefici della Tav ha detto che l’opera, comunque, si farà (agi.it)

di

Marco Ponti il tecnico incaricato dal ministro pentastellato delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, secondo la Repubblica “Getta la spugna”

La Tav? “Si farà” Perché? Perché “l’Europa paga”. Parola di Marco Ponti, l’autore della Relazione costi-benefici, il tecnico incaricato dal ministro pentastellato delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che secondo la Repubblica “si arrende”, meglio: “Getta la spugna”.

“Non cambia nulla, l’opera rimane sempre inutile, ma alla fine tanto si farà” dichiara il tecnico che non cede alla seduzione dello sconto e degli incentivi promessi da Bruxelles per realizzare il tunnel di base della Torino-Lione ma, anzi, rilancia la validità dell’analisi della commissione dal ui stesso presieduta: “C’è poco traffico e anche se l’Europa si accolla più costi il poco traffico rimane – dice – Quindi è inutile. Se poi Bruxelles paga va bene così. Le analisi tecniche non interessano, prevale la politica” … leggi tutto

Il declino di Cgil, Cisl e Uil (lavoce.info)

di Greta Ardito

La crisi dei corpi intermedi va avanti da tempo. In particolare, i dati sugli iscritti alle organizzazioni sindacali italiane registrano un calo complessivo delle adesioni, soprattutto negli ultimi anni.

La Festa dei lavoratori che si celebra ogni anno il primo maggio si è distinta quest’anno per l’appello all’unificazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, lanciato dal neo-segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Nell’intervista a La Repubblica uscita il giorno stesso, Landini ha invocato il rafforzamento del ruolo del sindacato, che dovrebbe allargare gli spazi della sua rappresentanza per costruire “una risposta alla frantumazione dei diritti e dei processi produttivi”.

Un proposito ambizioso, se consideriamo che la presa dei sindacati sul tessuto pulsante della società si sta indebolendo da tempo; la progressiva segmentazione dei lavori e lo sbriciolamento della “classe operaia” come asse identitario ha infatti reso il lavoro dei sindacati sempre più problematico.

Questa tendenza si ravvisa anche nei numeri pubblicati periodicamente sui siti delle organizzazioni sindacali: si tratta di dati autodichiarati dai sindacati e richiedono quindi una certa cautela, ma sono gli unici a oggi disponibili … leggi tutto

3.800 litri d’acqua per un paio di jeans. The fashion experience ribalta la moda (valori.it)

di Corrado Fontana 

A Milano, mecca della moda, un’installazione multimediale e un percorso emotivo che mostra cosa c’è dietro l’etichetta. Ambiente sfruttato e diritti negati

The fashion experience significa vivere un’esperienza interattiva sociale unica. Alla scoperta di come funziona la filiera del tessile che tante volte vi abbiamo descritto in queste pagine. E conoscere il meccanismo e le persone nascoste dietro le quinte del cosiddetto fast fashion, la moda chiamata “veloce” perché realizzata in quantità più che con qualità … leggi tutto

Il gusto amaro delle nocciole (internazionale.it)

di

L’odore si sente prima ancora di entrare: un miscuglio di cacao e nocciole tostate che risveglia ricordi d’infanzia.

Dentro il capannone, un macchinario fa scivolare su un nastro pannelli di cialde concave, che vengono riempite una a una di crema di cioccolato. Su un nastro parallelo scorrono altre cialde, su cui sono fatte cadere delle nocciole intere. Il processo è totalmente meccanizzato. Ma a ogni fase due operai controllano che non ci siano sbavature: che la crema di cacao non tracimi, che le nocciole siano della giusta dimensione, che le forme siano perfette. Poi le cialde sono chiuse e i gusci sono inondati da due colate di cioccolato fuso e granella di nocciole. Alla fine del percorso, confezionati nel tipico incarto color oro, compaiono i Ferrero Rocher.

La fabbrica della Ferrero è a due passi dal centro di Alba, la cittadina piemontese dove più di settant’anni fa cominciò l’attività di questa impresa familiare che ha conquistato il mondo. Dallo stabilimento escono alcuni dei suoi prodotti più famosi: oltre al celebre cioccolatino alla nocciola, i Kinder Bueno, le Tic Tac, i Mon Chéri. E naturalmente la Nutella, la crema spalmabile più venduta nel mondo … leggi tutto